L’Anguttara Nikaya conta almeno 2308 discorsi raggruppati in 11 sezioni [nipata], chiamate rispettivamente “libro degli uno (ekanipata)”, “libro dei due (dukanipata)” fino al “libro degli undici (ekadasanipata)”.
A prima vista, questo modello di classificazione può sembrare abbastanza pedante, ma si dimostra in effetti spesso molto utile.
I nipata sono divisi in vagga, ciascuno dei quali contiene di regola dieci sutta. Ogni sezione contiene sutta che trattano argomenti connessi in qualche modo con il numero della sezione corrispondente.
E’ stato sostenuto che questo testo sia stato composto probabilmente durante il regno di Menandro, nel II sec. a.C.
E’ degno di nota che importanti argomenti dell’insegnamento sono poco menzionati, come ad esempio le Quattro Nobili Verità e la coproduzione condizionata o origine dipendente [paticcasamuppada].
LIBRO DEGLI UNO
- AN 1-10: Rupadivaggo — Capitolo sull’ossessione della mente — Gli aggregati della donna ossessionano la mente dell’uomo.
- AN 1.11-20: Nivaranappahanavagga – Capitolo sull’abbandono dell’ostacolo — Le cause che fanno nascere qualità negative.
- AN 1.21-30: Akammaniyavagga – Capitolo su una cosa intrattabile — La mente coltivata e non coltivata.
- AN 1.21-40: Ekadhamma Sutta – Una sola cosa — Le qualità della mente.
- AN 1.31/40: Adanta Sutta – Indomita — La mente non domata.
- AN 1.41-50: Panihita-acchavaggo – Pura — Una mente non rettamente concentrata non può realizzare il Nibbana.
- AN 1.51-60: Accharasanghata Vagga – In un attimo — La mente è sporcata dagli influssi impuri.
- AN 1.61-70: Viriyarambha Vagga – Capitolo sul Retto Sforzo — Bisogna coltivare il retto sforzo.
- AN 1.71-80: Kalyanamittatadi Vagga – La buona amicizia ed altro — Elenco di varie qualità positive.
- AN 1.81-97: Pamadadi Vagga – La negligenza e altro — Bisgona coltivare le qualità positive.
- AN 1.98-139: Dutiyapamadadivagga – La negligenza ed altro (2) — Qualità positive e negative.
- AN 1.140-149: Adhammavagga – Esporre l’insegnamento in modo errato — Come bisogna esporre il vero Dhamma.
- AN 1.150-169: Anapattivagga – Sulle trasgressioni del Sangha — Le dannose trasgressioni del Sangha.
- AN 1.170-187: Ekapuggalavagga – Una persona — Le qualità del Tathagata.
- AN 1.188-267: Etadaggavagga – I più importanti — Le qualità dei migliori discepoli del Buddha.
- AN 1.268-295: Aṭṭhānapāli – Impossibile — Come ottenere la retta visione.
- AN 1.296–305: Paṭhamavagga – Capitolo primo — Una sola realtà conduce al disincanto, al risveglio e al nibbana.
- AN 1.306–315: Dutiyavagga – Capitolo secondo — La falsa visione dà origine a qualità negative.
- AN 1.316–332: Tatiyavagga – Capitolo terzo — Chi possiede la falsa visione reca danno a deva ed esseri umani.
- AN 1.333–377: Catutthavagga – Capitolo quarto — Vari tipi di rinascite.
- AN 1.378–393: Pasādakaradhammavagga – Qualità illuminanti — Ciò che bisogna avere per vivere una vita completa.
- AN 1.394–574: Aparaaccharāsaṅghātavagga – Un altro capitolo sullo schiocco delle dita — Tutte le facoltà e i poteri che un monaco deve sviluppare.
- AN 1.575–615: Kāyagatāsativagga – La consapevolezza del corpo — La consapevolezza del corpo include tutte le qualità salutari che giocano un ruolo nella realizzazione.
- AN 1.616–627: Amatavagga – Assenza di morte — Chi gode della consapevolezza del corpo gode dell’assenza di morte.
LIBRO DEI DUE
- AN 2.1-10: Kammakaraṇavaggo – Osservare la pioggia — Ci sono due tipi di persone biasimevoli.
- AN 2.11-20: Adhikaraṇavaggo – Sulla disciplina — Il potere della meditazione e il potere della concentrazione.
- AN 2.21–31:Bāla Vagga – Stolti — Questi due sono degli stolti.
- AN 2.32-41: Samacitta Vagga – Mente serena — La caratteristica di una persona senza integrità e la caratteristica di una persona integra.
- AN 2.42–51: Parisa Vagga – Assemblee — Un’assemblea superficiale e un’assemblea meditata.
- AN 2.52-63: Puggala Vagga – Persone — Due persone sorgono nel mondo per il benessere e la felicità di deva ed esseri umani.
- AN 2.64-76: Sukha Vagga – Felicità — La felicità delle persone laiche e la felicità degli asceti.
- AN 2.77–86: Sanimitta Vagga – Segnali — Le qualità nocive e inutili sorgono con dei segnali.
- AN 2.87–97: Dhamma Vagga – Realtà — La libertà della mente e la libertà attraverso la saggezza.
- AN 2.98–117: Bala Vagga – Stolti — Due stolti: chi porta un fardello che non gli tocca, e chi non porta un fardello che gli tocca.
- AN 2.118–129: Saduppajaha Vagga – Speranze difficili da abbandonare — La speranza di godere buona salute e di vivere a lungo.
- AN 2.130–140: Ayācana Vagga – Aspirazione — Le rette aspirazioni.
- AN 2.141–150: Dāna Vagga – Offerte — Un’offerta di cose materiali e un’offerta di Dhamma.
- AN 2.151-162: Santhara Vagga – Accoglienza — L’accoglienza nelle realtà materiali e l’accoglienza nel Dhamma.
- AN 2.163–179: Samāpatti Vagga – Scopi — La capacità dei traguardi meditativi e la capacità di uscire da questi traguardi.
- AN 2.180-229: Kodha Peyyala Vagga – Rabbia e avversione … — Varie realtà.
- AN 2.230–279: Akusala Peyyāla Vagga – Realtà dannose e non — Elenco di realtà nocive e non.
- AN 2.280–309: Vinaya Peyyāla Vagga – Sulla pratica — Per due ragioni il Tathagata ha stabilito delle regole per i suoi discepoli.
- AN 2.310–479: Rāga Peyyāla Vagga – Sulla brama — Due qualità devono essere sviluppate per la pratica della visione profonda sulla brama.
LIBRO DEI TRE
- AN 3.1: Bhaya Sutta – Pericoli — Ogni pericolo arriva dagli stolti e non dai saggi.
- AN 3.2: Lakkhana Sutta – Caratterizzato (dall’azione) — Come differenziare un saggio da uno stolto.
- AN 3.3: Cintī Sutta – Riflessione — Questi tre segni caratterizzano uno stolto.
- AN 3.4 : Accaya Sutta – Trasgressione — Uno stolto viene riconosciuto da tre cose.
- AN 3.5: Ayoniso Sutta – Improprio — Le azioni di uno stolto.
- AN 3.6: Akusala Sutta – Nocivo — Le qualità di uno stolto e quelle di un saggio.
- AN 3.7: Savajja Sutta – Colpevole — I segni particolari di uno stolto e di un saggio.
- AN 3.8: Sabyābajjha Sutta – Dannoso — Differenza tra uno stolto e un saggio.
- AN 3.9: Khata Sutta – Danno — I segni particolari di uno stolto e di un saggio: mantenere le facoltà mentali positive.
- AN 3.10: Mala Sutta – Impurità — Immoralità, invidia e avarizia determinano la rinascita.
- AN 3.11: Nāta Sutta – Ben conosciuto — Tre qualità positive e tre qualità negative.
- AN 3.12: Sāranīya Sutta – Commemorazione — Un re consacrato dovrebbe commemorare tre luoghi finché vive.
- AN 3.13: Asamsa Sutta – Speranze — Tre tipi di speranza.
- AN 3.14: Cakkavatti Sutta – Il Monarca che gira la Ruota — Vi è un re superiore al monarca che gira la Ruota del Dhamma.
- AN 3.15: Rathakara (Pacetana) Sutta – Il carradore — Il Buddha ricorda una vita anteriore dove era un carradore.
- AN 3.16: Apaṇṇaka Sutta – Garantita — Le tre qualità per una buona pratica.
- AN 3.17: Attabyābādha Sutta – Recare danno a se stessi — Chi ha una cattiva condotta fisica, verbale e mentale danneggia se stessi e gli altri.
- AN 3.18: Devaloka Sutta – Deva — Con la pratica ascetica non si rinasce nei mondi celesti.
- AN 3.19: Pathamapapanika Sutta – Un negoziante (1) — I negozianti e i monaci devono entrambi lavorare sodo.
- AN 3.20: Dutiyapāpaṇika Sutta – Un negoziante (2) — I negozianti e i monaci devono essere entrambi intelligenti, responsabili e ben supportati.
- AN 3.21: Samiddha Sutta – Savittha — Dei vari individui sul sentiero, qual è il migliore?
- AN 3.22: Gilana Sutta -I malati — Il Buddha paragona il Dhamma alla buona medicina.
- AN 3.23: Saṅkhāra Sutta – Scelte — Le scelte dannose o piacevoli portano a esperienze dolorose o piacevoli nelle vite future.
- AN 3.24: Bahukāra Sutta – Molto utili — Tre tipi di persone molto utili.
- AN 3.25: Vajirupama Sutta – Come diamante — Chi ha una mente come una ferita aperta, chi ha una mente come un fulmine e chi ha una mente come un diamante.
- AN 3.26: Sevitabba Sutta – Amicizie — Bisogna frequentare persone simili e migliori di noi.
- AN 3.27: Jigucchitabba Sutta – Ripugnante — Chi bisogna frequentare e chi evitare.
- AN 3.28: Guthabhani Sutta – Parole come letame — Parole come letame, come fiori e come miele.
- AN 3.29: Andha Sutta – Cieco — Chi è spiritualmente cieco, chi ha un occhio solo e chi ha due occhi.
- AN 3.30: Avakujja Sutta – Rovesciata — Come far durare la saggezza dell’ascolto del Dhamma quando il discorso è terminato.
- AN 3.31: Sabrahmaka Sutta – Con Brahmā — I genitori devono essere onorati come Brahmā.
- AN 3.32: Ānanda Sutta – Ānanda — Si può ottenere uno stato di meditazione tale che non ci sia ego, possessività o una tendenza sottostante all’orgoglio per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni?
- AN 3.33: Nidana Sutta – Cause — Un’azione compiuta per un arahat non porta nessun frutto karmico.
- AN 3.34: Hatthaka Sutta – Per Hatthaka — Un focolare comodo è la migliore garanzia di una buona notte di sonno?
- AN 3.35: Hatthaka Sutta – Hatthaka — Il Buddha dorme bene, anche sul terreno freddo e duro perché ha distrutto la brama, l’odio e l’ignoranza.
- AN 3.36: Devadūta Sutta – Messaggeri divini — Il dio della morte ci interroga, ma siamo puniti dalle nostre stesse azioni.
- AN 3.37: Catumahārāja Sutta – I quattro grandi re (1) — Gli dei si rallegrano quando vedono le persone che praticano bene.
- AN 3.38: Sukhamala Sutta – Raffinatezza — Il Buddha descrive le intuizioni che l’hanno condotto da giovane a diventare un asceta.
- AN 3.39: Sukhumāla Sutta – Una vita agiata — Il Buddha racconta la sua infanzia e giovinezza e la vita agiata che ha condotto prima di diventare un asceta e raggiungere il Risveglio.
- AN 3.40: Adhipateyya Sutta – Principi — Il Buddha descrive tre principi che mantengono la nostra pratica del Dhamma.
- AN 3.41: Sammukhībhāva Sutta – Presente — I fattori che determinano un buon kamma.
- AN 3.42: Tiṭhāna Sutta – Tre casi — Come conoscere una persona di fede.
- AN 3.43: Atthavasa Sutta – Ottime ragioni — I vantaggi dell’insegnamento del Dhamma.
- AN 3.44: Kathāpavatti Sutta – Quando il discorso scorre — Tre situazioni che rendono ogni insegnamento efficace.
- AN 3.45: Paṇḍita Sutta – Il saggio — Donare, intraprendere la vita ascetica e prendersi cura dei genitori è degno di lode.
- AN 3.46: Sīlavanta Sutta – Morale — Gli abitanti di un villaggio ottengono un buon kamma quando ci sono retti monaci.
- AN 3.47: Sankhata Sutta – Fabbricato — Le caratteristiche per cui si possono riconoscere le esperienze autentiche.
- AN 3.48: Pabbata Sutta – Una montagna — Responsabilità di un genitore verso la sua famiglia.
- AN 3.49: Ātappakaraṇīya Sutta – Motivato — Essere motivati in tre modi.
- AN 3.50: Mahācora Sutta – Un ladro — Un monaco è come un ladro quando ha questi tre fattori: quando fa affidamento su terreni accidentati, su una fitta copertura e su persone potenti.
- AN 3.51-52: Dvejana Sutta – Due persone — Consigli a due vecchi bramani che affrontano la fine della loro vita.
- AN 3.53: Aññatarabrāhmaṇa Sutta – Un bramano
- AN 3.54: Paribbājaka Sutta – Un asceta errante — Come realizzare il Dhamma in questa stessa vita?
- AN 3.55: Nibbuta Sutta – Nibbana — Si può realizzare il Nibbana in questa vita?
- AN 3.56: Paloka Sutta – Spopolamento — Perché il mondo si è spopolato?
- AN 3.57: Vaccha Sutta – A Vaccha, sulla generosità — Ogni atto di generosità è meritorio, ma certi lo sono più di altri.
- AN 3.58: Tikaṇṇa Sutta – Tikanna
- AN 3.59: Jāṇussoṇi Sutta – Jāṇussoṇi — Un maestro della conoscenza Vedica nel sistema bramanico e in quello del Buddha.
- AN 3.60: Sangarava Sutta – Per Sangarava — Il Buddha risponde all’accusa che la via spirituale che insegna è egoista.
- AN 3.61: Tittha Sutta – Settari — Tre concezioni sul piacere e sul dolore possono condurre ad una vita inoperosa.
- AN 3.62: Bhaya Sutta – Pericoli — Il mondo è pieno di pericoli.
- AN 3.63: Venāgapura Sutta – A Venāgapura — I letti alti e lussuosi che usa il Buddha.
- AN 3.64: Sarabha Sutta – Sarabha — Un monaco che da poco tempo ha abbandonato la vita ascetica si vanta di sapere tutto sull’insegnamento del Buddha.
- AN 3.65: Kalama Sutta – Ai Kalama — I criteri per accettare un insegnamento spirituale.
- AN 3.66: Salha Sutta – A Salha — Dialogo tra il Ven. Nandaka e il laico Salha.
- AN 3.67: Kathavatthu Sutta — Modi di discutere — Come rispondere abilmente alle domande.
- AN 3.68: Titthiya Sutta – Sette — Come eliminare le radici dell’avidità, dell’avversione e dell’illusione.
- AN 3.69: Akusalamūla Sutta – Radici — Le radici nocive creano azioni negative e conducono alla sofferenza.
- AN 3.70: Muluposatha Sutta – Le radici dell’Uposatha — Come osservare i giorni di Uposatha.
- AN 3.71: Channa Sutta – Per Channa, l’asceta errante — Il Ven. Ananda informa Channa sull’abbandono delle impurità mentali.
- AN 3.72: Ajivaka Sutta – Al discepolo dei Fatalisti — Quale insegnamento è corretto? Quale pratica è corretta?
- AN 3.73: Sakka Sutta – Ai Sakya — Che cosa viene prima, la concentrazione o la saggezza?
- AN 3.74: Nigaṇṭha Sutta – Giainisti — Ci purifichiamo consumando il vecchio karma?
- AN 3.75: Nivesaka Sutta – Sostegno — Come incoraggiare e sostenere chi ti è vicino.
- AN 3.76: Bhava Sutta – Il divenire — I tre livelli del divenire in relazione alla coscienza.
- AN 3.77: Dutiyabhava Sutta – Il divenire (2) — In che modo la coscienza, il kamma e la brama creano e sostengono le future esistenze, con un’enfasi sull’intenzione.
- AN 3.78: Silabbata Sutta – Precetti e pratica — Tutte le vie religiose portano ad un frutto?
- AN 3.79: Gandhajāta Sutta – Fragranze — Alcune fragranze si diffondono anche controvento.
- AN 3.80: Cūḷanikā Sutta – Inferiore — Ānanda interroga il Buddha sulla scala dell’universo.
- AN 3.81: Samaṇa Sutta – Asceti — I doveri di un asceta.
- AN 3.82: Gadrabha Sutta – L’asino — Un asino cerca di muggire come una mucca. Non finisce bene.
- AN 3.83: Khetta Sutta – Campi — I doveri di un contadino sono come quelli di un monaco.
- AN 3.84: Vajjiputta Sutta – Il monaco Vajjia — Cosa fare se non si possono rispettare tutte le leggi.
- AN 3.85: Sekkha Sutta – Un novizio — Cos’è esattamente un novizio?
- AN 3.86: Paṭhamasikkhā Sutta – Pratica (1)
- AN 3.87: Dutiyasikkhā Sutta – Pratica (2) — Anche le persone spiritualmente avanzate possono infrangere piccole regole.
- AN 3.88: Sikkha Sutta – Pratiche (1)
- AN 3.89: Sikkha Sutta – Pratiche (2) — I tre aspetti della pratica del Dhamma che bisogna sviluppare.
- AN 3.90: Dutiyasikkhattaya Sutta – Tre pratiche (2) — I tre corsi di pratica spiegati alla perfezione.
- AN 3.91: Saṅkavā Sutta – A Paṅkadhā — Un monaco critica il Buddha, ma poi sente rimorso.
- AN 3.92: Accāyika Sutta – Necessari — Non si può predire quando accadrà il risveglio.
- AN 3.93: Accayika Sutta – Necessari (simile al sutta precedente)
- AN 3.94: Ajaniya Sutta – Il purosangue — Quali sono le qualità che fanno un monaco degno di rispetto?
- AN 3.95: Parisā Sutta – Assemblee — Tre tipi di assemblee: quelle dei saggi, quelle divise e quelle armoniose. Un’assemblea armoniosa conduce la mente alla felicità e alla calma.
- AN 3.96: Paṭhamaājānīya Sutta – Il purosangue (1) — Un monaco è affascinante, possente e veloce come un cavallo purosangue: per comprendere le verità.
- AN 3.97: Dutiyaājānīya Sutta – Il purosangue (2) — Un monaco è affascinante, possente e veloce come un cavallo purosangue: ‘colui-che-non-ritorna’.
- AN 3.98: Tatiyaājānīya Sutta – Il purosangue (3) — Un monaco è affascinante, possente e veloce come un cavallo purosangue: per la perfezione.
- AN 3.99: Lonaphala Sutta – Il cristallo di sale — Perché arrivano delle disgrazie alle persone?
- AN 3.100 (i-x): Pansadhovaka Sutta – L’orafo
- AN 3.100 (xi-xv): Nimitta Sutta – Temi — Il Buddha paragona la pratica efficace della mente al modo con cui un orafo purifica l’oro.
- AN 3.101: Paṃsudhovaka Sutta – L’orafo — La meditazione è come purificare l’oro. Un meditante dovrebbe eliminare progressivamente ogni influsso impuro.
- AN 3.102: Nimitta Sutta – Fondamenti — La meditazione è come purificare l’oro. Un meditante deve concentrarsi su aspetti diversi in momenti diversi per procedere tranquillamente.
- AN 3.103: Pubbevasambodha Sutta – Prima del Risveglio — Vantaggi, pericoli e fuga dal mondo.
- AN 3.104: Paṭhamaassāda Sutta – Gratificazione (1) — Il Buddha divenne un risvegliato comprendendo la gratificazione, il pericolo e la fuga.
- AN 3.105: Kuta Sutta – La sommità del tetto — Proteggete la vostra mente e vi guarderete dal male.
- AN 3.106: Samaṇabrāhmaṇa Sutta – Asceti e Bramani — I veri asceti comprendono la gratificazione, il pericolo e la fuga.
- AN 3.107: Ruṇṇa Sutta – Lamento — Canto, danza e risate.
- AN 3.108: Atitti Sutta – Soddisfazione – Le indulgenze che non danno mai nessuna soddisfazione.
- AN 3.109: Arakkhita Sutta – Indifeso — Proteggere la mente è come proteggere una casa.
- AN 3.110: Byāpanna Sutta – Crollo — Una similitudine di una casa che crolla.
- AN 3.111: Paṭhamanidāna Sutta – Fonti (1) — Le fonti che danno origine alle nostre azioni: brama, odio e ignoranza.
- AN 3.112: Dutiyanidāna Sutta – Fonti (2) — Le fonti delle azioni: passato, presente, futuro.
- AN 3.113: Āpāyika Sutta – Destinati alla dannazione — L’ipocrisia conduce alla rovina.
- AN 3.114: Dullabha Sutta – Rara — Tre persone difficili da trovare.
- AN 3.115: Appameyya Sutta – Incommensurabile — Persone facili da stimare, difficili da stimare e incommensurabili.
- AN 3.116: Āneñja Sutta – Imperturbabile — La rinascita nei regni immateriali, per la gente comune e per i discepoli del Buddha.
- AN 3.117: Vipattisampadā Sutta – Fallimenti e realizzazioni — Fallimento o realizzazione in termini di moralità, mente e visione.
- AN 3.118: Apaṇṇaka Sutta – Reale — Simile al sutta precedente.
- AN 3.119: Kammanta Sutta – Azione — Fallimento o realizzazione nell’azione, nei mezzi di sussistenza e nella visione.
- AN 3.120: Moneyya -Sagacia — I tre tipi di saggezza: fisica, verbale e mentale.
- AN 3.121: Dutiyasoceyya Sutta – Purezza (2) — Con la comprensione dei cinque ostacoli si ottiene la purezza fisica, verbale e mentale.
- AN 3.122: Moneyya Sutta – Sagacia — Sagacia del corpo, della parola e della mente.
- AN 3.123: Gotamaka-cetiya Sutta – Al sacrario di Gotamaka — Cosa desiderate di più dagli insegnamenti del Buddha?
- AN 3.124: Bhaṇḍana Sutta – Discussioni — Al Buddha non fa piacere quando i monaci litigano.
- AN 3.125: Gotamakacetiya Sutta – Il Santuario Gotamaka — Il Buddha insegna un messaggio semplice ma potente: il suo insegnamento si basa sull’esperienza personale, e funziona.
- AN 3.126: Katuviya Sutta – Putrido — Non abbandonate la vostra concentrazione e attenzione.
- AN 3.127: Hatthaka Sutta – Ad Hatthaka — Un deva delle Pure Dimore visita il Buddha e si lamenta di quanto sia impegnato.
- AN 3.128: Kaṭuviya Sutta – Putrido — Il Buddha aiuta un monaco in difficoltà insegnando “dispiacere”, “carne in decomposizione” e “mosche”.
- AN 3.129: Paṭhamaanuruddha Sutta – Anuruddha (1) — Anuruddha chiede al Buddha cosa conduce le donne ad una cattiva rinascita.
- AN 3.130: Lekha Sutta – Scritte — Perché aggrapparsi alla collera?
- AN 3.131: Paṭicchanna Sutta – Occulto — Tre cose brillano chiaramente: la luna, il sole e gli insegnamenti del Buddha.
- AN 3.132: Lekha Sutta – Scritta — Una linea tracciata sulla roccia, sulla sabbia o sull’acqua.
- AN 3.133: Yodhājīva Sutta – Un guerriero — Tre modi in cui un monaco è come il guerriero di un re.
- AN 3.134: Dhamma-niyama Sutta – L’Ordine del Dhamma — Le tre caratteristiche dell’esistenza.
- AN 3.135: Mitta Sutta – Un amico — Un buon amico fa ciò che è difficile.
- AN 3.136: Uppādā Sutta – Il sorgere — Impermanenza, sofferenza e non Sé sono leggi naturali scoperte dal Buddha.
- AN 3.137: Kesakambala Sutta – Una coperta di capelli — Il maestro Makkhali è il peggiore di tutti, come una coperta di capelli.
- AN 3.138: Sampadā Sutta – Realizzazioni — Realizzazione nella fede, nella moralità e nella saggezza.
- AN 3.139: Vuddhi Sutta – Crescita — Crescita nella fede, nella moralità e nella saggezza.
- AN 3.140: Assakhaḷuṅka Sutta – Un puledro indomito — Addestrare le persone è come addestrare puledri selvaggi.
- AN 3.141: Assaparassa Sutta – Cavalli eccellenti — Addestrare le persone è come addestrare dei buoni cavalli.
- AN 3.142: Assājānīya Sutta – Il purosangue — Addestrare le persone è come addestrare cavalli purosangue.
- AN 3.143: Paṭhamamoranivāpa Sutta – Al sito dei pavoni (1)
- AN 3.144: Dutiyamoranivāpa Sutta – Al sito dei pavoni (2)
- AN 3.145: Tatiyamoranivāpa Sutta – Al sito dei pavoni (3) — Il fine ultimo, il santuario definitivo, la vita spirituale ultima, l’obiettivo finale: visione, conoscenza, liberazione.
- AN 3.146: Akusala Sutta – Immorale — Le azioni salutari e non salutari determinano la rinascita.
- AN 3.147: Sāvajja Sutta – Indegne — Le azioni degne e indegne determinano la rinascita.
- AN 3.148: Visama Sutta – Immorali — Le azioni etiche e immorali determinano la rinascita.
- AN 3.149: Asuci Sutta – Impuro — Le azioni pure e impure determinano la rinascita.
- AN 3.150: Paṭhamakhata Sutta – Logoro (1) — Le azioni salutari ci mantengono integri.
- AN 3.151: Dutiyakhata Sutta – Logoro (2) — Le azioni irreprensibili ci mantengono integri.
- AN 3.152: Tatiyakhata Sutta – Logoro (3) — Le azioni morali ci mantengono integri.
- AN 3.153: Catutthakhatasutta – Logoro (4) — Le azioni pure ci mantengono integri.
- AN 3.154: Vandanā Sutta – Omaggio — Tipi di omaggio: fisico, verbale e mentale.
- AN 3.155: Pubbaṇha Sutta – Mattino — Un buon mattino, un buon pomeriggio, una buona sera.
- AN 3.156–162: Acelakavagga – Nudo — Ci sono tre pratiche. La pratica della dipendenza, la pratica della mortificazione e la pratica di mezzo.
- AN 3.163–182: Kammapathapeyyāla – Modi di compiere azioni — Chi possiede queste tre qualità rinasce negli inferi.
- AN 3.183–352: Rāgapeyyāla – Testi brevi sulla brama — Per comprendere la brama, bisogna sviluppare tre qualità.
LIBRO DEI QUATTRO
- AN 4.1: Anubuddha Sutta – Comprensione — Perché continuiamo ad errare senza scopo nel samsara?
- AN 4.2: Papatita Sutta – Abbandonare — Senza moralità, meditazione, saggezza e liberazione si abbandona la dottrina.
- AN 4.3: Pathamakhata Sutta – Danno (1)
- AN 4.4: Dutiyakhata Sutta – Danno (2) — Quando una persona stupida, cattiva e ignorante possiede quattro qualità è dannosa e incompleta.
- AN 4.5: Anusota Sutta – Con la corrente — Seguire ‘semplicemente la corrente’ non trova nessun supporto negli insegnamenti del Buddha.
- AN 4.6: Appassuta Sutta – Apprendimento — Vari tipi di apprendimento.
- AN 4.7: Sobhana Sutta – Ornamento — Queste quattro persone competenti, istruite, colme di fede adornano il Sangha.
- AN 4.8: Vesārajja Sutta – Fiducia in se stesso — Quattro tipi di fiducia in se stessi che il Tathagata possiede.
- AN 4.9: Taṇhuppāda Sutta – L’origine della brama — Quattro cose che danno origine alla brama in un monaco.
- AN 4.10: Yoga Sutta – Schiavitù — L’ineguagliato riposo del giogo.
- AN 4.11: Cara Sutta – Camminando — Un monaco si libera subito degli stati non salutari, ovunque essi siano.
- AN 4.12: Sīla Sutta – Moralità — La moralità e la pratica per eliminare ogni ostacolo.
- AN 4.13: Padhāna Sutta – Sforzo — I quattro retti sforzi.
- AN 4.14: Saṃvara Sutta – Rinuncia — Gli sforzi per rinunciare, abbandonare, sviluppare e preservare.
- AN 4.15: Paññatti Sutta – Il migliore — Il migliore nel corpo, nella sensualità, nel controllo e nello sviluppo spirituale.
- AN 4.16: Sokhumma Sutta – Acutezza — Acutezza della forma, della sensazione, della percezione e delle formazioni mentali.
- AN 4.17: Pathamaagati Sutta – Pregiudizi (1)
- AN 4.18: Dutiyaagati Sutta – Pregiudizi (2) — Prendere decisioni in base a pregiudizi di odio, stupidità e codardia.
- AN 4.19: Agati Sutta – Fuorviare — La differenza tra ‘custodire il suo maestro’ e ‘deviare dal suo maestro’ nella pratica del Dhamma.
- AN 4.20: Bhattuddesaka Sutta – Un ristoratore — Fornire pasti in base a pregiudizi di favoritismo, ostilità, stupidità e codardia.
- AN 4.21: Paṭhamauruvela Sutta – A Uruvela (1) — Chi dovrebbe riverire il Buddha?
- AN 4.22: Dutiyauruvela Sutta – Uruvelā (2) — Le quattro qualità che rendono una persona un venerabile.
- AN 4.23: Loka Sutta – Il Mondo — Conoscendo direttamente il mondo così com’è, e ogni realtà in esso, Il Buddha si è distaccato e disincantato dal mondo.
- AN 4.24: Kalaka Sutta – Al giardino dei Kalaka — Anche se il Buddha possiede una profonda conoscenza, non la mostra.
- AN 4.25: Brahmacariya Sutta – La Vita Santa — Questa vita santa è vissuta per il bene della moderazione, della rinuncia, della cessazione e dell’abbandono.
- AN 4.26: Kuha Sutta – Impostori — Quei monaci impostori, ostinati, adulatori, insolenti e dissoluti: non fanno parte del Sangha.
- AN 4.27: Santuṭṭhi Sutta – Appagamento — Queste quattro cose di poco conto sono facili da trovare e da biasimare.
- AN 4.28: Ariya-vamsa Sutta – Il sermone sulle tradizioni dei Nobili — Il Buddha descrive quattro buone qualità di un monaco.
- AN 4.29: Dhammapada Sutta – I Fattori del Dhamma
- AN 4.30: Paribbājaka Sutta – Asceti erranti — Questi quattro principi fondamentali sono primordiali, di lunga data, tradizionali, antichi e puri fin dall’inizio. Quali quattro? Appagamento, buona volontà, retta presenza mentale e retta concentrazione.
- AN 4.31: Cakka Sutta – Ruote — Le quattro ruote che conducono alla piena prosperità.
- AN 4.32: Saṅgaha Sutta – Mantenere una buona relazione — Mantenere una buona relazione attraverso la donazione, la parola gentile, la cura e l’imparzialità.
- AN 4.33: Sīha Sutta – Il leone — Il ruggito di un leone terrorizza gli animali. L’insegnamento del Buddha terrorizza gli dei.
- AN 4.34: Aggappasāda Sutta – Fiducia — La fiducia nel Buddha, nel sentiero, nel Dharma e nel Saṅgha sono i migliori tipi di fiducia.
- AN 4.35: Vassakāra Sutta – Vassakāra — Un grande uomo come inteso dai bramani e dal Buddha.
- AN 4.36: Doṇa Sutta – Doṇa — Il brahmano Doṇa è pieno di meraviglia quando vede le impronte del Buddha.
- AN 4.37: Aparihani Sutta – Senza apostasia — Questi quattro aspetti della pratica del Dhamma dovrebbero essere sviluppati costantemente.
- AN 4.38: Patilīna Sutta – Distaccato — Un monaco che ha eliminato le interpretazioni idiosincratiche della verità, che ha rinunciato totalmente alla ricerca, che ha placato l’attività fisica si dice che sia “distaccato”.
- AN 4.39: Ujjaya Sutta – Ujjaya — Il Buddha critica il sacrificio violento, ma non la donazione pacifica.
- AN 4.40: Udāyī Sutta – Udāyī — Il Buddha critica il sacrificio violento, ma non le offerte non violente.
- AN 4.41: Samadhi Sutta – Concentrazione — Come la concentrazione può portare a quattro risultati desiderabili differenti.
- AN 4.42 – Pañha Sutta – Domande — Gli insegnamenti del Buddha sull’arte di rispondere alle domande.
- AN 4.43: Paṭhamakodhagaru Sutta – Dare valore alla rabbia — Dare valore alla rabbia, o alla denigrazione, o ai beni materiali, o all’onore, o dare valore al vero insegnamento.
- AN 4.44: Dutiyakodhagaru Sutta – Dare valore alla rabbia (2) — Dare valore alla rabbia, o alla negligenza, o ai beni materiali, o all’onore, o dare valore al vero Dhamma.
- AN 4.45: Rohitassa Sutta – A Rohitassa — Il deva Rohitassa racconta come ha cercato di raggiungere la fine del mondo.
- AN 4.46: Dutiyarohitassa Sutta – A Rohitassa (2) — Il Buddha racconta la storia di Rohitassa.
- AN 4.47: Suvidūra Sutta – Molto distanti tra loro — Il cielo e la terra e altre realtà molto distanti tra loro. Cosa c’è di più distante?
- AN 4.48: Visākha Sutta – A Visākha, il figlio. Di Pañcāli — Il Buddha loda l’insegnamento del monaco Visākha.
- AN 4.49: Vipallasa Sutta – Perversioni — Quattro tipi di false percezioni che ci mantengono legati al ciclo delle nascite.
- AN 4.50: Upakkilesa Sutta – Oscuramenti — Quattro realtà oscurano il sole e la luna, così che non brillano e non si illuminano e non si irradiano. E quattro realtà corrompono i monaci: alcol, sesso, denaro, mezzi di sussistenza errati.
- AN 4.51: Paṭhamapuññābhisanda Sutta – Flussi di merito (1) — Quando un monaco medita servendosi di un’offerta, il merito trabocca per il donatore.
- AN 4.52: Dutiyapuññābhisanda Sutta – Flussi di merito (2) — Quando un monaco ha fede e moralità, il merito trabocca per il donatore.
- AN 4.53: Paṭhamasaṁvāsa Sutta – Vivere insieme (1)
- AN 4.54: Dutiyasaṁvāsa Sutta – Vivere insieme (2) — Vivere con i deva e con gli spiriti malefici.
- AN 4.55: Paṭhamasamajīvī Sutta – Sempre insieme (1)
- AN 4.56: Dutiyasamajīvī Sutta – Vivere insieme (2) — Come una coppia sposata può rimanere insieme in questa vita e nella prossima.
- AN 4.57: Suppavāsā Sutta – Suppavāsā
- AN 4.58: Sudatta Sutta – Sudatta
- AN 4.59: Bhojana Sutta – Cibo — Lunga vita, bellezza, felicità e forza.
- AN 4.60: Gihisāmīci Sutta – La retta pratica del discepolo laico — Un discepolo laico aiuta il Saṅgha con abiti, cibo, alloggi e medicine.
- AN 4.61: Pattakamma Sutta – Azioni meritevoli — Quattro realtà desiderabili, ma difficili da ottenere; e come ottenerle attraverso azioni meritevoli.
- AN 4.62: Anana Sutta – Senza debiti — Quattro tipi di felicità derivanti dalla ricchezza.
- AN 4.63: Brahma Sutta – Vivere con Brahmā — Una famiglia dove i figli onorano i genitori nella loro casa si dice che viva con Brahmā.
- AN 4.64: Niraya Sutta – Inferi — Non osservando i precetti si rinasce negli inferi.
- AN 4.65: Rūpa Sutta – Aspetto — Stimare gli altri in base all’aspetto, alla voce, al rigore e ai principi.
- AN 4.66: Sarāga Sutta – Avido — L’avido, l’odioso, l’illuso e il presuntuoso.
- AN 4.67: Ahina Sutta – Morso da un serpente — Come si pratica metta.
- AN 4.68: Devadatta Sutta – Devadatta — Possessi, onore e popolarità arrivarono a Devadatta per la sua rovina e decadenza.
- AN 4.69: Padhāna Sutta – Sforzo — Gli sforzi per controllare, per rinunciare, per sviluppare e per conservare.
- AN 4.70: Adhammika Sutta – Immorale — La corruzione del regno segue la corruzione del re.
- AN 4.71: Padhāna Sutta – Sforzo — Pratiche infallibili: moralità, conoscenza, energia e saggezza.
- AN 4.72: Sammādiṭṭhi Sutta – Retta visione — Pratiche infallibili: pensieri di rinuncia, buona volontà e gentilezza; e retta visione.
- AN 4.73: Sappurisa Sutta – Una persona intemerata — Siete integri?
- AN 4.74: Paṭhamaagga Sutta – Migliore (1) — La migliore morale, concentrazione, saggezza e liberazione.
- AN 4.75: Dutiyaagga Sutta – Migliore (2) — La migliore forma, sensazione, percezione e stato di esistenza.
- AN 4.76: Kusināra Sutta – A Kusinārā — In punto di morte, il Buddha incoraggiò i suoi discepoli a porre le ultime domande.
- AN 4.77: Acinteyya Sutta – Idee impensabili — Alcune idee possono portare alla pazzia.
- AN 4.78: Dakkhiṇa Sutta – Una donazione religiosa — Quattro modi di purificare un’offerta a un maestro.
- AN 4.79: Vanijja Sutta – Il commercio — Una delle ragioni per cui certi riescono ed altri falliscono nelle loro imprese.
- AN 4.80: Kamboja Sutta – Persia — Ānanda chiede al Buddha perché le donne non partecipano alle riunioni del consiglio, non intraprendono affari o viaggiano in Persia.
- AN 4.81: Pāṇātipāta Sutta – Uccidere creature viventi
- AN 4.82: Musāvāda Sutta – Mentire
- AN 4.83: Avaṇṇāraha Sutta – Discriminare — I precetti, le parole, le critiche o le lodi conducono ai mondi celesti o agli inferi.
- AN 4.84: Kodhagaru Sutta – Dare valore alla rabbia — Dare valore agli influssi impuri oltre il Dhamma conduce agli inferi.
- AN 4.85: Tamonata Sutta – Oscurità — La bontà di una persona non si misura con la sua ricchezza.
- AN 4.86: Oṇatoṇata Sutta – Sprofondare — Chi sprofonda in basso e sprofonda sempre più in basso, chi sprofonda in basso e cerca di risalire, chi è risalito e sprofonda in basso, e chi è riuscito a risalire.
- AN 4.87: Putta Sutta – Il figlio
- AN 4.88: Saṁyojana Sutta – Catene
- AN 4.89: Sammādiṭṭhi Sutta – Retta visione
- AN 4.90: Khandha Sutta – Aggregati — L’asceta riconosciuto, l’asceta del loto bianco, l’asceta del loto rosa e il fine asceta degli asceti.
- AN 4.91: Asura Sutta – Demoni — Demoni e deva.
- AN 4.92: Paṭhamasamādhi Sutta – Concentrazione (1) — Serenità e conoscenza.
- AN 4.93: Dutiyasamādhi Sutta – Concentrazione (2) — La serenità e la conoscenza devono essere sviluppate.
- AN 4.94: Samadhi Sutta – Concentrazione — La pratica corretta della meditazione.
- AN 4.95: Chavalata Sutta – Il tizzone ardente — Praticare il Dhamma a proprio beneficio o per il beneficio altrui?
- AN 4.96: Raga-vinaya Sutta – L’asservimento dei desideri — Che significa esattamente praticare il Dhamma?
- AN 4.97: Khippanisanti Sutta – Pratica
- AN 4.98: Attahita Sutta – Il proprio benessere
- AN 4.99: Sikkhāpada Sutta – Regole di pratica — Pratica per aiutare se stessi e gli altri.
- AN 4.100: Potaliya Sutta – Potaliya — Cos’è meglio: lodi e critiche giuste o equanimità?
- AN 4.101: Paṭhamavalāhaka Sutta – Nuvole
- AN 4:102: Valāhaka Sutta – Nuvole (2) — Quattro tipi di persone simili alle nuvole.
- AN 4.103: Kumbha Sutta – Recipienti — Quattro tipi di persone simili a recipienti.
- AN 4.104: Udakarahada Sutta – Laghi — Quattro tipi di persone simili a laghi.
- AN 4.105: Amba Sutta – Mango — Quattro tipi di persona simili a manghi.
- AN 4.106: Dutiyaamba Sutta – Mango (2) — Questo sutta risulta inesistente: non c’è nessun testo in nessuna edizione disponibile.
- AN 4.107: Mūsika Sutta – Topi — Quattro tipi di persone simili a topi.
- AN 4.108: Balībadda Sutta – Tori — Quattro tipi di persone simili a tori.
- AN 4.109: Rukkha Sutta – Alberi — Quattro tipi di persone simili ad alberi.
- AN 4.110: Āsīvisa Sutta – Vipere — Quattro tipi di persone simili a vipere.
- AN 4.111: Kesi Sutta – A Kesi, l’addestratore di cavalli — Il Buddha spiega a Kesi, un addestratore di cavalli, come insegna il Dhamma.
- AN 4.112: Java Sutta – Velocità — Un monaco è come il purosangue di un re.
- AN 4.113: Patoda Sutta – Il pungolo — Quattro tipi di discepoli paragonati a quattro tipi di cavalli di razza.
- AN 4.114: Nāga Sutta – Un elefante reale — Un monaco è come un elefante reale.
- AN 4.115: Ṭhāna Sutta – Modi di agire — Quattro modi d’agire, due dei quali – spiacevole da fare ma vantaggioso, piacevole da fare ma non vantaggioso – sono prove del proprio discernimento.
- AN 4.116: Appamāda Sutta – Attenzione — Come evitare la paura del mondo in cui si rinasce.
- AN 4.117: Ārakkha Sutta – Custodire — Custodire la propria mente conduce alla liberazione dalla paura.
- AN 4.118: Saṁvejanīya Sutta – Luoghi illuminanti — Quattro luoghi suggestivi e illuminanti da visitare da un credente.
- AN 4.119: Paṭhamabhaya Sutta – Pericoli (1) — I pericoli della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte.
- AN 4.120: Dutiyabhaya Sutta – Pericoli (2) — I pericoli del fuoco, dell’acqua, dei re e dei banditi.
- AN 4.121: Attānuvāda Sutta – Senso di colpa — Le paure della colpa, della vergogna, della punizione e della rinascita in un mondo inferiore.
- AN 4.122: Ūmibhaya Sutta – Il pericolo delle onde — I rischi delle onde, dei coccodrilli, dei vortici e degli squali.
- AN 4.123: Paṭhamanānākaraṇa Sutta – Assorbimento mentale (1) — Durata della rinascita in vari reami superiori.
- AN 4.124: Dutiyanānākaraṇa Sutta – Assorbimento mentale (2) — Contemplare i jhana con saggezza.
- AN 4.125: Paṭhamamettā Sutta – Buona volontà (1) — Rinascita nei regni di Brahmā attraverso le meditazioni delle Dimore divine.
- AN 4.126: Dutiyamettā Sutta – Buona volontà (2) — Contemplare le Dimore divine con saggezza.
- AN 4.127: Paṭhamatathāgataacchariya Sutta – Stupefacente (1) — Il Buddha illumina anche lo spazio interstellare, in modo che gli esseri rinati in quei mondi si possano vedere tra loro.
- AN 4.128: Dutiyatathāgataacchariya Sutta – Stupefacente (2) — Anche in un mondo pieno di attaccamento, la gente ascolta l’insegnamento del Buddha.
- AN 4.129: Ānandaacchariya Sutta – Stupefacente (3) — Monaci, monache, laiche e laici amano ascoltare il Dharma da Ānanda.
- AN 4.130: Cakkavattiacchariya Sutta – Stupefacente (4) — Monaci, monache, laiche e laici amano parlare con un monarca che gira la ruota e ascoltare il Dhamma da Ānanda.
- AN 4.131: Saṁyojana Sutta – Catene — Persone che hanno abbandonato varie catene.
- AN 4.132: Paṭibhāna Sutta – Discernimento — Parlare in maniera pertinente e fluente.
- AN 4.133: Ugghaṭitaññū Sutta – Di rapida comprensione — Colui che comprende immediatamente, colui che comprende dopo una spiegazione dettagliata, colui che ha bisogno di una spiegazione personale e colui che impara semplicemente a memoria.
- AN 4.134: Uṭṭhānaphala Sutta – Sforzo — Vivere del frutto dello sforzo o del kamma passato.
- AN 4.135: Sāvajja Sutta – Biasimevole — I biasimevoli, i più biasimevoli, i meno biasimevoli e gli irreprensibili.
- AN 4.136: Paṭhamasīla Sutta – Comportamento virtuoso (1) — Realizzare la moralità, la concordia e la saggezza.
- AN 4.137: Dutiyasīla Sutta – Comportamento virtuoso (2) — Valorizzare la moralità, la concentrazione e la saggezza.
- AN 4.138: Nikaṭṭha Sutta – Rifugio — Rifugio con il corpo e con la mente.
- AN 4.139: Dhammakathika Sutta – Predicatori del Dhamma — Buoni e cattivi predicatori del Dhamma con i loro seguaci.
- AN 4.140: Vādī Sutta – Predicatori — Avere cose da dire e dirle bene.
- AN 4.141: Ābhā Sutta – Splendori — Lo splendore della luna, del sole, del fuoco e della saggezza.
- AN 4.142: Pabhā Sutta – Radianze — La radianza della luna, del sole, del fuoco e della saggezza
- AN 4.143: Āloka Sutta – Luci — La luce della luna, del sole, del fuoco e della saggezza.
- AN 4.144: Obhāsa Sutta – Bagliore — Il bagliore della luna, del sole, del fuoco e della saggezza.
- AN 4.145: Pajjota Sutta – Lumi — Il lume della luna, del sole, del fuoco e della saggezza.
- AN 4.146: Paṭhamakāla Sutta – Tempi (1) — Il tempo per ascoltare il Dhamma, per discutere il Dhamma, per la serenità e per la visione profonda.
- AN 4.147: Dutiyakāla Sutta – Tempi (2) — Un tempo per ascoltare il Dhamma, un tempo per discutere il Dhamma, un tempo per la serenità e un tempo per il discernimento.
- AN 4.148: Duccarita Sutta – Condotta (1) — Il discorso bugiardo, divisivo, duro o senza senso.
- AN 4.149: Sucarita Sutta – Condotta (2) — Discorso sincero, armonioso, gentile e saggio.
- AN 4.150: Sāra Sutta – Nuclei — Moralità, concentrazione, saggezza e liberazione sono essenziali.
- AN 4.151: Indriya Sutta – Facoltà — La facoltà della fede, dell’energia, della presenza mentale e della concentrazione.
- AN 4.152: Saddhābala Sutta – Il potere della fede — Il potere della fede, dell’energia, della presenza mentale e della concentrazione.
- AN 4.153: Paññābala Sutta – Il potere della saggezza — Il potere della saggezza, dell’energia, della piena moralità e dell’empatia.
- AN 4.154: Satibala Sutta – Il potere della presenza mentale — Il potere della presenza mentale, della concentrazione, della piena moralità e dell’empatia.
- AN 4.155: Paṭisaṅkhānabala Sutta – Il potere della meditazione — Il potere della meditazione, dello sviluppo, della piena moralità e dell’empatia.
- AN 4.156: Kappa Sutta – Eoni — Non è facile misurare la durata di un eone.
- AN 4.157: Roga Sutta – Malattia — La salute fisica è più semplice di quella mentale.
- AN 4.158: Parihāni Sutta – Declino — Segni di declino: molta brama, molto odio e molta ignoranza; e la saggezza non si sviluppa.
- AN 4.159: Bhikkhuni Sutta – La monaca — Il Ven. Ananda insegna ad una monaca come superare la brama, la vanità e il rapporto sessuale.
- AN 4.160: Sugatavinaya Sutta – La pratica di un Santo — Ciò che conduce alla scomparsa del Dhamma.
- AN 4.161: Saṁkhitta Sutta – In breve — In questo sutta vengono descritti in breve quattro diversi tipi di pratica.
- AN 4.162: Vitthāra Sutta – (Tipi di pratica) In dettaglio — Il Buddha espone in questo sutta quattro tipi di pratica in dettaglio.
- AN 4.163: Asubha Sutta – Non attraente — I quattro tipi diversi di pratica.
- AN 4.164: Paṭhamakhama Sutta – Tollerante (1)
- AN 4.165: Dutiyakhama Sutta – Tollerante (2) — La pratica intollerante, la pratica tollerante, la pratica con autocontrollo e la pratica regolare.
- AN 4.166: Ubhaya Sutta – Entrambe — Quattro tipi di pratica: qual è la migliore?
- AN 4.167: Mahāmoggallāna Sutta – La pratica di Moggallāna — Sāriputta e Moggallāna discutono della loro pratica.
- AN 4.168: Sāriputta Sutta – La pratica di Sāriputta — La pratica scelta dal venerabile Sariputta.
- AN 4.169: Sasaṅkhāra Sutta – Sforzo ulteriore — Risvegliarsi con o senza sforzo ulteriore.
- AN 4.170: Yuganaddha Sutta – In simbiosi — I quattro sentieri per raggiungere lo stao di arahat.
- AN 4.171: Cetanā Sutta – Intenzione — L’intenzione e i suoi risultati.
- AN 4.172: Vibhatti Sutta – Analisi — Sāriputta realizzò i quattro tipi di analisi testuale quindici giorni dopo la sua ordinazione.
- AN 4.173: Mahākoṭṭhika Sutta – Kotthita — Quando i sensi finiscono, rimane qualcosa, o è solo proliferazione?
- AN 4.174: Ānanda Sutta – Ānanda – Questo sutta è esattamente identico al sutta precedente tranne che qui Ānanda pone le domande e Mahākoṭṭhita risponde.
- AN 4.175: Upavāṇa Sutta – Upavāṇa — Un saggio è colui che ha posto fine alla sofferenza. Ma tramite la conoscenza e la condotta?
- AN 4.176: Āyācana Sutta – Aspirazione — Esempi importanti per le quattro assemblee.
- AN 4.177: Rāhula Sutta – A Rāhula — Un insegnamento a Rāhula, il figlio del Buddha, sui quattro elementi.
- AN 4.178: Jambālī Sutta – Lo stagno delle acque reflue — Le conquiste meditative non sempre portano ad abbandonare l’attaccamento al Sé.
- AN 4.179: Nibbāna Sutta – Nibbana — Perché solo alcune persone realizzano il Nibbana in questa vita.
- AN 4.180: Mahāpadesa Sutta – Le quattro grandi raccomandazioni — Come determinare l’autentico insegnamento del Buddha.
- AN 4.181: Yodhājīva Sutta – Il guerriero — Il monaco è come un guerriero.
- AN 4.182: Pāṭibhoga Sutta – Garante — Ci sono realtà che nessuno può garantire.
- AN 4.183: Suta Sutta – Su ciò che si sente — Non mentire non implica una franchezza o un’apertura totale.
- AN 4.184: Abhaya Sutta – Senza paura — Quattro modi per superare la paura della morte.
- AN 4.185: Brāhmaṇasacca Sutta – Le verità dei brahmani — Il Buddha ridefinisce le verità dei brahmani.
- AN 4.186: Ummagga Sutta – Approccio — Un monaco pone una serie di domande che vengono elogiate dal Buddha.
- AN 4.187: Vassakāra Sutta – Vassakāra — Il Buddha spiega a Vassakāra come solo una persona buona può giudicare gli altri.
- AN 4.188: Upaka Sutta – Upaka — Per criticare qualcuno devi avere una buona ragione.
- AN 4.189: Sacchikaraṇīya Sutta – Da realizzare — Realtà diverse si realizzano in modi diversi.
- AN 4.190: Uposatha Sutta – Uposatha — Durante l’Uposatha, il Buddha elogia i monaci che hanno raggiunto grandi mete spirituali nel Saṅgha.
- AN 4.191: Sotānugata Sutta – Oralmente — I benefici nella prossima vita che si hanno con lo studio del Dhamma in questa vita.
- AN 4.192: Ṭhāna Sutta – Caratteristiche — Modi di valutare la moralità, l’integrità, la resilienza e la saggezza di una persona.
- AN 4.193: Bhaddiya Sutta – Bhaddiya— Il Buddha è accusato di usare la magia per convertire i seguaci.
- AN 4.194: Sāmugiya Sutta – Sapuga — Fare uno sforzo per essere puri nella moralità, nella mente, nella visione e nella liberazione.
- AN 4.195: Vappa Sutta – Vappa— Una discussione con un giainista sul caso in cui una persona con una comprensione pura possa sperimentare i risultati del cattivo kamma nella prossima vita.
- AN 4.196: Sāḷha Sutta – Salha — La pratica dell’auto-mortificazione non ti purifica internamente.
- AN 4.197: Mallikādevī Sutta – Mallikā — La regina Mallikā chiede le cause karmiche della bellezza, della ricchezza e del potere.
- AN 4.198: Attantapa Sutta – Auto-mortificazione — Quelli che sottopongono a supplizio se stessi e gli altri, e quelli che non lo fanno.
- AN 4.199: Tanha Sutta – Brama — I differenti tipi di pensieri occulti che conosce la mente.
- AN 4.200: Pema Sutta – Affetto — Come l’amore e l’odio danno origine all’amore e all’odio; e come uno non arde, non s’infiamma, non brucia.
- AN 4.201: Sikkhāpada Sutta – Regole di pratica — Una buona persona osserva i precetti – compreso astenersi dall’alcol – per se stessa, mentre una persona migliore incoraggia anche gli altri.
- AN 4.202: Assaddha Sutta – Senza fede — Una persona buona ha fede e altre buone qualità, mentre una persona migliore incoraggia gli altri a svilupparle.
- AN 4.203: Sattakamma Sutta – Sette tipi di azioni — Una buona persona osserva i precetti – compreso l’evitare vari tipi di discorsi errati – per se stessa, mentre una persona migliore incoraggia anche gli altri.
- AN 4.204: Dasakamma Sutta – Dieci tipi di azioni — Una persona buona pratica i dieci tipi di azioni salutari per se stessa, mentre una persona migliore incoraggia anche gli altri.
- AN 4.205: Aṭṭhaṅgika Sutta – Ottuplice — Una persona buona pratica l’ottuplice sentiero per se stessa, mentre una persona migliore incoraggia anche gli altri.
- AN 4.206: Dasamagga Sutta – Il sentiero con dieci fattori — Una persona buona pratica il decuplo sentiero per se stessa, mentre una persona migliore incoraggia anche gli altri.
- AN 4.207: Paṭhamapāpadhamma Sutta – Cattivo carattere (1) — È bene praticare i dieci tipi di azioni salutari e incoraggiare gli altri.
- AN 4.208: Dutiyapāpadhamma Sutta – Cattivo carattere (2) — È bene praticare il decuplo sentiero e incoraggiare gli altri.
- AN 4.209: Tatiyapāpadhamma Sutta – Cattivo carattere (3) — È un buon segno praticare i dieci modi di azioni salutari e incoraggiare gli altri.
- AN 4.210: Catutthapāpadhamma Sutta – Cattivo carattere (4) — È un buon segno praticare il decuplo sentiero e incoraggiare gli altri.
- AN 4.211: Parisā Sutta – Assemblea — Le persone buone illuminano un’assemblea.
- AN 4.212: Diṭṭhi Sutta – Visione — La condotta e la visione determinano la rinascita.
- AN 4.213: Akataññutā Sutta – Senza gratitudine — La condotta e la gratitudine determinano la rinascita.
- AN 4.214: Pāṇātipātī Sutta – Uccidere creature viventi — I precetti determinano la rinascita.
- AN 4.215: Paṭhamamagga Sutta – Sentiero (1) — I fattori iniziali del sentiero determinano la rinascita.
- AN 4.216: Dutiyamagga Sutta – Sentiero (2) — I fattori del sentiero successivo determinano la rinascita.
- AN 4.217: Paṭhamavohārapatha Sutta – Verità e falsità (1) — La verità e la falsità determinano la rinascita.
- AN 4.218: Dutiyavohārapatha Sutta – Verità e falsità (2) — Simile al sutta precedente.
- AN 4.219: Ahirika Sutta – Imprudenza — La fede e le altre qualità determinano la rinascita.
- AN 4.220: Dussīla Sutta – Immorale — La fede e le altre qualità determinano la rinascita.
- AN 4.221-231: Duccaritavagga – Cattiva condotta — I quattro tipi di cattiva condotta verbale. Falso discorso, discorso divisivo, discorso aspro e chiacchiere inutili.
- AN 4.232: Saṁkhitta Sutta – Azioni in breve — Il kamma che è oscuro, luminoso, entrambi e nessuno dei due.
- AN 4.233: Vitthāra Sutta – Azioni in dettaglio — Kamma oscuro, luminoso, sia oscuro sia luminoso e nessuno dei due.
- AN 4.234: Soṇakāyana Sutta – Soṇakāyana — Un brahmano accusa il Buddha di essere un nichilista.
- AN 4.235: Ariyamagga Sutta – Il nobile sentiero — Le azioni (kamma) appropriate danno eventualmente dei buoni risultati.
- AN 4.236: Dutiyasikkhāpada Sutta – Regole di pratica (2) — Il kamma che è oscuro, luminoso, entrambi e nessuno dei due, è spiegato con le gravi colpe e i sentieri delle azioni salutari.
- AN 4.237: Ariyamagga Sutta – Il Nobile Sentiero — Il kamma che è oscuro, luminoso, entrambi e nessuno dei due, è spiegato tramite il Nobile Ottuplice Sentiero.
- AN 4.238: Bojjhaṅga Sutta – Fattori dell’Illuminazione — Il kamma che è oscuro, luminoso, entrambi e nessuno dei due, è spiegato attraverso i fattori dell’illuminazione.
- AN 4.239: Sāvajja Sutta – Degne di biasimo — Le azioni degne o irreprensibili e la visione determinano la rinascita.
- AN 4.240: Abyābajjha Sutta – Positive — Le azioni nocive o positive e la visione determinano la rinascita.
- AN 4.241: Samaṇa Sutta – Asceti — Quattro tipi di asceti che si trovano solo nell’insegnamento del Buddha.
- AN 4.242: Sappurisānisaṁsa Sutta – Benefici di una retta persona — Frequentando una retta persona si ottengono quattro benefici.
- AN 4.243: Saṁghabhedaka Sutta – Scisma — Un cattivo monaco gode dello scisma nel Saṅgha.
- AN 4.244: Āpattibhaya Sutta – Trasgressioni — Un monaco teme le trasgressioni come si teme il castigo.
- AN 4.245: Sikkhānisaṁsa Sutta – Pratica — Come la pratica porta benefici, il discernimento vigila, la liberazione è il centro e la presenza mentale guida.
- AN 4.246: Seyyā Sutta – Riposo — Come un cadavere, un edonista, un leone e un Buddha riposano.
- AN 4.247: Thūpāraha Sutta – Degno di uno Stūpa — Quattro persone degne di di uno Stupa.
- AN 4.248: Paññāvuddhi Sutta – La crescita della saggezza – Quattro realtà conducono alla crescita della saggezza.
- AN 4.249: Bahukāra Sutta – Utili — Quattro realtà utili per un essere umano.
- AN 4.250: Paṭhamavohāra Sutta – Dichiarazioni (1) — Quattro dichiarazioni ignobili.
- AN 4.251: Dutiyavohāra Sutta – Dichiarazioni (2)
- AN 4.252: Pariyesana Sutta – Ricerche — Ricercate una felicità duratura e nobile?
- AN 4.253: Catutthavohāra Sutta – Dichiarazioni (4)
- AN 4.254: Abhiññā Sutta – Visione profonda — Realtà che devono essere pienamente conosciute, abbandonate, sviluppate e realizzate attraverso la visione profonda.
- AN 4.255: Pariyesanā Sutta – Ricerche — Nobili e ignobili ricerche.
- AN 4.256: Saṅgahavatthu Sutta – Modi di essere solidali — Come riunire e sostenere una comunità.
- AN 4.257: Mālukyaputta Sutta – Māluṅkyaputta — Un anziano monaco chiede un insegnamento prima del suo ritiro.
- AN 4.258: Kula Sutta – Famiglie — Perché le famiglie perdono ricchezza.
- AN 4.259: Araññika Sutta – Un asceta dimorante nella foresta — Quattro qualità per poter dimorare nella foresta.
- AN 4.260: Dutiyaājānīya Sutta – Un purosangue (2) — Come un monaco può essere un pregiato purosangue.
- AN 4.261: Bala Sutta – Poteri
- AN 4.262: Arañña Sutta – Dimorare in solitudine
- AN 4.263: Kamma Sutta – Azioni — Azioni degne e irreprensibili.
- AN 4.264: Pāṇātipātī Sutta – Uccidere creature viventi
- AN 4.265-273: Kammapathavagga – Prendere ciò che non è dato, ecc.
- AN 4.274: Satipaṭṭhāna Sutta – Quattro fondamenti della presenza mentale
- AN 4.275: Sammappadhāna Sutta – Quattro retti sforzi
- AN 4.276: Iddhipāda sutta – Quattro basi per i poteri psichici
- AN 4.277–303: Pariññādi Sutta – 304–783, Visione profonda sull’odio, ecc.
LIBRO DEI CINQUE
- AN 5.1: Samkhitta Sutta – In breve — Cinque poteri di un novizio.
- AN 5.2: Vitthara Sutta – Le forze — Le cinque forze (bala) da sviluppare nel corso della pratica del Dhamma.
- AN 5.3: Dukkha Sutta – Sofferenza — La sofferenza in questa vita e nella prossima.
- AN 5.4: Yathābhata Sutta – Destinato — Cinque qualità che determinano la rinascita.
- AN 5.5: Sikkhā Sutta – Spogliarsi (dell’abito monacale) — Ragioni per criticare un monaco che si spoglia o lodare chi rimane.
- AN 5.6: Samāpatti Sutta – Divenire — La mancanza di qualità fondamentali porta al declino.
- AN 5.7: Kāma Sutta – Piaceri dei sensi — Il Buddha segue i monaci come una balia aiuta a crescere un bambino.
- AN 5.8: Cavana Sutta – Fallimenti — Un monaco con cinque nocive qualità fallisce nel Dhamma.
- AN 5.9: Paṭhamaagārava Sutta – Irriverenza (1)
- AN 5.10: Dutiyaagārava Sutta – Irriverenza (2) — Un monaco privo di rispetto con cinque qualità negative fallisce nel Dhamma.
- AN 5.11: Ananussuta Sutta – Non appreso da qualcun altro — I cinque poteri di un Tathagata.
- AN 5.12: Kūta Sutta – Cima — Fra i cinque poteri la saggezza è il migliore.
- AN 5.13: Samkhitta Sutta – In breve — I cinque poteri della pratica.
- AN 5.14: Vitthata Sutta – In dettaglio — I cinque poteri spiegati nei dettagli.
- AN 5.15: Datthabba Sutta – Discernere — I cinque poteri.
- AN 5.16: Punakūṭa Sutta – Cima (2) — Il potere della saggezza è il migliore.
- AN 5.17: Pathamahita Sutta – Per il proprio benessere — Quando si pratica il Dhamma per se stessi senza insegnare agli altri.
- AN 5.18: Dutiyahita Sutta – Per il benessere altrui (2) — Chi pratica per il benessere altrui e non per il proprio.
- AN 5.19: Tatiyahita Sutta – Nessun benessere — Quando non si pratica né per il proprio benessere né per quello altrui.
- AN 5.20: Hita Sutta – Beneficio — Come praticare il Dhamma per il proprio beneficio e per quello degli altri.
- AN 5.21: Pathamaagārava Sutta – Irriverenza (1)
- AN 5.22: Dutiyaagārava Sutta – Irriverenza (2) — Se non vi è la pratica di base, non si può mai migliorare.
- AN 5.23: Upakkilesa Sutta – Impurità — Gli ostacoli sono come le impurità nell’oro.
- AN 5.24 Dussīla Sutta – Immorale — I dhamma che iniziano con la moralità si evolvono per natura alla liberazione.
- AN 5.25: Anugghita Sutta – Sostenuta — Cinque fattori che conducono al compimento delle rette visioni.
- AN 5.26: Vimuttāyatana Sutta – Raggiungere il Nibbana — Le occasioni per poter avere esperienze di liberazione.
- AN 5.27: Samadhi Sutta – (Incommensurabile) Concentrazione — La pratica del brahmavihara, stati sublimi di metta, karuna, mudita, ed upekkha.
- AN 5.28: Samadhanga Sutta – I fattori della concentrazione — La pratica dei jhana conduce allo sviluppo dei poteri sovrumani e al risveglio.
- AN 5.29: Cankama Sutta – Meditazione camminata — I benefici della meditazione camminata.
- AN 5.30: Nāgita Sutta – Con Nagita — Il Buddha dice al Venerabile Nagita di preferire il silenzio e non la fama.
- AN 5.31: Sumana Sutta – Sumanā — Chi dona ottiene sempre grandi benefici.
- AN 5.32: Cundī Sutta – Cundi — In quale maestro bisogna aver fede per rinascere in un mondo celeste.
- AN 5.33: Uggaha Sutta – Uggaha — Consigli alle novelle spose.
- AN 5.34: Siha Sutta – Al generale Siha — I frutti della generosità che si possono cogliere in questa esistenza.
- AN 5.35: Dānānisamsa Sutta – I benefici del donare — Cinque benefici del donare.
- AN 5.36: Kaladana Sutta – I doni opportuni — I doni fatti nel momento giusto portano i frutti più grandi.
- AN 5.37: Bhojana Sutta – Un pasto — Il dono è benefico sia al donatore sia al ricevente.
- AN 5.38: Saddha Sutta – Fede — Le cinque ricompense che un laico può aspettarsi dalla sua sua fede.
- AN 5.39: Putta Sutta – Un bambino — I genitori vedono cinque motivi per desiderare la nascita di un bambino in famiglia.
- AN 5.40: Mahāsālaputta Sutta – I maestosi alberi di sal — Una famiglia cresce in cinque modi sostenuta da un capofamiglia colmo di fede.
- AN 5.41: Adiya Sutta – Benefici da ottenere (dalla ricchezza) — I benefici che si possono ottenere dalla ricchezza accumulata.
- AN 5.42: Sappurisa Sutta – Una retta persona — Una retta persona porta molte benedizioni alla sua famiglia.
- AN 5.43: Ittha Sutta – Ciò che è il benvenuto — Il Buddha spiega ad Anathapindika com’è la vera felicità.
- AN 5.44: Manāpadāyī Sutta – Piacevole — Se dai il meglio, ottieni il meglio.
- AN 5.45: Puññābhisanda Sutta – Merito abbondante — Quando le offerte sono usate per la meditazione profonda, il merito si moltiplica enormemente.
- AN 5.46: Sampadā Sutta – Realizzazioni — Tipi di realizzazione spirituale, in breve.
- AN 5.47: Dhana Sutta – Ricchezza — Tipi di ricchezza spirituale, in dettaglio.
- AN 5.48: Alabbhanīyaṭhāna Sutta – Cose che non si possono avere — Una persona saggia riflette sulla sua natura, così non soffre quando viene colpita da una perdita.
- AN 5.49: Kosala Sutta – Il re del Kosala — Quando il re Pasenadi viene a sapere della morte della sua amata regina Mallikā, il Buddha lo consola.
- AN 5.50: Nārada Sutta – Nārada — Depresso per la morte della regina Bhaddā, il re Muṇḍa di Rājagaha trascura i suoi doveri e si strugge accanto al cadavere della sua amata.
- AN 5.51: Avarana Sutta – Ostacoli — Le trappole poste dagli ostacoli.
- AN 5.52: Akusalarāsi Sutta – Un cumulo di realtà non salutari — I cinque ostacoli sono interamente non salutari.
- AN 5.53: Anga Sutta – Fattori — I cinque fattori che sostengono il livello adeguato di sforzo verso lo scopo.
- AN 5.54: Samaya Sutta – Tempi adatti alla meditazione — Tempi adatti alla pratica della meditazione.
- AN 5.55: Mātāputta Sutta – Madre e figlio — Una madre e un figlio, sebbene ordinati come monaco e monaca, hanno rapporti sessuali. Il Buddha lancia un potente attacco sui pericoli del sesso.
- AN 5.56: Upajjhāya Sutta – Mentore — Un monaco, insoddisfatto della vita monastica, cerca il sostegno del suo mentore.
- AN 5.57: Upajjhatthana Sutta – Argomenti di contemplazione — Le cinque azioni su cui ognuno dovrebbe riflettere spesso.
- AN 5.58: Licchavikumāraka Sutta – I giovani Licchavi — Quando alcuni giovani selvaggi mostrano un profondo rispetto per il Buddha, un anziano della famiglia si stupisce.
- AN 5.59: Paṭhamavuḍḍhapabbajita Sutta – Diventare asceta in età avanzata (1)
- AN 5.60: Dutiyavuḍḍhapabbajita Sutta – Diventare asceta in età avanzata (2) — Le qualità difficili da trovare in qualcuno che ha intrapreso l’ascetismo in età avanzata.
- AN 5.61: Paṭhamasaññā Sutta – Percezioni (1) — Cinque meditazioni sono molto benefiche.
- AN 5.62: Dutiyasaññā Sutta – Percezioni (2) — Cinque meditazioni conducono all’immortalità.
- AN 5.63: Paṭhamavaḍḍhi Sutta – Crescita (1) — Nobile crescita per un discepolo.
- AN 5.64: Dutiyavaḍḍhi Sutta – Crescita (2) — Nobile crescita per una discepola.
- AN 5.65: Sākaccha Sutta – Discussione — Requisiti per partecipare a una discussione sul Dhamma.
- AN 5.66: Sājīva Sutta – Condivisione — Requisiti per condividere il Dhamma.
- AN 5.67: Paṭhamaiddhipāda Sutta – Le basi del potere psichico (1) — Le quattro basi del potere psichico, insieme all’energia, portano al risveglio.
- AN 5.68: Dutiyaiddhipāda Sutta – Le basi del potere psichico (2) — Il Buddha ha sviluppato le basi del potere psichico, che hanno determinato il suo risveglio.
- AN 5.69: Nibbidā Sutta – Disincanto — Cinque meditazioni che portano al disincanto del mondo.
- AN 5.70: Āsavakkhaya Sutta – La fine degli influssi impuri — Cinque meditazioni che portano alla fine degli influssi impuri.
- AN 5.71: Paṭhamacetovimuttiphala Sutta – La liberazione del cuore è il frutto (1) — Cinque meditazioni conducono alla liberazione. Il Buddha fornisce cinque similitudini che illustrano finemente cinque aspetti del risveglio.
- AN 5.72: Dutiyacetovimuttiphala Sutta – La liberazione del cuore è il frutto (2) — Cinque meditazioni conducono alla liberazione. Il Buddha fornisce cinque similitudini che illustrano finemente cinque aspetti del risveglio.
- AN 5.73: Dhamma-viharin Sutta – Colui che dimora nel Dhamma — I diversi tipi di monaco, e quale tra essi dimora nel Dhamma.
- AN 5.74: Dhammavihārin Sutta – Dimorare nel Dhamma (2) — Un’altra spiegazione di ciò che significa avere il Dhamma come dimora.
- AN 5.75: Yodhājīva Sutta – Il guerriero esperto (1) — Il Buddha paragona il monaco vittorioso a un guerriero vittorioso. In questa analogia, chi è celibe non è un debole, ma è invece un guerriero di grado superiore.
- AN 5.76: Yodhājīva Sutta – Il guerriero esperto (2) — Un altro sutta in cui il Buddha paragona il monaco vittorioso ad un guerriero vittorioso.
- AN 5.77: Anagata-bhayani Sutta – Il sermone sui possibili pericoli
- AN 5.78: Anagata-bhayani Sutta – Il sermone sui possibili pericoli (2)
- AN 5.79: Anagata-bhayani Sutta – Il sermone sui possibili pericoli (3)
- AN 5.80: Anagata-bhayani Sutta – Il sermone sui possibili pericoli (4) — Non bisogna mai rimandare la pratica.
- AN 5.81: Rajanīya Sutta – Desiderabile — I monaci anziani con forti contaminazioni non sono graditi.
- AN 5.82: Vītarāga Sutta – Libero dalla brama — I monaci anziani con forti contaminazioni non sono amati.
- AN 5.83: Kuhaka Sutta – Ingannatore — I monaci anziani ingannatori e opportunisti non sono amati.
- AN 5.84: Assaddha Sutta – Senza fede — Qualità che rendono un monaco anziano simpatico o antipatico.
- AN 5.85: Akkhama Sutta – Senza perseveranza — Un monaco anziano senza perseveranza non è amato.
- AN 5.86: Paṭisambhidāpatta Sutta – Acquisire i metodi di analisi testuale — Un monaco anziano è apprezzato se sa analizzare e spiegare bene il Dhamma, e se è utile nel monastero.
- AN 5.87: Sīlavanta Sutta – Morale — Un monaco anziano con moralità, conoscenza, che è un buon oratore e un meditante esperto è molto apprezzato.
- AN 5.88: Thera Sutta – Monaci anziani — Anche se un monaco anziano ha molte buone qualità, può comunque trascinare le persone sul falso sentiero se possiede una falsa visione.
- AN 5.89: Paṭhamasekha Sutta – Un novizio (1) — Anche se un monaco è un novizio, non progredirà se non si concentra sulla pratica.
- AN 5.90: Dutiyasekha Sutta – Un novizio (2) — Anche se un monaco è novizio, non progredirà se non si concentra sulla pratica.
- AN 5.91: Paṭhamasampadā Sutta – Realizzazioni (1) — Cinque realizzazioni spirituali che culminano nella saggezza.
- AN 5.92: Dutiyasampadā Sutta – Realizzazioni (2) — Cinque realizzazioni spirituali che culminano nella libertà.
- AN 5.93: Byākaraṇa Sutta – Dichiarazioni — Quando si chiede alle persone se sono illuminate, possono rispondere per motivi diversi.
- AN 5.94: Phāsuvihāra Sutta – Vivere serenamente — Vivere serenamente con la pratica della meditazione.
- AN 5.95: Akuppa Sutta – Incrollabile — Sostenuto da cinque fattori, inclusi i quattro aspetti dell’analisi testuale, si realizzerà presto l’incrollabile.
- AN 5.96: Sutadhara Sutta – Ricordate ciò che avete imparato — Sostenuto da cinque fattori, chi pratica la consapevolezza del respiro realizzerà presto l’incrollabile.
- AN 5.97: Kathā Sutta – Discorsi — Sostenuto da cinque fattori, chi pratica la consapevolezza del respiro realizzerà rapidamente l’incrollabile.
- AN 5.98: Arañña Sutta – Foresta — Cinque qualità per raggiungere il Nibbana.
- AN 5.99: Sīha Sutta – Il leone — Un leone è sempre rispettoso quando uccide. Così anche il Buddha, quando insegna, rispetta sempre il suo uditorio.
- AN 5.100: Kakudhathera Sutta – Kakudha — Kakudha, il seguace laico del Venerabile Moggallāna, essendo morto da poco, tornò per avvertirlo dello scisma di Devadatta. Il Buddha analizza diversi tipi di maestri.
- AN 5.101: Sārajja Sutta – Serenità — Cinque qualità in cui un novizio è sereno.
- AN 5.102: Ussaṅkita Sutta – Sospettato — Cinque ragioni per cui anche un buon monaco potrebbe essere sospettato di cattivo comportamento.
- AN 5.103: Mahācora Sutta – Un ladro esperto — Cinque trucchi usati dai ladri per nascondersi, e trucchi simili usati da cattivi monaci.
- AN 5.104: Samaṇasukhumāla Sutta – Un degno asceta tra gli asceti — Cinque qualità per un degno asceta.
- AN 5.105: Phāsuvihāra Sutta – Vivere serenamente — Cinque modi in cui un monaco può vivere serenamente con i suoi compagni spirituali.
- AN 5.106: Phāsu Sutta – Serenamente — Come vivere serenamente nel Sangha dei monaci.
- AN 5.107: Sīla Sutta – Moralità — Cinque qualità che rendono un monaco degno.
- AN 5.108: Asekha Sutta – Un saggio — Cinque qualità che rendono un monaco degno.
- AN 5.109: Catuddisa Sutta – Quattro direzioni — Dotato di cinque qualità un monaco è una delle quattro direzioni.
- AN 5.110: Arañña Sutta – Zone isolate — Bisogna possedere cinque qualità per poter dimorare in zone isolate nel deserto e nei boschi.
- AN 5.111: Kulūpaka Sutta – Visitare le famiglie — Cinque qualità che rendono simpatico un monaco che frequenta le famiglie.
- AN 5.112: Pacchāsamaṇa Sutta – Questua — Cinque qualità da rispettare durante la questua.
- AN 5.113: Sammāsamādhi Sutta – Retta concentrazione — Per entrare in samādhi, un monaco deve essere in grado di sopportare gli impulsi di senso.
- AN 5.114: Andhakavinda Sutta – Ad Andhakavinda — Cinque cose su cui il Buddha esorta i suoi monaci di recente ordinati.
- AN 5.115: Maccharinī Sutta – Avarizia
- AN 5.116: Vaṇṇanā Sutta – Lode
- AN 5.117: Issukinī Sutta – Gelosia
- AN 5.118: Micchādiṭṭhika Sutta – Falsa visione
- AN 5.119: Micchāvācā Sutta – Falsa parola
- AN 5.120: Micchāvāyāma Sutta – Falso sforzo — Cinque qualità buone e cinque cattive che determinano il destino di una monaca dopo la morte.
- AN 5.121: Gilana Sutta – Ad un uomo malato — Contemplando cinque temi specifici della meditazione, anche un malato può realizzare il risveglio.
- AN 5.122: Satisūpaṭṭhita Sutta – Presenza mentale ben stabilita — Cinque meditazioni che portano alla perfezione o al non ritorno.
- AN 5.123: Paṭhamaupaṭṭhāka Sutta – Un badante (1) — Cinque qualità che rendono un paziente difficile da curare.
- AN 5.124: Dutiyaupaṭṭhāka Sutta – Un badante (2) — Cinque requisiti che un badante o un infermiere deve rispettare prima di occuparsi di un paziente.
- AN 5.125: Paṭhamaanāyussā Sutta – Longevità (1)
- AN 5.126: Dutiyaanāyussā Sutta – Longevità (2) — — Azioni che aiutano o ostacolano la longevità.
- AN 5.127: Vapakāsa Sutta – Vivere isolati — Cinque fattori che mostrano se un monaco è pronto a vivere isolato dal Sangha.
- AN 5.128: Samaṇasukha Sutta – La felicità di un asceta — Cose che rendono un asceta felice o infelice.
- AN 5.129: Parikuppa Sutta – In agonia — Cinque atti gravi che impediscono di realizzare le nobili realizzazioni in questa vita.
- AN 5.130: Byasana Sutta – Essere perfetti — Le perdite mondane o morali e le loro conseguenze.
- AN 5.131: Paṭhamacakkānuvattana Sutta – Gestire il potere (1) — Cinque qualità con cui un monarca che gira la ruota governa rettamente, e cinque qualità corrispondenti con cui il Buddha fa girare la Ruota del Dhamma.
- AN 5.132: Dutiyacakkānuvattana Sutta – Gestire il potere (2) — Cinque qualità con cui il figlio di un monarca che gira la ruota governa rettamente, e cinque qualità corrispondenti con cui Sāriputta continua a far girare la Ruota del Dhamma.
- AN 5.133: Dhammarājā Sutta – Un re di principio — Anche un monarca che gira la ruota ha un re, il Buddha.
- AN 5.134: Yassaṁdisaṁ Sutta – In qualsiasi regione — Un monarca che gira la ruota vive sempre nel suo regno, e così fa un monaco con una mente liberata.
- AN 5.135: Paṭhamapatthanā Sutta – Aspirazione (1) — Il figlio di un monarca che gira la ruota aspira alla regalità, come un monaco aspira al risveglio.
- AN 5.136: Dutiyapatthanā Sutta – Aspirazione (2) — Il figlio di un monarca che gira la ruota aspira alla regalità, come un monaco aspira al risveglio.
- AN 5.137: Appaṁ Supati Sutta – Chi dorme poco — Cinque persone che dormono poco di notte.
- AN 5.138: Bhattādaka Sutta – Mangiare il cibo — Anche un elefante reale inesperto è considerato un elefante reale, e così anche un monaco inesperto è ancora un monaco.
- AN 5.139: Sotar Sutta – Saper ascoltare — L’importanza di alcune qualità che bisogna possedere.
- AN 5.140: Sota Sutta – Un uditore — Un elefante reale con cinque qualità è idoneo, e così anche un monaco.
- AN 5.141: Avajānāti Sutta – Disprezzo — Cinque persone suscettibili di vari difetti.
- AN 5.142: Ārabhati Sutta – Trasgressione — Chi viola i precetti morali può pentirsene o meno.
- AN 5.143: Sārandada Sutta – A Sārandada — I Licchavi discutono dei più grandi tesori del mondo. Il Buddha, criticandoli per la loro ossessione per i piaceri sensuali, suggerisce i tesori spirituali.
- AN 5.144: Tikaṇḍakī Sutta – A Tikaṇḍakī — Cinque meditazioni che aiutano un monaco a spostare la propria percezione a piacimento.
- AN 5.145: Niraya Sutta – Inferi — Motivi per cui si rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.146: Mitta Sutta – Un amico — Non fate amicizia con un monaco con cinque qualità; cercate invece i cinque opposti.
- AN 5.147: Asappurisadāna Sutta – I doni di una persona cattiva — I modi buoni e cattivi di donare.
- AN 5.148 Sappurisadāna Sutta – I doni di una persona integra — Cinque qualità di un dono fatto da una persona integra, donare con senso di fede, con attenzione, a tempo debito, con cuore empatico e senza influenzare negativamente se stessi o gli altri, e le ricompense del donare in questi modi.
- AN 5.149: Paṭhamasamayavimutta Sutta – Liberazione temporanea (1) — Un monaco che ha raggiunto solo una liberazione temporanea può decadere per cinque motivi.
- AN 5.150: Dutiyasamayavimutta Sutta – Liberazione temporanea (2) — Un monaco che ha raggiunto solo una liberazione temporanea può decadere per cinque motivi.
- AN 5.151: Paṭhamasammattaniyāma Sutta – La sicurezza nel retto sentiero (1) — Le qualità che impediscono a chi ascolta di comprendere il Dhamma.
- AN 5.152: Saddhamma-niyāma Sutta – Sicurezza nel vero Dhamma (2) – Un altro elenco di cinque modi di ascoltare un discorso sul Dhamma che determineranno se si può illuminare il vero Dhamma durante l’ascolto.
- AN 5.153: Tatiyasammattaniyāma Sutta – La fiducia nel Retto Sentiero (3) — Qualità che impediscono a chi ascolta il Dhamma di capire.
- AN 5.154: Paṭhamasaddhammasammosa Sutta – Declino del vero Dhamma (1) — Le cose che portano al declino o alla prosperità del Dhamma.
- AN 5.155: Dutiyasaddhammasammosa Sutta – Declino del vero Dhamma (2) — Cose che portano al declino o alla prosperità del Dhamma.
- AN 5.156: Tatiyasaddhammasammosa Sutta – Declino del vero Dhamma (3) — Cose che portano al declino o alla prosperità del Dhamma.
- AN 5.157: Dukkathā Sutta – Discorsi sbagliati — Alcuni argomenti sono inappropriati da discutere con determinati tipi di persone.
- AN 5.158: Sārajja Sutta – Timidezza — La fede o la mancanza di fede nei monaci è dovuta alla loro pratica.
- AN 5.159: Udayi Sutta – Udayin — Cinque prerequisiti per insegnare il Dhamma agli altri.
- AN 5.160: Duppaṭivinodaya Sutta – Difficile da eliminare — Cinque cose difficili da eliminare una volta che sono sorte.
- AN 5.161: Aghatapativinaya Sutta – Sormontare il fastidio — Cinque metodi abili per trattare con quelli che vi infastidiscono.
- AN 5.162: Aghatavinaya Sutta -Odio soggiogato — Cinque modi di soggiogare l’odio.
- AN 5.163: Sākaccha Sutta – Discussioni — Le qualità di un monaco per sostenere una discussione sul Dhamma.
- AN 5.164: Sājīva Sutta – Condividere la propria vita — Le qualità di un monaco per condividere il proprio stile di vita.
- AN 5.165: Pañhapucchā Sutta – Domande — Sāriputta spiega cinque ragioni per fare una domanda, e la ragione per cui si fa una domanda.
- AN 5.166: Nirodha Sutta – Cessazione — Udāyī si rifiuta di credere alla descrizione di Sāriputta dei risultati di un monaco realizzato.
- AN 5.167: Codanā Sutta – Criticare — Le qualità che un monaco dovrebbe stabilire in se stesso prima di criticare un altro.
- AN 5.168: Sīla Sutta – Moralità — La mancanza di moralità impedisce il raggiungimento della samādhi, della saggezza e della liberazione.
- AN 5.169: Khippanisanti Sutta – Sagace — Ānanda chiede a Sāriputta di spiegare cosa significa essere perspicace.
- AN 5.170: Bhaddaji Sutta – Bhaddaji — Ānanda chiede a Bhaddaji quali sono i migliori oggetti di senso e corregge la sua risposta.
- AN 5.171: Sārajja Sutta – Timore
- AN 5.172: Visārada Sutta – Sicuro — La fiducia o la sua mancanza nei laici è dovuta all’osservanza dei loro precetti.
- AN 5.173: Niraya Sutta – Inferi — I motivi per cui si rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.174: Vera Sutta – Pericoli — La violazione dei precetti è una minaccia e un pericolo.
- AN 5.175: Candala Sutta – Reietto — Cinque qualità che determinano il grado dell’impegno di un buddista laico.
- AN 5.176: Pīti Sutta – Estasi — Il Buddha incoraggia Anāthapiṇḍika a non essere solo generoso, ma a praticare anche la meditazione.
- AN 5.177: Vanijja Sutta – Cattivi mezzi di sostentamento — Cinque tipi di cattivi mezzi di vita per i fedeli laici.
- AN 5.178: Rājā Sutta – Re — I re non puniscono le persone che rispettano i precetti.
- AN 5.179: Gihi Sutta – Il capofamiglia — Le qualità in possesso delle quali un laico può affermare di essere ‘colui-che-è-entrato-nella-corrente’.
- AN 5.180: Gavesin Sutta – Gavesin — La ricerca dell’eccellenza ha condotto un laico ed i suoi amici a raggiungere lo stato di Arahat.
- AN 5.181-190: Araññavagga — Cinque tipi di persone che abitano in una foresta o che si vestono di stracci o che osservano altre pratiche.
- AN 5.191: Soṇa Sutta – Cani — Antiche tradizioni dei brahmani che oggi si osservano solo tra cani.
- AN 5.192: Doṇabrāhmaṇa Sutta – Doṇa — Il brahmano Doṇa accusa il Buddha di non rispettare i brahmani.
- AN 5.193: Saṅgārava Sutta – Saṅgārava — Saṅgārava il brahmano chiede perché gli inni memorizzati sono a volte chiari alla mente e a volte no.
- AN 5.194: Kāraṇapālī Sutta – Kāraṇapālī — I brahmani Kāraṇapālī e Piṅgiyānī esaltano le buone qualità del Buddha.
- AN 5.195: Piṅgiyānī Sutta – Piṅgiyānī — Durante una visita dei Licchavi, il brahmano Piṅgiyānī pronuncia un verso in lode del Buddha.
- AN 5.196: Mahāsupina Sutta – Sogni — Prima del suo risveglio, il bodhisatta fece cinque grandi sogni che predicevano aspetti profondi del suo risveglio e della sua liberazione.
- AN 5.197: Vassa Sutta – Ostacoli alla pioggia — I meteorologi ignorano questi cinque ostacoli alla pioggia.
- AN 5.198: Vācā Sutta – Una dichiarazione — I cinque fattori di un buon discorso.
- AN 5.199: Kula Sutta – Una famiglia — Quando un asceta visita una famiglia fa acquisire molto merito.
- AN 5.200: Nissāraṇīya Sutta – Che conduce alla fuga — Cinque tipi di fuga, che mostrano come diversi aspetti della sofferenza vengono evitati da diverse pratiche.
- AN 5.201: Kimila Sutta – Kimbila — Le realtà che conducono alla lunga durata del Dhamma dopo la morte del Buddha.
- AN 5.202: Dhammassavana Sutta – Ascoltare il Dhamma — Cinque benefici nell’ascoltare il Dhamma.
- AN 5.203: Assājānīya Sutta – Purosangue — I fattori che rendono un purosangue degno di un re.
- AN 5.204: Bala Sutta – Poteri — I cinque poteri spirituali.
- AN 5.205: Cetokhila Sutta – Aridità — Cinque tipi di aridità emotiva che possono colpire i monaci.
- AN 5.206: Vinibandha Sutta – Catene — Cinque tipi di catene emotive che possono colpire i monaci.
- AN 5.207: Yāgu Sutta – Polenta di riso — I cinque benefici per la salute nel mangiare la polenta di riso.
- AN 5.208: Dantakaṭṭha Sutta – Bastoncini da masticare — I cinque problemi di salute della mancata pulizia dei denti con i bastoncini da masticare.
- AN 5.209: Gītassara Sutta – Il canto — Perché non si dovrebbe recitare il Dhamma con uno stile di canto troppo sostenuto.
- AN 5.210: Muṭṭhassati Sutta – Senza presenza mentale — Perché non bisogna addormentarsi senza presenza mentale.
- AN 5.211: Akkosaka Sutta – Un mascalzone — Perché un monaco non dovrebbe parlare male dei suoi compagni spirituali.
- AN 5.212: Bhaṇḍanakāraka Sutta – Discussioni — Perché un monaco non dovrebbe iniziare a litigare.
- AN 5.213: Sīla Sutta – Moralità — Cinque svantaggi del fallimento nella moralità e i corrispondenti vantaggi della moralità.
- AN 5.214: Bahubhāṇi Sutta – Chi parla molto — Cinque svantaggi per una persona che parla molto, e i corrispondenti benefici del contrario.
- AN 5.215: Paṭhamaakkhanti Sutta – Intolleranza (1)
- AN 5.216: Dutiyaakkhanti Sutta – Intolleranza (2) — Cinque svantaggi dell’intolleranza e i corrispondenti benefici del contrario.
- AN 5.217: Paṭhamaapāsādika Sutta – Condotta poco virtuosa (1)
- AN 5.218: Dutiyaapāsādika Sutta – Condotta poco virtuosa (2) — Cinque svantaggi di una condotta poco virtuosa e i corrispondenti vantaggi del contrario.
- AN 5.219: Aggi Sutta – Fuoco — Cinque svantaggi nel sedersi intorno al fuoco.
- AN 5.220: Madhurā Sutta – Madhurā — Cinque svantaggi della città di Madhura.
- AN 5.221: Paṭhamadīghacārika Sutta – Errare (1)
- AN 5.222: Dutiyadīghacārika Sutta – Errare (2) — Per cinque ragioni, un monaco dovrebbe errare per una meta precisa.
- AN 5.223: Atinivāsa Sutta – Soggiornare troppo a lungo
- AN 5.224: Maccharī Sutta – Avari — Per cinque ragioni, un monaco non dovrebbe soggiornare troppo a lungo in un monastero.
- AN 5.225: Paṭhamakulūpaka Sutta – Visitare le famiglie (1) — Un monaco che visita le famiglie rischia questi cinque problemi.
- AN 5.226: Dutiyakulūpaka Sutta – Visitare le famiglie (2) — Un monaco che visita le famiglie rischia questi cinque problemi.
- AN 5.227: Bhoga Sutta – Ricchezza — Cinque svantaggi della ricchezza e cinque benefici.
- AN 5.228: Ussūrabhatta Sutta – Un pasto — Cinque svantaggi per le famiglie che mangiano troppo tardi, e cinque vantaggi di mangiare a un’ora ragionevole.
- AN 5.229: Paṭhamakaṇhasappa Sutta – Serpente (1)
- AN 5.230: Dutiyakaṇhasappa Sutta – Serpente (2) — Cinque modi in cui una donna è come un serpente velenoso.
- AN 5.231: Āvāsika Sutta – Un monaco residente — Le ragioni per cui un monaco residente è ammirevole, e il contrario.
- AN 5.232: Piya Sutta – Ammirabile — Le ragioni di un monaco residente sono ammirevoli.
- AN 5.233: Sobhana Sutta – Abbellimento — Motivi per cui un monaco residente abbellisce un monastero.
- AN 5.234: Bahūpakāra Sutta – Molto utile — Le ragioni per cui un monaco residente aiuta un monastero.
- AN 5.235: Anukampa Sutta – Un monaco compassionevole — Come un monaco mostra compassione verso i laici.
- AN 5.236: Paṭhamaavaṇṇāraha Sutta – Critica meritevole (1)
- AN 5.237: Dutiyaavaṇṇāraha Sutta – Critica meritevole (2)
- AN 5.238: Tatiyaavaṇṇāraha Sutta – Critica meritevole (3)
- AN 5.239: Paṭhamamacchariya Sutta – Avarizia (1) — Motivi per cui un monaco residente rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.240: Dutiyamacchariya Sutta – Avarizia (2) — Identico al sutta precedente.
- AN 5.241: Paṭhamaduccarita Sutta – Cattiva condotta — Svantaggi della cattiva condotta, e il contrario.
- AN 5.242: Paṭhamakāyaduccarita Sutta – Cattiva condotta fisica — Svantaggi di una cattiva condotta fisica e l’inverso.
- AN 5.243: Paṭhamavacīduccarita Sutta – Cattiva condotta verbale — Svantaggi di una cattiva condotta verbale e l’inverso.
- AN 5.244: Paṭhamamanoduccarita Sutta – Cattiva condotta mentale — Svantaggi di una cattiva condotta mentale e l’inverso.
- AN 5.245: Dutiyaduccarita Sutta – Ancora sulla cattiva condotta — Svantaggi della cattiva condotta e il contrario.
- AN 5.246: Dutiyakāyaduccarita Sutta – Ancora sulla cattiva condotta fisica — Svantaggi della cattiva condotta fisica e il contrario.
- AN 5.247: Dutiyavacīduccarita Sutta – Ancora sulla cattiva condotta verbale — Svantaggi della cattiva condotta verbale e il contrario.
- AN 5.248: Dutiyamanoduccarita Sutta – Ancora sulla cattiva condotta mentale — Svantaggi della cattiva condotta mentale e il contrario.
- AN 5.249: Sivathika Sutta – Un ossario — Perché una persona può avere gli stessi pericoli di un ossario.
- AN 5.250: Puggalappasāda Sutta – Fiducia in una persona — I pericoli nel porre la propria fiducia in una persona.
- AN 5.251: Upasampādetabba Sutta – Chi dovrebbe dare l’ordinazione — Le qualità per colui che dovrebbe dare un’ordinazione.
- AN 5.252: Nissaya Sutta – Chi dovrebbe dare la protezione — Le qualità per colui che dovrebbe dare la propria protezione.
- AN 5.253: Sāmaṇera Sutta – Chi dovrebbe avere un novizio come assistente — Le qualità per chi dovrebbe avere un novizio come assistente.
- AN 5.254: Pañcamacchariya Sutta – Avarizia — Avarizia materiale e spirituale.
- AN 5.255: Macchariyappahāna Sutta – Avarizia (2) — Liberarsi dei cinque tipi di avarizia.
- AN 5.256: Paṭhamajhāna Sutta – Avarizia (3) — Abbandonare l’avarizia per entrare e dimorare nel primo jhana.
- AN 5.257–263: Dutiyajhānasuttādisattaka – Avarizia (4) — Abbandonare l’avarizia per entrare e dimorare nei jhana assorbimenti e nelle realizzazioni superiori.
- AN 5.264: Aparapaṭhamajhāna Sutta – Avarizia (5) — Abbandonare l’avarizia per entrare e dimorare nel primo jhana.
- AN 5.265–271: Aparadutiyajhānasuttādi – Avarizia (6) — Abbandonare l’avarizia per entrare e dimorare nei jhana e nelle realizzazioni superiori.
- AN 5.272: Bhattuddesaka Sutta – Chi deve distribuire i pasti — Le qualità di chi è incaricato di distribuire i pasti.
- AN 5.273–285: Senāsanapaññāpakasuttādi – Un assegnatario di alloggi — Le qualità di chi è incaricato di assegnare gli alloggi e altre responsabilità del monastero.
- AN 5.286: Bhikkhu Sutta – Un monaco — Perché un monaco rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.287–292: Bhikkhunīsuttādi – Una monaca — Perché una monaca, ecc. rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.293: Ājīvaka Sutta – Ājīvaka — Perché un asceta ājīvaka rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.294–302: Nigaṇṭhasuttādi – Nigaṇṭha, ecc. — Perché vari asceti rinascono negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 5.303: 303
- AN 5.304: 304
- AN 5.305: 305
- AN 5.306: 306
- AN 5.307: 307
- AN 5.308–1152: 308–1152 — Per la conoscenza diretta della brama, cinque realtà devono essere sviluppate.
LIBRO DEI SEI
- AN 6.1: Pathamaāhuneyya Sutta – Degno di offerte (1) — Siate equanimi verso i sei sensi.
- AN 6.2: Dutiyaāhuneyya Sutta – Degno di offerte (2) — Un monaco è degno di doni per le sei conoscenze superiori.
- AN 6.3: Indriya Sutta – Facoltà — Un monaco è degno di doni per le sei facoltà.
- AN 6.4: Bala Sutta – Poteri — Un monaco è degno di doni per i sei poteri.
- AN 6.5: Paṭhamaājānīya Sutta – Purosangue (1)
- AN 6.6: Dutiyaājānīya Sutta – Purosangue (2)
- AN 6.7: Tatiyaājānīya Sutta – Purosangue (3) — Un destriero è degno del re per sei ragioni, e un monaco è degno per sei ragioni simili.
- AN 6.8: Anuttariya Sutta – Realtà insuperabili — Sei realtà insuperabili.
- AN 6.9: Anussatiṭṭhāna Sutta – Soggetti del ricordo — Sei argomenti per il ricordo.
- AN 6.10: Mahānāma Sutta – Mahānāma — Il Buddha insegna a Mahānāma che un nobile discepolo pratica spesso i sei ricordi, che portano alla gioia e alla pace.
- AN 6.11: Paṭhamasāraṇīya Sutta – Compassionevole (1) — Sei qualità nell’essere compassionevole praticate tra i mendicanti.
- AN 6.12: Saraniya Sutta – Tendente alla gradevolezza — Il retto comportamento.
- AN 6.13: Nissaraniya Sutta – Vie d’uscita — Sei qualità che conducono alla liberazione.
- AN 6.14: Bhaddaka Sutta – Una buona morte — Un monaco che vive bene e non perde tempo avrà una buona morte.
- AN 6.15: Anutappiya Sutta – Rimorso — Un monaco che vive bene e non perde tempo muore senza rimorsi.
- AN 6.16: Nakula Sutta – I genitori di Nakula — Una moglie conforta il proprio marito in punto di morte.
- AN 6.17: Soppa Sutta – Dormire — Né un re né un monaco ottengono nulla se dormono tutto il tempo.
- AN 6.18: Macchabandha Sutta – Un pescivendolo — Coloro il cui sostentamento è l’uccisione di animali non prosperano.
- AN 6.19-20: Maranassati Sutta – La consapeolezza della morte — La morte può arrivare non importa quando.
- AN 6.21: Sāmaka Sutta – Sāmaka — Spinto dall’intervento di un deva, il Buddha rivela i sei modi eterni con cui i monaci si rovinano nei kusala dhamma.
- AN 6.22: Aparihāniya Sutta – Non declino — Nel passato, nel futuro e nel presente, praticare sei buone qualità protegge dal declino.
- AN 6.23: Bhaya Sutta – Pericolo — I piaceri dei sensi sono pericolosi.
- AN 6.24: Himavanta Sutta – Himalaya — Un monaco che ha pienamente padroneggiato la meditazione potrebbe persino spaccare l’Himalaya.
- AN 6.25: Anussatiṭṭhāna Sutta – Ricordo — I sei ricordi sono una via di fuga dalla brama.
- AN 6.26: Mahākaccāna Sutta – Kaccāna — Mahākaccāna insegna che i sei ricordi sono una via di fuga dalla brama e conducono a una mente vasta come lo spazio.
- AN 6.27: Paṭhamasamaya Sutta – Occasione (1) — Il momento giusto per visitare uno stimato monaco è quando si ha bisogno di guida e sostegno spirituale.
- AN 6.28: Dutiyasamaya Sutta – Occasione (2) — Alcuni monaci anziani discutono sul momento giusto per vedere uno stimato monaco, e Mahākaccāna risponde citando il Buddha da AN 6.27.
- AN 6.29: Udāyī Sutta – Udāyī — Quando il Buddha chiede gli argomenti per il ricordo, un monaco rivela la sua ignoranza. Ānanda dà allora un elenco insolito di cinque ricordi, che il Buddha completa con un sesto.
- AN 6.30: Anuttariya Sutta – Realtà insuperabili — Ci sono realtà nel mondo considerate insuperabili, ma nessuna di esse è paragonabile al Dhamma.
- AN 6.31: Sekha Sutta – Un novizio — Azioni che portano al declino o al non declino.
- AN 6.32: Paṭhamaaparihāna Sutta – Non declino (1) — Un deva parla delle realtà che portano al declino o al non declino.
- AN 6.33: Dutiyaaparihāna Sutta – Non declino (2) — Il Buddha racconta gli eventi del sutta precedente.
- AN 6.34: Mahāmoggallāna Sutta – Mahāmoggallāna — Mahāmoggallāna riceve la visita di un deva di Brahmā che era stato in precedenza un monaco, e discutono su quali siano i deva che sono ‘entrati-nella-corrente’.
- AN 6.35: Vijjābhāgiya Sutta – Realtà fondamentali per la realizzazione — Sei tipi di percezione che portano alla saggezza.
- AN 6.36: Vivādamūla Sutta – Discordia — Se un monaco nutre sei tipi di contaminazione, ciò porta alla discordia e alle dispute nel Saṅgha.
- AN 6.37: Dāna Sutta – Donare — Sei fattori – tre del donatore e tre dei destinatari – che permettono ad un’offerta di portare ad una massa incommensurabile di meriti.
- AN 6.38: Attakari Sutta – Il fautore del Sé — Esiste un elemento o un’entità che inizia o avvia un’azione?
- AN 6.39: Nidāna Sutta – Fonti — Brama, odio e ignoranza sono le radici delle azioni.
- AN 6.40: Kimila Sutta – Kimbila — Il Buddha spiega al venerabile Kimbila le ragioni per cui il buddismo durerà a lungo dopo la morte del Buddha.
- AN 6.41: Daruka-khandha Sutta – Il palo di legno — I poteri spirituali dei monaci.
- AN 6.42: Nāgita Sutta – A Nāgita — Il Buddha rivolge un severo rimprovero al Ven. Nāgita, spiegando perché non è attratto da questo viscido piacere dei guadagni, delle offerte e della fama.
- AN 6.43: Nāga Sutta – Nāga — Ai tempi del Buddha, il termine “nāga” era attribuito a qualsiasi possente essere o albero, come un elefante, un serpente o un albero. In questo sutta, però, il Buddha definisce un nāga come chiunque non compia alcun male con il corpo, la parola o la mente.
- AN 6.44 Migasālā Sutta – Migasālā — In risposta alle critiche, il Buddha spiega che è difficile paragonare lo sviluppo spirituale di diversi individui, quindi non siamo in grado di giudicare.
- AN 6.45: Ina Sutta -Debito — Come indebitarsi pesantemente.
- AN 6.46: Cunda Sutta – Cunda — Competizioni fra monaci.
- AN 6.47: Sanditthika Sutta – Visibile nel Qui ed Ora — In che modo il Dhamma è visibile nel Qui ed Ora?
- AN 6.48: Dutiyasandiṭṭhika Sutta – Direttamente visibile (2) — Il Buddha spiega a un brahmano come il Dhamma può essere realizzato nella vita presente.
- AN 6.49: Khema Sutta – Khema — Le qualità spirituali del Ven. Khema.
- AN 6.50: Indriyasaṁvara Sutta – Facoltà sensoriali — Proprio come un albero senza foglie non può crescere, il controllo dei sensi è il fondamento della crescita spirituale.
- AN 6.51: Ānanda Sutta – Ven. Ānanda — Su richiesta del Ven. Sāriputta, il Ven. Ānanda spiega come un monaco dovrebbe praticare per ascoltare il Dhamma.
- AN 6.52: Khattiya Sutta – Nobili — Il Buddha spiega al brahmano Jāṇussoṇī l’ambizione, la ricerca, l’impegno, la perseveranza e il fine ultimo di nobili, brahmani, capifamiglia, donne, banditi e asceti.
- AN 6.53: Appamāda Sutta – Zelo — Con una serie di vivide similitudini, il Buddha mostra come lo zelo porti a benefici sia in questa vita che nella prossima.
- AN 6.54: Dhammika Sutta – Dhammika — Il monaco Dhammika infastidisce così tanto sia i monaci che i laici che lo bandiscono. Si reca dal Buddha, che lo consola e gli solleva il morale con una storia, mostrandogli allo stesso tempo l’errore dei suoi comportamenti.
- AN 6.55: Sona Sutta – Sona — Come equilibrare lo sforzo nella pratica della meditazione.
- AN 6.56: Phagguna Sutta – Phagguṇa — l Buddha consola il venerabile Phagguṇa sul letto di morte, ed egli muore in pace. Il Buddha spiega poi a Ānanda i benefici dell’ascoltare il Dhamma al momento giusto.
- AN 6.57: Chaḷabhijāti Sutta – Le sei classi di rinascita — Ānanda chiede al Buddha delle sei classi di persone descritte dall’asceta rivale Pūraṇa Kassapa. Il Buddha le rifiuta e propone uno schema alternativo, sottolineando l’importanza delle azioni in questa vita.
- AN 6.58: Āsava Sutta – Influssi impuri — Il Buddha spiega diversi metodi per distruggere diversi tipi di influssi impuri.
- AN 6.59: Dārukammika Sutta – Dārukammika — Il capofamiglia Dārukammika sostiene di fare offerte agli arahant. Ma il Buddha lo avverte che è difficile sapere chi è veramente un arahant, e lo incoraggia invece a fare offerte al Saṅgha.
- AN 6.60: Hatthisāriputta Sutta – Hatthisāriputta — Il monaco novizio Citta Hatthisāriputta interrompe maleducatamente gli anziani, e viene ammonito da Mahākoṭṭhita.
- AN 6.61: Majjhe Sutta – Al centro — Diversi monaci anziani discutono le “Domande di Metteyya” dal Pārāyana, Snp 5.2. Ognuno propone un’interpretazione, e poi chiedono al Buddha. Egli elogia ogni lettura, ma dà il proprio significato.
- AN 6.62: Purisindriyañāṇa Sutta – La conoscenza delle facoltà delle persone — Un monaco chiede se, quando il Buddha disse che Devadatta sarebbe rinato negli inferi, stava parlando metaforicamente. Il Buddha lo rimprovera, chiedendosi come qualcuno possa fraintendere un’affermazione così diretta, e spiega come egli legga le menti degli altri e capisca dove li porteranno le loro azioni.
- AN 6.63: Nibbedhika Sutta – Profonda — La padronanza del Dhamma deriva nel meditare su sei fattori della mente.
- AN 6.64: Sīhanāda Sutta – Il ruggito del leone — Il Buddha possiede sei poteri spirituali che gli permettono di ruggire il suo ruggito di leone.
- AN 6.65: Anāgāmiphala Sutta – Il frutto del non-ritorno — Le sei realtà che fanno realizzare il non-ritorno.
- AN 6.66: Arahatta Sutta – Arahant — Le sei realtà che conducono al raggiungimento della condizione di arahant.
- AN 6.67: Mitta Sutta – Amici — Con dei cattivi amici, un monaco non può soddisfare sei buone qualità, ma con dei buoni amici sì.
- AN 6.68: Saṅgaṇikārāma Sutta – Il piacere della compagnia — Un monaco che ama socializzare non può trovare pace nella meditazione, ma uno che ama la solitudine sì.
- AN 6.69: Devatā Sutta – Un deva — Un deva parla sulle qualità di non declino. Quando il Buddha ripete ciò che dice, Sāriputta dà una spiegazione.
- AN 6.70: Samādhi Sutta – Concentrazione — Senza samādhi o concentrazione è impossibile realizzare le verità superiori del sentiero.
- AN 6.71: Sakkhibhabba Sutta – Capace di realizzare — Sei qualità che permettono ad un monaco di ottenere la conoscenza.
- AN 6.72: Bala Sutta – Forza — Sei qualità che permettono a un monaco di acquisire forza nella meditazione.
- AN 6.73: Paṭhamatajjhāna Sutta – Primo Jhāna (1)
- AN 6.74: Dutiyatajjhāna Sutta – Primo Jhāna (2) — Sei qualità che permettono a un monaco di raggiungere il primo jhana.
- AN 6.75: Dukkha Sutta – Sofferenza — Sei qualità che portano alla sofferenza e la cui assenza porta alla felicità.
- AN 6.76: Arahatta Sutta – Arahant — Le qualità per realizzare la condizione di arahant.
- AN 6.77: Uttarimanussadhamma Sutta – Suprema — Qualità per realizzare stati sovrumani.
- AN 6.78: Sukhasomanassa Sutta – Felicità — Qualità che portano alla felicità.
- AN 6.79: Adhigama Sutta – Realizzazione — Qualità per ottenere e rafforzare le buone qualità.
- AN 6.80: Mahantatta Sutta – Vastità — Possedendo sei qualità un monaco raggiunge la vastità.
- AN 6.81: Paṭhamaniraya Sutta – Inferi (1) — Realtà che conducono agli inferi o ai mondi celesti.
- AN 6.82: Dutiyaniraya Sutta – Inferi (2) — Realtà che conducono agli inferi o ai mondi celesti.
- AN 6.83: Aggadhamma Sutta – La realtà migliore — Realtà che portano o ostacolano il raggiungimento della perfezione.
- AN 6.84: Rattidivasa Sutta – Giorno e notte — Realtà che portano alla crescita o al declino di giorno e di notte.
- AN 6.85: Siti Sutta – Stato di calma — Sei qualità per pacificare la mente.
- AN 6.86: Avaranata Sutta – Ostacoli — Sei qualità che aiutano a comprendere rettamente il vero Dhamma.
- AN 6.87: Kammavaranata Sutta – Ostruzioni del kamma — Sei cose che possono rendere incapace di sviluppare le qualità mentali.
- AN 6.88: Sussusa Sutta – Ascoltare bene — Le istruzioni del Buddha su come ascoltare il Dhamma.
- AN 6.89: Appahāya Sutta – Non abbandonare — Requisiti per diventare ‘colui-che-è-entrato-nella-corrente’.
- AN 6.90: Pahīna Sutta – Abbandonate — Realtà abbandonate da ‘colui-che-è-entrato-nella-corrente
- AN 6.91: Abhabba Sutta – Impossibile
- AN 6.92: Paṭhamaabhabbaṭṭhāna Sutta – Cose che non si possono fare (1)
- AN 6.93: Dutiyaabhabbaṭṭhāna Sutta – Cose che non si possono fare (2)
- AN 6.94: Tatiyaabhabbaṭṭhāna Sutta – Cose che non si possono fare (3)
- AN 6.95: Catutthaabhabbaṭṭhāna Sutta – Cose che non si possono fare (4) — Cose impossibili per un ‘colui-che-è-entrato-nella-corrente’.
- AN 6.96: Pātubhāva Sutta – Manifestazione — Cose rare da trovare nel mondo.
- AN 6.97: Anisansa Sutta -Ricompense — Sei ricompense per i frutti ‘dell’entrata nella corrente’.
- AN 6.98: Anicca Sutta – Impermanenza — Un monaco sul sentiero non può vedere nessuna condizione come permanente.
- AN 6.99: Dukkha Sutta – Sofferenza — Un monaco sul sentiero non può vedere nessuna condizione come piacevole.
- AN 6.100: Anatta Sutta – Non-Sé — Un monaco sul sentiero non può vedere nessuna condizione come Sé.
- AN 6.101: Nibbāna Sutta – Nibbana — Un monaco sul sentiero non può vedere il Nibbana come sofferenza.
- AN 6.102: Anodhi Sutta – Senza residuo — Sei ricompense per stabilire la percezione dell’impermanenza.
- AN 6.103: Anodhi Sutta – Senza residuo (2) — Sei ricompense per stabilire la percezione del dolore.
- AN 6.104: Anodhi Sutta – Senza residuo (3) — Sei ricompense per stabilre la percezione del non-sé.
- AN 6.105: Bhava Sutta – Stati di esistenza — Abbandonare la rinascita nei tre regni dell’esistenza e sviluppare i tre insegnamenti.
- AN 6.106: Taṇhā Sutta – Brama — Abbandonare la presunzione e la brama.
- AN 6.107: Rāga Sutta – Brama — Antidoti per brama, odio e ignoranza.
- AN 6.108: Duccarita Sutta – Cattiva condotta — Antidoti per la cattiva condotta.
- AN 6.109: Vitakka Sutta – Pensieri — Antidoti per i cattivi pensieri.
- AN 6.110: Saññā Sutta – Percezioni — Antidoti per le percezioni dannose.
- AN 6.111: Dhātu Sutta – Elementi — Antidoti per le proprietà nocive.
- AN 6.112: Assāda Sutta – Piacere — Antidoti per le visioni del piacere, del Sé e delle false visioni.
- AN 6.113: Arati Sutta – Malcontento — Antidoti per il malcontento, la crudeltà e la cattiva condotta.
- AN 6.114: Santuṭṭhitā Sutta – Contentezza — Antidoti per il malcontento, l’inconsapevolezza e il desiderio.
- AN 6.115: Dovacassatā Sutta – Indisciplina — Tre stati mentali devono essere coltivati per abbandonare tre cattivi stati mentali.
- AN 6.116: Uddhacca Sutta – Inquietudine — Antidoti per l’inquietudine, l’assenza di controllo e la negligenza.
- AN 6.117: Kāyānupassī Sutta – Contemplazione del corpo — Realtà che permettono o ostacolano la meditazione sul corpo.
- AN 6.118: Dhammānupassī Sutta – Contemplare il corpo internamente, ecc. — Realtà che ostacolano la contemplazione del corpo, delle sensazioni, della mente, ecc.
- AN 6.119: Tapussa Sutta – Tapussa — Possedendo sei qualità, il capofamiglia Tapussa ha realizzato il Dhamma.
- AN 6.120–139: Bhallikādi Sutta – Bhallika, ecc. — Possedendo sei qualità, molti capofamiglia hanno realizzato il Dhamma.
- AN 6.140: 140
- AN 6.141: 141
- AN 6.142: 142
- AN 6.143–169: 143–169
- AN 6.170–649: 170–649 — Per la conoscenza diretta della brama, ecc. si devono sviluppare sei realtà.
LIBRO DEI SETTE
- AN 7.1: Paṭhamapiya Sutta – Piacevole (1) — Le sette qualità che deve avere un monaco.
- AN 7.2: Dutiyapiya Sutta – Piacevole (2) — Sette qualità che rendono un monaco gradevole o sgradevole ai suoi compagni di vita.
- AN 7.3: Saṁkhittabala Sutta – Poteri in breve — I poteri descritti in breve.
- AN 7.4: Vitthatabala Sutta – Poteri in dettaglio — I poteri descritti in dettaglio.
- AN 7.5: Saṁkhittadhana Sutta – La ricchezza in breve — La ricchezza della fede, dell’energia, della coscienza, della prudenza, della conoscenza, della generosità e della saggezza.
- AN 7.6: Dhana Sutta – Un tesoro — Se si posseggono questi sette tesori non si sarà vissuto invano.
- AN 7.7: Ugga Sutta – Ad Ugga — I sette tesori.
- AN 7.8: Saṁyojana Sutta – Catene — Le catene dell’attrazione, della repulsione, delle visioni, del dubbio, della presunzione, del desiderio di rinascita e dell’ignoranza.
- AN 7.9: Pahāna Sutta – Abbandonare — Lo scopo della vita santa è quello di abbandonare le catene dell’attrazione, della repulsione, delle visioni, del dubbio, della presunzione, del desiderio di rinascita e dell’ignoranza.
- AN 7.10: Macchariya Sutta – Avarizia — Le catene dell’attrazione, della repulsione, delle visioni, del dubbio, della presunzione, dell’invidia e dell’avarizia.
- AN 7.11: Anusaya Sutta – Ossessioni (1) — I sette anusaya, ossessioni o tendenze latenti.
- AN 7.12: Anusaya Sutta – Ossessioni (2) — Sull’abbandono dei sette anusaya, ossessioni o tendenze latenti.
- AN 7.13: Kula Sutta – Una famiglia — I fattori che rendono una famiglia degna di essere visitata.
- AN 7.14: Puggala Sutta – Persone — Sette persone sono degne di offerte e di venerazione.
- AN 7.15: Udakūpamā Sutta – Il paragone con l’acqua — Sette persone che si trovano nel mondo e che sono come quelle che si trovano nell’acqua.
- AN 7.16: Aniccānupassī Sutta – Osservare l’impermanenza
- AN 7.17: Dukkhānupassī Sutta – Osservare la sofferenza
- AN 7.18: Anattānupassī Sutta – Osservare il non-Sé
- AN 7.19: Nibbāna Sutta – Nibbana — Sette persone degne di offerte e di venerazione.
- AN 7.20: Niddasavatthu Sutta – Requisiti per la maturità — Un monaco deve possedere sette qualità per raggiungere la maturità.
- AN 7.21: Bhikkhu-aparihaniya Sutta – Le condizioni per non avere declino tra i monaci — Le sette condizioni per il benessere del Sangha.
- AN 7.22: Vassakāra Sutta – Vassakāra — Il re Ajātasattu del Magadha vuole invadere i Vajji, e manda il suo ministro Vassakāra a comunicare al Buddha le sue intenzioni.
- AN 7.23: Paṭhamasattaka Sutta – Condizioni per il non declino tra i monaci
- AN 7.24: Dutiyasattaka Sutta – Il non declino tra i monaci (2)
- AN 7.25: Tatiyasattaka Sutta – Il non declino tra i monaci (3)
- AN 7.26: Bojjhaṅga Sutta – Fattori del Risveglio
- AN 7.27: Saññā Sutta – Percezioni — Il Buddha insegna ai monaci sette principi di non declino.
- AN 7.28: Paṭhamaparihāni Sutta – Non declino per un novizio — Sette qualità che portano al declino di un novizio.
- AN 7.29: Dutiyaparihāni Sutta – Non declino per un seguace laico — Sette qualità che portano al declino di un seguace laico.
- AN 7.30: Vipatti Sutta – Fallimenti per un seguace laico — Sette fallimenti per un seguace laico.
- AN 7.31: Parābhava Sutta – Rovina — Sette rovine per un seguace laico.
- AN 7.32: Appamādagārava Sutta – Attenzione — Un deva parla dei sette principi di non declino al Buddha, che lo ripete ai monaci.
- AN 7.33: Hirigārava Sutta – Un senso di vergogna
- AN 7.34: Paṭhamasovacassatā Sutta – Rispetto (1) — Il Buddha racconta di aver sentito i sette principi di non declino da un deva.
- AN 7.35: Mitta Sutta – Un amico — Le sette qualità di un amico.
- AN 7.36: Paṭhamamitta Sutta – Un amico — Quando un amico ha sette qualità, si dovrebbe frequentarlo.
- AN 7.37: Dutiyamitta Sutta – Un amico (2) — Quando un monaco ha sette qualità, bisogna frequentarlo anche se ti allontana.
- AN 7.38: Paṭhamapaṭisambhidā Sutta – Conoscenze analitiche (1) — Con sette qualità, un monaco realizzerà presto i quattro tipi di analisi testuale.
- AN 7.39: Dutiyapaṭisambhidā Sutta – Conoscenze analitiche (2) — Con sette qualità, Sariputta ha realizzato i quattro tipi di analisi testuale.
- AN 7.40: Paṭhamavasa Sutta – Padronanza (1) — Sette qualità che portano alla padronanza della meditazione.
- AN 7.41: Dutiyavasa Sutta – Padronanza (2) — Con sette qualità, Sāriputta è diventato un maestro di meditazione.
- AN 7.42: Paṭhamaniddasa Sutta – Esperto (1) — Sāriputta visita un eremo settario e li sente dire che chi vive la vita spirituale per dodici anni è un asceta esperto. Il Buddha lo rifiuta, dicendo che un monaco è esperto non solo per aver completato un certo numero di anni, ma per le sue qualità spirituali.
- AN 7.43: Dutiyaniddasa Sutta – Esperto (2) — Ānanda visita un eremo settario e li sente dire che qualcuno che vive la vita spirituale per dodici anni è un asceta esperto. Il Buddha lo rifiuta, dicendo che un monaco è esperto non semplicemente completando un certo numero di anni, ma per le sue qualità spirituali.
- AN 7.44: Sattaviññāṇaṭṭhiti Sutta – Piani — Sette piani di coscienza in cui gli esseri possono rinascere.
- AN 7.45: Samādhiparikkhāra Sutta – Fattori — I fattori del sentiero sono il prerequisito per la retta concentrazione.
- AN 7.46: Sanna Sutta – Percezioni — Sviluppando queste sette percezioni si ottengono grandi benefici.
- AN 7.47: Dutiyaaggi Sutta – Sacrificio — Il brahmano Uggatasarīra ha organizzato un grande sacrificio. Su consiglio di Ānanda, chiede al Buddha come rendere benefico un sacrificio.
- AN 7.48: Saññoga Sutta – Schiavitù — Come la schiavitù alla propria mascolinità o femminilità porta alla schiavitù con gli altri.
- AN 7.49: Dana Sutta – Donare — Siate sempre generosi.
- AN 7.50: Methuna Sutta – Il rapporto sessuale — Il brahmano Jāṇussoṇī chiede al Buddha dei comportamenti che sono una macchia celibato.
- AN 7.51: Avyakata Sutta – Ciò che non è stato rivelato — Il dubbio non sorge in un discepolo istruito dai nobili su ciò che non è stato rivelato.
- AN 7.52: Dānamahapphala Sutta – Donare — I seguaci laici di Campā cercano un insegnamento dal Buddha. Insieme a Sāriputta, chiedono al Buddha cosa rende fruttuoso un dono.
- AN 7.53: Nandamātā Sutta – La madre di Nanda — Sāriputta e Moggallāna sono in viaggio sulle colline del sud. Una divinità informa la laica Veḷukaṇṭakī che si stanno avvicinando. Quando Sāriputta esprime il suo stupore per il fatto che lei riesca a parlare con gli dei, prosegue elencando molte altre sue qualità sorprendenti.
- AN 7.54: Abyākata Sutta – Non dichiarate — Il Buddha spiega perché un nobile discepolo non ha dubbi quando si tratta di questioni inspiegabili.
- AN 7.55: Purisagati Sutta – Rinascite — Sette tipi di rinascita per ‘colui-che-non-ritorna’, così come il nibbana tramite il non-attaccamento.
- AN 7.56: Kimila Sutta – A Kimila — Cosa bisogna fare per far durare il Dhamma a lungo.
- AN 7.57: Sīhasenāpati Sutta – Sīha — Il Buddha spiega i benefici del donare visibili nella vita presente, e uno solo apparente nella prossima.
- AN 7.58: Capala Sutta – Sonnolenza — Come non farsi sorprendere dalla sonnolenza.
- AN 7.59: Kimila Sutta – A Kimbila — Il venerabile Kimbila chiede al Buddha le ragioni della lunga durata del Buddhismo dopo la morte del Buddha.
- AN 7.60: Kodhana Sutta – Una persona in collera — l Buddha descrive sette pericoli della collera.
- AN 7.61: Pacalāyamāna Sutta – Sonnolenza — Prima del suo risveglio, Moggallāna sta lottando con la sonnolenza in meditazione. Il Buddha lo visita e gli dà sette modi per dissipare la sonnolenza e altri importanti insegnamenti.
- AN 7.62: Metta Sutta – Non temere le buone azioni — Gli incalcolabili benefici del merito che durano per molti eoni.
- AN 7.63: Bhariyā Sutta – Tipi di mogli — La casa di Anāthapiṇḍika era in subbuglio a causa del cattivo comportamento di Sujātā, appena sposata con uno dei suoi figli. Il Buddha le parla dei diversi tipi di mogli.
- AN 7.64: Dhammaññu Sutta – Colui che ha il senso del Dhamma — Sette qualità che fanno di voi un individuo rispettabile.
- AN 7.65: Hirīottappa Sutta – Coscienza e prudenza — Il senso di coscienza è il fondamento che conduce passo dopo passo alla liberazione.
- AN 7.66: Sattasūriya Sutta – I Sette Soli — Un raro discorso sull’evoluzione cosmica. Il Buddha descrive la successiva apparizione di sette soli e come anche la terra sarà bruciata.
- AN 7.67: Nagaropama Sutta – La fortezza — Quando la fortezza di un re è ben fornita di sette cose e ha quattro tipi di scorte alimentari è inespugnabile.
- AN 7.68: Aggikkhandopama Sutta – I paragoni del fuoco — Non bisogna abusare della generosità e della buon fede dei laici.
- AN 7.69: Pāricchattaka Sutta – La pianta dell’orchidea ombrosa — La fioritura della pianta delle orchidee ombrose delizia i deva dei Trentatré, e allo stesso modo, la rinuncia di un asceta buddhista è deliziosa.
- AN 7.70: Arakenanusasa Sutta – L’insegnamento di Araka — Come è breve la vita umana.
- AN 7.71: Bhāvanā Sutta – Impegnati nello sviluppo — La liberazione non si realizza perché la si desidera, ma perché si sviluppa il sentiero.
- AN 7.72: Aggikkhandhopama Sutta – Fuoco — Per un monaco sarebbe meglio abbracciare un fuoco ardente che giacere con una ragazza.
- AN 7.73: Sunetta Sutta – Sunetta — In passato ci sono stati molti grandi maestri, che non dovrebbero essere vilipesi. Ma vilipendere un singolo discepolo nobile è ancora più grave.
- AN 7.74: Araka Sutta – L’insegnamento di Araka — Araka era un famoso maestro di un tempo lontano, quando la durata della vita era molto più lunga di oggi.
- AN 7.75: Paṭhamavinayadhara Sutta – Esperto nella legge monastica (1)
- AN 7.76: Dutiyavinayadhara Sutta – Esperto nella legge monastica (2)
- AN 7.77: Tatiyavinayadhara Sutta – Esperto nella legge monastica (3)
- AN 7.78: Catutthavinayadhara Sutta – Esperto nella legge monastica (4)
- AN 7.79: Paṭhamavinayadharasobhana Sutta – Risplende come un esperto della legge monastica (1)
- AN 7.80: Dutiyavinayadharasobhana Sutta – Risplende come un esperto della legge monastica (2)
- AN 7.81: Tatiyavinayadharasobhana Sutta – Risplende come un esperto della legge monastica (3)
- AN 7.82: Catutthavinayadharasobhana Sutta – Risplende come un esperto della legge monastica (4) — Un esperto in condotta monastica ha sette qualità.
- AN 7.83: Satthusāsana Sutta – Ad Upali, gli insegnamenti del Maestro — Il Buddha insegna all’esperto del Vinaya Upāli un breve riassunto dell’insegnamento.
- AN 7.84: Adhikaraṇasamatha Sutta – Soluzioni — Sette principi per risolvere questioni e controversie nella comunità.
- AN 7.85-94: Samaṇavagga – Monaci, asceti, brahmani, ecc. — Come essere un monaco, un asceta, un brahmano, ecc.
- AN 7.95: 95
- AN 7.96–614: 96–614 — Sette persone degne di offerte dedicate agli dei, degne di ospitalità, degne di una donazione religiosa, degne di venerazione.
- AN 7.615: 615
- AN 7.616: 616
- AN 7.617: 617 — Per ottenere la visione profonda sulla brama bisogna sviluppare sette realtà.
- AN 7.618–644: 618–644 — Per ottenere la completa conoscenza della brama bisogna sviluppare sette realtà.
- AN 7.645–1124: Discorsi senza titolo sull’odio, ecc. — Sviluppare la piena conoscenza, ecc., dell’odio, ecc.
LIBRO DEGLI OTTO
- AN 8.1: Mettā Sutta – I benefici dell’amore — Gli otto benefici della meditazione su metta.
- AN 8.2: Pañña Sutta – Saggezza — Le qualità che bisogna sviluppare per permettere alla saggezza di manifestarsi.
- AN 8.3: Paṭhamaappiya Sutta – Piacevole (1) — A causa di otto qualità, un monaco è sgradito ai suoi compagni monastici, ma con qualità opposte è gradito.
- AN 8.4: Dutiyaappiya Sutta – Piacevole (2) — Possedendo otto qualità, un monaco è sgradito ai suoi compagni monastici, ma con qualità opposte è gradito.
- AN 8.5: Paṭhamalokadhamma Sutta – Mondo (1) — Le otto condizioni mondane in breve: guadagno e perdita, fama e discredito, lode e biasimo, piacere e dolore.
- AN 8.6: Lokavipatti Sutta – Le debolezze del mondo — Le otto condizioni mondane.
- AN 8.7: Devadatta Sutta – Su Devadatta — Quando la mente è preda degli otto falsi dhamma.
- AN 8.8: Uttaravipatti Sutta – Uttara sulle negligenze — Il venerabile Uttara insegna che un monaco deve esaminare le proprie mancanze e quelle degli altri.
- AN 8.9: Nanda Sutta – Nanda — Il Buddha elogia la grazia e la moderazione del venerabile Nanda.
- AN 8.10: Kāraṇḍava Sutta – Spazzatura — Un monaco fu ammonito e reagì attaccando i suoi interlocutori. Il Buddha dice agli altri monaci di espellerlo.
- AN 8.11: Verañja Sutta – Verañjā — Il brahmano Verañja rimprovera al Buddha la sua mancanza di rispetto per i brahmani anziani.
- AN 8.12: Sīha Sutta – Sīha — Il generale Sīha, un importante discepolo dei Jainisti, visita il Buddha contro il volere di Mahāvīra, la guida dei Jainisti.
- AN 8.13: Ajañña Sutta – Il Purosangue — Otto qualità che bisogna possedere.
- AN 8.14: Assakhaḷuṅka Sutta – Puledri selvaggi — Otto difetti dei puledri selvaggi, simili a otto difetti dei monaci.
- AN 8.15: Mala Sutta – Impurità — Otto diversi tipi di impurità.
- AN 8.16: Dūteyya Sutta – Missione — Un monaco con otto qualità è degno di essere inviato in missione.
- AN 8.17: Paṭhamabandhana Sutta – Legami (1) — Una donna incatena un uomo in otto modi.
- AN 8.18: Dutiyabandhana Sutta – Legami (2) — Un uomo incatena una donna in otto modi.
- AN 8.19: Pahārāda Sutta – Pahārāda — I demoni si dilettano nell’oceano per otto motivi, e allo stesso modo i monaci si dilettano nel Dhamma per otto motivi.
- AN 8.20: Uposatha Sutta – Uposatha — In una notte di luna piena, il Buddha doveva recitare il codice di condotta per i monaci.
- AN 8.21: Paṭhamaugga Sutta – Ugga di Vesālī — Il Buddha celebra le otto straordinarie qualità del capofamiglia Ugga di Vesālī.
- AN 8.22: Dutiyaugga Sutta – Ugga del villaggio di Hatthi — Il Buddha celebra le otto straordinarie qualità del capofamiglia Ugga di Hatthigāma. Ugga stesso parla di queste qualità.
- AN 8.23: Paṭhamahatthaka Sutta – Hatthaka (1) — Il Buddha celebra le sette straordinarie qualità del capofamiglia Hatthaka di Āḷavī.
- AN 8.24: Dutiyahatthaka Sutta – Hatthaka (2) — Il Buddha apprende da Hatthaka di Āḷavī come riesce a tenere un grande consenso.
- AN 8.25: Mahānāma Sutta – Mahānāma — Interrogato dal suo parente Mahānāma, il Buddha spiega cosa rende una persona un seguace laico buddhista, un seguace laico virtuoso e un seguace laico che pratica per il benessere di tutti.
- AN 8.26: Jivaka Sutta – A Jivaka, il discepolo laico — Come un fedele laico può lavorare al benessere altrui.
- AN 8.27: Paṭhamabala Sutta – Poteri (1) — Otto tipi di poteri molto diversi tra loro.
- AN 8.28: Dutiyabala Sutta – Poteri (2) — Gli otto poteri di un arahant.
- AN 8.29: Akkhaṇa Sutta – Opportunità perdute — Otto occasioni perdute per la pratica spirituale.
- AN 8.30: Anuruddhamahavitakka Sutta – Ad Anuruddha — Le otto salutari qualità della mente che conducono al Nibbana.
- AN 8.31: Paṭhamadāna Sutta – Offerte (1) — Otto modi di fare un’offerta.
- AN 8.32: Dutiyadāna Sutta – Offerte (2) — Questo verso sulle qualità di una persona buona sembra essere un frammento di testo, forse originariamente parte del sutta precedente.
- AN 8.33: Dānavatthu Sutta – Motivi — Otto motivi per cui si dona.
- AN 8.34: Khetta Sutta – Il campo — Le ricompense della donazione sono paragonate a campi di diverse qualità.
- AN 8.35: Dānūpapatti Sutta – Rinascita per chi dona — Quando si dona, se ci si aspetta un certo risultato nella vita successiva, lo si può ottenere, se le condizioni sono giuste.
- AN 8.36: Puññakiriyavatthu Sutta – Azione — Le buone azioni della donazione, dell’etica e della meditazione portano a buone rinascite, a seconda del livello in cui sono sviluppate.
- AN 8.37: Sappurisadāna Sutta – I doni della persona buona — Una persona buona fa doni in otto modi.
- AN 8.38: Sappurisa Sutta – Una brava persona — Quando nasce una brava persona, ne beneficiano otto tipi di persone, come una nuvola di pioggia che si riversa su tutta la terra.
- AN 8.39: Abhisanda Sutta – Ricompense — Otto ricompense che si possono avere con un comportamento avveduto.
- AN 8.40: Vipaka Sutta – Risultati — Le conseguenze sgradevoli di non tenere ai precetti.
- AN 8.41: Saṁkhittūposatha Sutta – In breve — Quando si osserva l’uposatha seguendo gli otto precetti, si vive per quel giorno come gli arahant.
- AN 8.42: Vitthatūposatha Sutta – In dettaglio — Quando si osserva l’uposatha seguendo gli otto precetti, si vive per quel giorno come gli arahant.
- AN 8.43: Visākhā Sutta – Visākhā (1) — Il Buddha insegna alla ricca laica Visākhā che quando si osserva l’uposatha seguendo gli otto precetti, si vive per quel giorno come gli arahant.
- AN 8.44: Vāseṭṭha Sutta – Vāseṭṭha — Il Buddha insegna a Vāseṭṭha che quando si osserva l’uposatha seguendo gli otto fattori, si vive per quel giorno come gli arahant.
- AN 8.45: Bojjha Sutta – Bojjhā — Il Buddha insegna alla laica Bojjhā che quando si osserva l’uposatha seguendo gli otto precetti, si vive per quel giorno come gli arahant.
- AN 8.46: Anuruddha Sutta – Anuruddha — Alcune divinità “gradevoli” mettono in scena uno spettacolo di musica e danza per il venerabile Anuruddha, che non si lascia impressionare.
- AN 8.47: Dutiyavisākhā Sutta – Visākhā (2) — Il Buddha insegna alla laica Visākhā otto qualità grazie alle quali una donna può rinascere tra i deva ‘gradevoli’.
- AN 8.48: Nakulamātā Sutta – Nakula — Il Buddha insegna alla casalinga Nakulamātā otto qualità grazie alle quali una donna può rinascere tra i deva ‘gradevoli’.
- AN 8.49: Paṭhamaidhalokika Sutta – Il mondo presente (1) – Il Buddha insegna alla laica Visākhā quattro qualità grazie alle quali una donna ha successo in questa vita e quattro grazie alle quali avrà successo nella prossima.
- AN 8.50: Dutiyaidhalokika Sutta – Il mondo presente (2) – Il Buddha insegna ai monaci le quattro qualità grazie alle quali una donna ha successo in questa vita e quattro grazie alle quali avrà successo nella prossima.
- AN 8.51: Gotamī Sutta – Gotamī — Mahāpajāpatī Gotamī, la madre adottiva del Buddha, chiede l’ordinazione al Buddha. Egli rifiuta, finché non viene esortato da Ānanda.
- AN 8.52: Ovāda Sutta – Un consigliere per le monache — Con otto qualità un monaco può essere nominato per istruire le monache.
- AN 8.53: Gotami Sutta – A Gotami — Come riconoscere gli insegnamenti autentici del Dhamma.
- AN 8.54: Dighajanu Vyagghapajja Sutta – Condizioni di benessere — Come sviluppare felicità e benessere a livello mondano e spirituale.
- AN 8.55: Ujjaya Sutta – Ujjaya — Il Buddha insegna al brahmano Ujjaya quattro modi per assicurarsi il successo in questa vita e altri quattro modi per assicurarsi il successo nella prossima.
- AN 8.56: Bhaya Sutta – Pericolo — Il Buddha spiega come la dipendenza dai piaceri sensuali sia pericolosa.
- AN 8.57: Paṭhamaāhuneyya Sutta – Degno di offerte dedicate agli dei (1) — Con otto qualità, un monaco è degno di offerte.
- AN 8.58: Dutiyaāhuneyya Sutta – Degno di offerte dedicate agli dei (2) — Con otto qualità, un monaco è degno di offerte.
- AN 8.59: Paṭhamapuggala Sutta – Otto persone (1)
- AN 8.60: Dutiyapuggala Sutta – Otto persone (2) — Otto persone degne di offerte.
- AN 8.61: Icchā Sutta – Desiderio — Il Buddha descrive otto casi in cui un monaco ha un desiderio di cose materiali. A volte cade sotto l’influenza di questo desiderio, ma a volte si eleva al di sopra di esso.
- AN 8.62: Alaṁ Sutta – Capace — Otto qualità che riguardano il beneficio di se stessi e degli altri.
- AN 8.63: Saṁkhitta Sutta – In breve (Buona volontà, consapevolezza e concentrazione) – Un monaco chiede insegnamenti prima di partire per il ritiro, ma il Buddha lo rimprovera perché non ha praticato con convinzione.
- AN 8.64: Gayāsīsa Sutta – A Gaya – A Gayā, il Buddha descrive la sua meditazione prima del risveglio. Era in grado di vedere luci e forme, di conversare con gli dei e di comprendere le azioni che li rendevano tali.
- AN 8.65: Abhibhāyatana Sutta – Trascendenza — Otto dimensioni di padronanza meditativa, basate sulla visione di determinate forme e colori.
- AN 8.66: Vimokkha Sutta – Liberazioni – Otto liberazioni meditative, basate sulla visione delle forme e sul raggiungimento del senza forma.
- AN 8.67: Anariyavohāra Sutta – Dichiarazioni (1) – Otto tipi di dichiarazioni ignobili che travisano la verità.
- AN 8.68: Ariyavohāra Sutta – Dichiarazioni (2) – Otto tipi di nobili dichiarazioni che trasmettono la verità.
- AN 8.69: Parisā Sutta – Assemblee – Otto tipi di assemblee: nobili, brahmani, capifamiglia, asceti e varie divinità. Il Buddha ha visitato ognuna di esse sotto mentite spoglie.
- AN 8.70: Bhūmicāla Sutta – Terremoti — Quando il Buddha abbandona la sua forza vitale, si verifica un terremoto. Il Buddha spiega a Ānanda le otto cause dei terremoti.
- AN 8.71: Paṭhamasaddhā Sutta – Ispirazione completa (1)
- AN 8.72: Dutiyasaddhā Sutta – Ispirazione completa (2) — A partire dalla fede, un monaco completa tutte le buone qualità che conducono alla liberazione.
- AN 8.73: Paṭhamamaraṇassati Sutta – La consapevolezza della morte (1)
- AN 8.74: Dutiyamaraṇassati Sutta – La consapevolezza della morte (2) — I monaci dovrebbero riflettere ogni notte sui pericoli che li circondano e praticare la consapevolezza della morte con attenzione per abbandonare le realtà negative.
- AN 8.75: Paṭhamasampadā Sutta – Realizzazioni (1) — Otto realizzazioni, sia terrene che spirituali.
- AN 8.76: Dutiyasampadā Sutta – Realizzazioni (2) — Otto realizzazioni, sia terrene che spirituali, in dettaglio.
- AN 8.77: Icchā Sutta – Desideri — Sāriputta descrive otto casi in cui un monaco ha il desiderio di cose materiali. A volte cade sotto l’influenza di questo desiderio, ma a volte si eleva al di sopra di esso.
- AN 8.78: Alaṁ Sutta – Utile — Simile a AN 8.62.
- AN 8.79: Parihāna Sutta – Declino — Otto condizioni per il declino o il successo di un novizio.
- AN 8.80: Kusītārambhavatthu Sutta – I fattori di pigrizia e il risveglio dell’energia — Otto fattori di pigrizia e i corrispondenti otto fattori dell’energia.
- AN 8.81: Satisampajañña Sutta – Presenza mentale e attenzione — La presenza mentale e l’attenzione sono le basi per lo sviluppo di qualità spirituali superiori che conducono al nibbana.
- AN 8.82: Puṇṇiya Sutta – Puṇṇiya — Il venerabile Puṇṇiya chiede al Buddha perché a voltesi sente ispirato ad insegnare e altre volte no.
- AN 8.83: Mūlaka Sutta – Radice — La radice di tutte le cose e altri fattori che si applicano a tutte le cose.
- AN 8.84: Cora Sutta – Un ladro esperto — Il Buddha insegna come avere successo come ladro esperto. Insolitamente, questo discorso non ha una controparte “spirituale”, quindi sembra che il Buddha stia semplicemente dando una lezione sui ladri!
- AN 8.85: Samaṇa Sutta – Nomi del Buddha — Diversi nomi per il Buddha.
- AN 8.86: Yasa Sutta – Onore — Quando i brahmani di Icchānaṅgala fanno baccano nel monastero, il Buddha chiede al suo attendente Nāgita cosa stia succedendo.
- AN 8.87: Pattanikujjana Sutta – Rifiutare le offerte — Otto motivi per cui il Saṅgha può accettare o rifiutare le offerte fatte da un seguace laico.
- AN 8.88: Appasādapavedanīya Sutta – Dichiarazione di fede — Otto motivi per cui i seguaci laici possono dichiarare di avere fede o di non avere fede nei confronti di un monaco.
- AN 8.89: Paṭisāraṇīya Sutta – Riconciliazione — Otto motivi per cui il Sangha può imporre un atto di riconciliazione a un monaco o revocare tale atto.
- AN 8.90: Sammāvattana Sutta – Retto comportamento in caso di grave cattiva condotta — Otto obblighi che un monaco accusato di grave cattiva condotta deve osservare.
- AN 8.91–117: Sāmaññavagga – Affinità
- AN 8.118: 8.118
- AN 8.119: 8.119
- AN 8.120: 8.120
- AN 8.121–147: 8.121–147
- AN 8.148–627: 8.148–627 — Per la conoscenza diretta della brama e di altre realtà bisogna sviluppare otto realtà.
LIBRO DEI NOVE
- AN 9.1: Sambodhi Sutta – I fattori del risveglio — Avere degli amici ammirevoli è una parte essenziale della via verso il risveglio.
- AN 9.2. Nissaya Sutta – Supportato — Le qualità utili per un supporto spirituale.
- AN 9.3: Meghiya Sutta – Il discorso a Meghiya — Il venerabile Meghiya, mentre assiste il Buddha, vuole andare a meditare da solo in una foresta.
- AN 9.4: Nandaka Sutta – Nandaka — Nandaka sta insegnando ai monaci quando arriva il Buddha. All’insaputa di coloro che sono all’interno, il Buddha aspetta che il discorso sia finito, poi entra.
- AN 9.5: Bala Sutta – Poteri — Un nobile discepolo che sviluppa quattro poteri supera cinque paure.
- AN 9.6: Sevanāsutta – Amici — Quattro tipi di persone con cui si deve o non si deve fare amicizia.
- AN 9.7: Sutava Sutta – A Sutavan — Nove atti nocivi che un arahat è incapace di commettere.
- AN 9.8: Sajjha Sutta – L’asceta errante Sajjha — L’asceta errante Sajjha chiede al Buddha cinque cose che un arahant non può fare.
- AN 9.9: Puggala Sutta – Persone — Nove tipi di persone: le otto persone nobili e la persona comune.
- AN 9.10: Āhuneyya Sutta – Degni di offerte dedicate agli dei — Nove persone sono degne di offerte: le otto persone nobili e un membro della famiglia spirituale.
- AN 9.11: Sīhanāda Sutta – Il ruggito del leone di Sāriputta — Dopo la stagione delle piogge, Sāriputta si congeda dal Buddha. Un altro monaco accusa falsamente Sāriputta di averlo aggredito prima di andarsene. Il Buddha chiama Sāriputta a rispondere all’accusa. Davanti al Saṅgha, Sāriputta nega, pronunciando una potente dichiarazione di grandezza spirituale.
- AN 9.12: Saupādisesa Sutta – Residui — Sāriputta fa visita ad alcuni asceti erranti che sostengono che solo gli arahant sono liberi da rinascite negative. Sāriputta non ha un’opinione in merito, ma chiede al Buddha, che risponde che anche ‘coloro-entrati-nella-corrente’ sono liberi da rinascite inferiori.
- AN 9.13: Koṭṭhika Sutta – Koṭṭhita — I venerabili Mahākoṭṭhita e Sāriputta discutono se il sentiero spirituale abbia lo scopo di cambiare i risultati delle azioni.
- AN 9.14: Samiddhi Sutta – Samiddhi — Sāriputta chiede al venerabile Samiddhi di conoscere la base delle intenzioni e dei pensieri.
- AN 9.15: Gaṇḍa Sutta – Pustola — Il corpo è paragonato a una pustola con nove orifizi.
- AN 9.16: Saññā Sutta – Le percezioni — Nove percezioni da sviluppare nella meditazione.
- AN 9.17: Kula Sutta – Le famiglie — Nove fattori che caratterizzano il rapporto di una famiglia con il Saṅgha.
- AN 9.18: Navaṅguposatha Sutta – L’Uposatha con nove fattori — Nove fattori per un uposatha glorioso: gli otto precetti e la meditazione sull’amore.
- AN 9.19: Devatā Sutta – Un deva — Alcuni deva si presentano al Buddha e raccontano di come la loro pratica nella vita passata fosse limitata e insoddisfacente.
- AN 9.20: Velāma Sutta – Velāma — Il ricco e devoto sostenitore laico Anāthapiṇḍika afferma piuttosto curiosamente che nella sua casa si fanno solo piccole offerte. Il Buddha elogia la generosità gentile e generosa, ma la meditazione supera anche l’offerta più grande.
- AN 9.21: Tiṭhāna Sutta – In tre aspetti — Un confronto tra gli uomini dell’India, di Uttarakuru e dei deva dei Trentatré.
- AN 9.22: Assakhaḷuṅka Sutta – Un puledro selvaggio — Nove tipi di cavalli sono paragonati a nove tipi di monaci.
- AN 9.23: Taṇhāmūlaka Sutta – Radicate nella brama — Nove realtà radicate nella brama.
- AN 9.24: Sattāvāsa Sutta – Dimore degli esseri senzienti — Nove dimore in cui gli esseri senzienti possono rinascere.
- AN 9.25: Paññā Sutta – Consolidato in saggezza — Nove riflessioni in base alle quali un monaco sa che la sua mente ha la saggezza.
- AN 9.26: Silāyūpa Sutta – La similitudine del pilastro di pietra — I venerabili Candikāputta e Sāriputta differiscono nell’interpretazione di un insegnamento proposto dal noto scismatico Devadatta.
- AN 9.27: Paṭhamavera Sutta – Pericoli e minacce (1)
- AN 9.28: Dutiyavera Sutta – Pericoli e minacce (2) — Un capofamiglia che ha eliminato i pericoli derivanti dalla violazione dei cinque precetti e possiede i quattro fattori dell’entrata-nella-corrente è liberato da rinascite inferiori.
- AN 9.29: Āghātavatthu Sutta – Motivi di risentimento — Nove motivi di risentimento.
- AN 9.30: Āghātapaṭivinaya Sutta – Eliminare il risentimento — Nove modi per eliminare il risentimento.
- AN 9.31: Anupubbanirodha Sutta – Cessazioni — Nove stati meditativi, ognuno dei quali nasce dalla cessazione di qualcosa presente nello stato precedente.
- AN 9.32: Anupubbavihāra Sutta – Dimore (1) — Nove stati progressivi di meditazione.
- AN 9.33: Anupubbavihārasamāpatti Sutta – Dimore (2) — Nove stati progressivi di meditazione, spiegati in dettaglio.
- AN 9.34: Nibbana Sutta – Illuminazione — Solo il Nibbana non è toccato dalla sofferenza.
- AN 9.35: Gāvīupamā Sutta – La mucca — Proprio come una mucca sciocca può mettersi nei guai vagando per le montagne, un monaco stolto può perdersi praticando i jhana in modo errato.
- AN 9.36: Jhana Sutta – Assorbimento mentale — La meditazione migliora solo con la pratica.
- AN 9.37: Ananda Sutta – Con Ananda — Vi è percezione in alcuni stati sottili della concentrazione?
- AN 9.38: Lokāyatika Sutta – Due brahmani — Due cosmologi brahmani chiedono al Buddha di decidere se il cosmo è infinito o meno. Rifiutando le pretese metafisiche, il Buddha dice che non esiste una fine del mondo che possa essere raggiunta con un viaggio; ma senza raggiungere la fine del mondo non si può essere liberi dalla sofferenza.
- AN 9.39: Devāsurasaṅgāma Sutta – I deva (sui Jhāna) — Nelle guerre tra deva e demoni, questi ultimi trovano rifugio solo nella propria fortezza. Allo stesso modo, un monaco trova rifugio nei jhana.
- AN 9.40: Nāga Sutta – L’elefante toro — Un elefante toro, infastidito dalla vita nel branco, se ne va da solo. Allo stesso modo, un monaco che si sente oppresso in un monastero se ne va per conto suo e medita felicemente in solitudine.
- AN 9.41: Tapussa Sutta – A Tapussa — Il primo passo verso il risveglio è la rinuncia.
- AN 9.42: Sambādha Sutta – Il verso di Pañcala — Su richiesta di Udāyī, Ānanda spiega un oscuro verso pronunciato (in SN 2.7) da un deva. Le nove meditazioni progressive sono la fuga dalla prigionia.
- AN 9.43: Kayasakkhi Sutta – Testimone fisico — Cos’è un testimone fisico?
- AN 9.44: Paññavimutti Sutta – Liberato attraverso la conoscenza — La liberazione tramite la conoscenza.
- AN 9.45: Ubhatobhaga Sutta – In entrambi i modi — Cosa significa ‘liberato in entrambi i modi’?
- AN 9.46: Sandiṭṭhikadhamma Sutta – In questa stessa vita — L’insegnamento evidente nella vita presente viene sperimentato provvisoriamente nella meditazione profonda e completamente quando gli influssi impuri cessano.
- AN 9.47: Sandiṭṭhikanibbāna Sutta – Il nibbana visibile in questa stessa vita
- AN 9.48: Nibbāna Sutta – Nibbana
- AN 9.49: Parinibbāna Sutta – Nibbana assoluto
- AN 9.50: Tadaṅganibbāna Sutta – Nibbana particolare
- AN 9.51: Diṭṭhadhammanibbāna Sutta – Nibbana nella vita presente — Il nibbana nella vita presente è visibile temporaneamente durante la meditazione profonda e completamente quando gli influssi impuri cessano.
- AN 9.52-62: Khemavagga – Il capitolo sul luogo sicuro
- AN 9.63: Sikkha-dubbalya Sutta – Cose che indeboliscono la pratica — Come sormontare le ostruzioni ai nostri progressi in meditazione.
- AN 9.64: Nivarana Sutta – Ostacoli — Come sormontare i cinque ostacoli.
- AN 9.65: Kāmaguṇa Sutta – Tipi di stimolo sensuale — Ci sono questi cinque tipi di stimolo sensuale.
- AN 9.66: Upādānakkhandha Sutta – Gli aggregati dell’attaccamento — Ci sono questi cinque aggregati dell’attaccamento.
- AN 9.67: Orambhāgiya Sutta – Catene inferiori — Ci sono cinque catene inferiori.
- AN 9.68: Gati Sutta – Luoghi di rinascita — Ci sono cinque luoghi di rinascita.
- AN 9.69: Macchariya Sutta – Avarizia — Cinque tipi di avarizia.
- AN 9.70: Uddhambhāgiya Sutta – Catene superiori — Cinque catene superiori.
- AN 9.71: Cetokhila Sutta – Aridità emotiva — Cinque tipi di aridità emotiva.
- AN 9.72: Cetasovinibandha Sutta – Catene emozionali — Cinque catene emozionali.
- AN 9.73: Sikkha Sutta – Debolezze nella pratica e nello sforzo — Cinque debolezze durante la pratica.
- AN 9.74–81: Nīvaraṇa Suttādi – Ostacoli, ecc. — Come sutta precedenti.
- AN 9.82: Cetasovinibandha Sutta – Catene emozionali — Cinque catene emozionali.
- AN 9.83: Sikkha Sutta – Debolezze nella pratica e le basi del potere psichico — Quando fate pratica ci sono queste cinque debolezze.
- AN 9.84–91 : Nīvaraṇa Suttādi – Ostacoli, ecc. – Come sutta precedenti.
- AN 9.92: Cetasovinibandha Sutta – Catene emozionali — Cinque catene emozionali.
- AN 9.93: Sutta senza titolo sulla brama (1)
- AN 9.94: Sutta senza titolo sulla brama (2)
- AN 9.95–112: Sutta senza titolo sulla brama (3) — Per comprendere la brama, si devono sviluppare nove realtà.
- AN 9.113–432: Sutta senza titolo sull’odio, ecc. — Per comprendere l’odio … queste nove realtà devono essere sviluppate.
LIBRO DEI DIECI
- AN 10.1: Kimatthiya Sutta – Qual è lo scopo? — Lo scopo di una condotta virtuosa.
- AN 10.2: Cetanākaraṇīya Sutta – Volizione — Non c’è bisogno di esprimere un desiderio per ottenere l’illuminazione; avviene naturalmente quando ci sono le condizioni.
- AN 10.3: Paṭhamaupanisa Sutta – Comportamento virtuoso — Il Buddha insegna che, come un albero che cresce grazie alle sue foglie, la liberazione avviene quando è presente il comportamento virtuoso.
- AN 10.4: Dutiyaupanisa Sutta – Comportamento virtuoso (2) — Come sutta precedente, solo che l’insegnamento è dato da Sariputta.
- AN 10.5: Tatiyaupanisa Sutta – Comportamento virtuoso (3) — Come AN 10.3, solo che l’insegnamento è dato da Ananda.
- AN 10.6: Samādhi Sutta – Concentrazione — Ānanda chiede al Buddha di un misterioso stato di concentrazione nella meditazione in cui non c’è la normale percezione, ma si è ancora coscienti.
- AN 10.7: Sāriputta Sutta – Sāriputta — Ānanda chiede a Sāriputta di un misterioso stato di concentrazione nella meditazione in cui non c’è la normale percezione, ma si è ancora coscienti. Sāriputta conferma che esiste e afferma di averlo raggiunto.
- AN 10.8: Jhāna Sutta – Fede — Dieci fattori, a partire dalla fede, che un monaco dovrebbe realizzare.
- AN 10.9: Santavimokkha Sutta – Sereno — Dieci fattori, a partire dalla fede, che un monaco dovrebbe realizzare.
- AN 10.10: Vijjā Sutta – Vere conoscenze — Dieci fattori, a partire dalla fede, che un monaco dovrebbe realizzare.
- AN 10.11: Senāsana Sutta – Dimore — Cinque fattori che un monaco dovrebbe avere e cinque fattori della dimora che dovrebbe abitare.
- AN 10.12: Pañcaṅga Sutta – Cinque fattori — Un monaco deve abbandonare i cinque ostacoli e possedere i cinque fattori dell’adepto.
- AN 10.13: Sanyojana Sutta – Catene — Le dieci catene che ci legano al ciclo della nascita e della morte.
- AN 10.14: Cetokhila Sutta – Aridità emotiva — Cinque tipi di aridità emotiva e cinque catene emotive.
- AN 10.15: Appamada Sutta – La presenza mentale — L’attenzione come prima tra tutte le qualità positive.
- AN 10.16: Āhuneyya Sutta – Degni di offerte dedicate agli dei — Dieci persone degne.
- AN 10.17: Natha Sutta – Tutori — Dieci qualità che offrono una protezione alla mente.
- AN 10.18: Dutiyanātha Sutta – Tutori (2) — Dieci qualità che servono come tutori, in dettaglio.
- AN 10.19: Paṭhamaariyāvāsa Sutta – Dimore dei Nobili (1)
- AN 10.20: Dutiyaariyāvāsa Sutta – Dimore dei Nobili (2) — Dieci nobili dimore in cui risiedono i nobili del passato, del presente e del futuro.
- AN 10.21: Sīhanāda Sutta – Il ruggito del leone — Come un leone, un Tathagata ruggisce la sua eccellenza in base a dieci poteri.
- AN 10.22: Adhivuttipada Sutta – Ipotesi — Il Buddha afferma di essere sicuro delle diverse ipotesi dottrinali, basate sui dieci poteri.
- AN 10.23: Kāya Sutta – Il corpo — Alcune realtà devono essere trasmesse con il corpo, altre con la parola e altre ancora con la saggezza.
- AN 10.24: Cunda Sutta – Cunda — Bisogna avere una mente pura per conoscere il Dhamma.
- AN 10.25: Kasiṇa Sutta – Meditazione sugli universali — Dieci dimensioni universali della meditazione, o kasiṇa.
- AN 10.26: Kāḷī Sutta – Kāḷī — La seguace laica Kāḷī di Kuraraghara in Avantī chiede al venerabile Mahākaccāna informazioni su un verso pronunciato dal Buddha ne ‘Le domande delle fanciulle’ (SN 4.25). Egli risponde parlando delle dieci dimensioni universali della meditazione.
- AN 10.27: Paṭhamamahāpañhā Sutta – Le grandi domande (1) — Alcuni asceti erranti affermano di insegnare la conoscenza diretta di tutte le realtà, proprio come il Buddha. Tuttavia, il Buddha li contesta presentando dieci “Grandi Domande” alle quali non possono rispondere.
- AN 10.28: Dutiyamahāpañhā Sutta – Le grandi domande (2) — Alcuni laici chiedono alla monaca di Kajaṅgalā le dieci “Grandi Domande”. Pur non avendo ascoltato lei stessa il Dhamma, spiega in base alla sua comprensione e viene elogiata dal Buddha.
- AN 10.29: Paṭhamakosala Sutta – Kosala (1) — Partendo da un confronto con il re di Kosala, il Buddha insegna una serie di dieci insegnamenti avanzati. Culmina affermando che insegna la piena comprensione dei piaceri sensuali, delle forme e delle sensazioni.
- AN 10.30: Dutiyakosala Sutta – Kosala (2) — Il re Pasenadi torna vittorioso dalla battaglia e si reca immediatamente dal Buddha, prostrandosi con riverenza ai suoi piedi e dichiarando dieci ragioni per il suo amore e la sua devozione al Buddha.
- AN 10.31: Upāli Sutta – Upāli — Il Buddha insegna al Venerabile Upāli le dieci ragioni per stabilire le regole di pratica.
- AN 10.32: Pātimokkhaṭṭhapanā Sutta – Sospensione — Dieci motivi per sospendere la recita del codice di condotta.
- AN 10.33: Ubbāhikā Sutta – Giudizio — Dieci qualità che un monaco dovrebbe avere per essere nominato giudice in una disputa.
- AN 10.34: Upasampadā Sutta – La completa ordinazione — Dieci qualità che un monaco dovrebbe avere per conferire una completa ordinazione.
- AN 10.35: Nissaya Sutta – Fiducia — Dieci qualità che un monaco dovrebbe avere per trasmettere fiducia.
- AN 10.36: Sāmaṇera Sutta – Un novizio — Dieci qualità che un monaco dovrebbe avere per essere seguito da un novizio.
- AN 10.37: Saṁghabheda Sutta – Lo scisma nel Saṅgha — Dieci ragioni per lo scisma nel Saṅgha.
- AN 10.38: Saṁghasāmaggī Sutta – L’armonia nel Saṅgha — Dieci ragioni per l’armonia nel Saṅgha.
- AN 10.39: Paṭhamaānanda Sutta – Ānanda (1) — Il Buddha insegna a Ānanda le dieci ragioni dello scisma nel Saṅgha, nonché il risultato della causa dello scisma.
- AN 10.40: Dutiyaānanda Sutta – Ānanda (2) — Il Buddha insegna ad Ānanda le dieci ragioni per l’armonia nel Saṅgha, nonché il risultato della creazione dell’armonia.
- AN 10.41: Vivāda Sutta – Dispute — Dieci ragioni per le dispute nel Saṅgha.
- AN 10.42: Paṭhamavivādamūla Sutta – Radici di dispute (1)
- AN 10.43: Dutiyavivādamūla Sutta- Radici di dispute (2) — Dieci radici di dispute nel Saṅgha.
- AN 10.44: Kusināra Sutta – A Kusināra — Un monaco che vuole ammonire un altro dovrebbe prima riflettere su cinque cose in sé e stabilirne altre cinque.
- AN 10.45: Rājantepurappavesana Sutta – Entrare in un harem regale — Dieci pericoli per un monaco che entra in un harem regale.
- AN 10.46: Sakka Sutta – Ai Sakya (sull’Uposatha) — I Sakya dicono di non osservare sempre gli otto precetti durante l’Uposatha. Il Buddha li ammonisce vivamente di essere più coerenti.
- AN 10.47: Mahāli Sutta – Mahāli — Mahāli il Licchavo chiede al Buddha le cause delle cattive azioni.
- AN 10.48: Dasadhamma Sutta – Dieci cose — Le dieci cose che un monaco ordinato deve custodire.
- AN 10.49: Sarīraṭṭhadhamma Sutta – Esistere grazie al corpo — Dieci realtà che dipendono dal corpo.
- AN 10.50: Bhaṇḍana Sutta – Discussioni — Alcuni monaci stanno discutendo, così il Buddha insegna loro dieci qualità benevoli.
- AN 10.51: Sacitta Sutta – La propria mente — Come leggere nella propria mente.
- AN 10.52: Sāriputta Sutta – Sāriputta — Sāriputta insegna che, se non riuscite a leggere la mente degli altri, leggete la vostra meditando regolarmente su voi stessi.
- AN 10.53: Ṭhiti Sutta – Stasi — Il Buddha non elogia la stasi delle qualità salutari, né tanto meno il declino.
- AN 10.54: Samatha Sutta – Serenità — Il Buddha insegna che, se non potete leggere la mente degli altri, leggete la vostra meditando regolarmente su voi stessi.
- AN 10.55: Parihāna Sutta – Declino — Sāriputta spiega cosa intendeva il Buddha per un monaco in declino.
- AN 10.56: Paṭhamasaññā Sutta – Percezioni (1) — Dieci percezioni meditative che conducono all’immortale.
- AN 10.57: Dutiyasaññā Sutta – Percezioni (2) — Dieci percezioni meditative che conducono all’immortale.
- AN 10.58: Mūlaka Sutta – Radici — La radice di tutte le realtà e simili.
- AN 10.59: Pabbajjā Sutta – Vita ascetica — Dieci riflessioni che rafforzano la mente di un monaco.
- AN 10.60: Girimananda Sutta – A Girimananda — Dieci temi di meditazione che possono curare sia la mente sia il corpo.
- AN 10.61: Avijjā Sutta – Ignoranza — Anche se l’ignoranza non ha un punto iniziale riconoscibile, ha comunque una causa.
- AN 10.62: Taṇhā Sutta – Brama — Anche se la brama non ha un punto iniziale distinguibile, ha comunque una causa.
- AN 10.63: Niṭṭhaṅgata Sutta – Certezza — Chi ha la certezza del Buddha può realizzare la meta finale in questa vita o nella prossima.
- AN 10.64: Aveccappasanna Sutta – Fiducia esperienziale — ‘Colui-che-è-entrato-nella-corrente’ può realizzare la meta finale in questa vita o nella prossima.
- AN 10.65: Paṭhamasukha Sutta – Ciò che è piacevole — Sāriputta spiega all’asceta errante Sāmaṇḍakāni che la rinascita è sofferenza, la liberazione dalla rinascita è felicità.
- AN 10.66: Dutiyasukha Sutta – Ciò che è piacevole (2) — Sāriputta spiega all’asceta errante Sāmaṇḍakāni che l’insoddisfazione è sofferenza, l’appagamento è felicità.
- AN 10.67: Paṭhamanaḷakapāna Sutta – A Naḷakapāna (1)
- AN 10.68: Dutiyanaḷakapāna Sutta – A Naḷakapāna (2) — A Naḷakapāna il Buddha invita Sāriputta a insegnare. Parla di dieci qualità che portano al declino o al non declino.
- AN 10.69: Kathavatthu Sutta – Argomenti di conversazione — Dieci buoni argomenti di conversazione.
- AN 10.70: Dutiyakathāvatthu Sutta – Argomenti di conversazione (2) — I monaci sono seduti a chiacchierare del più e del meno. Il Buddha li ammonisce e insegna dieci principi di lode.
- AN 10.71: Akankha Sutta – Desideri — Per essere lodati e rispettati bisogna seguire rettamente le regole di pratica.
- AN 10.72: Kaṇṭaka Sutta – Spine — Quando il Buddha riceve discepoli rumorosi, alcuni monaci si ritirano in una foresta vicina per meditare. Il Buddha li elogia, dicendo che il rumore è una spina per i jhana.
- AN 10.73: Iṭṭhadhamma Sutta – Desiderabile — Dieci cose desiderabili che sono difficili da ottenere.
- AN 10.74: Vaḍḍhi Sutta – Crescita — Dieci aspetti di prosperità.
- AN 10.75: Migasālā Sutta – Migasālā — La discepola laica Migasālā chiede ad Ānanda come il Buddha abbia potuto dichiarare che suo padre e suo zio avevano lo stesso livello di realizzazione spirituale, quando uno era molto più severo dell’altro.
- AN 10.76: Tayodhamma Sutta – Tre realtà — Senza la rinascita, la vecchiaia e la morte, non ci sarebbe l’insegnamento del Dhamma. Il Buddha insegna una serie di tre realtà che conducono alla liberazione.
- AN 10.77: Kāka Sutta – Un corvo — Un monaco cattivo ha dieci cattive qualità, come un corvo.
- AN 10.78: Nigaṇṭha Sutta – Giainisti — Gli asceti giainisti hanno dieci cattive qualità.
- AN 10.79: Āghātavatthu Sutta – Motivi di risentimento — Dieci motivi di risentimento.
- AN 10.80: Aghata Sutta – Odio — Quando spunta l’odio nella mente, che cosa fate?
- AN 10.81: Bahuna Sutta – A Bahuna — Da cosa uno Svegliato è liberato?
- AN 10.82: Ānanda Sutta – Ad Ānanda — Un monaco non può migliorare nel Dhamma se ha dieci cattive qualità, a cominciare dalla mancanza di fede.
- AN 10.83: Puṇṇiya Sutta – Puṇṇiya — Il venerabile Puṇṇiya chiede perché il Buddha a volte ha voglia di insegnare e altre volte no.
- AN 10.84: Byākaraṇa Sutta – Dichiarazione — Quando un monaco dichiara l’illuminazione, il Buddha o un altro meditante esperto lo verifica.
- AN 10.85: Katthī Sutta – Un millantatore — Il venerabile Mahācunda insegna che quando un monaco si vanta delle sue conquiste spirituali, il Buddha o un altro meditante esperto lo esamina.
- AN 10.86: Adhimāna Sutta – Sopravvalutazione — Il venerabile Mahākassapa insegna che quando un monaco dichiara l’illuminazione, il Buddha o un altro meditante esperto lo esamina.
- AN 10.87: Nappiya Sutta – Questioni disciplinari — Il Buddha, riferendosi al monaco Kalandaka, spiega dieci qualità che conducono alla discordia o all’unità.
- AN 10.88: Akkosaka Sutta – Un molestatore — Un monaco che insulta i suoi compagni spirituali incorre in dieci disgrazie.
- AN 10.89: Kokālika Sutta – Kokālika — Il monaco Kokālika accusa Sāriputta e Moggallāna di avere desideri malvagi. Il Buddha li difende. In seguito, Kokālika subisce una disgrazia e rinasce negli inferi.
- AN 10.90: Khīṇāsavabala Sutta – I poteri di chi ha posto fine agli influssi impuri — Dieci poteri grazie ai quali un monaco sa di aver posto fine agli influssi impuri.
- AN 10.91: Kāmabhogī Sutta – Cercatori di piacere — Il Buddha insegna ad Anāthapiṇḍika dieci tipi di persone che godono di piaceri sensuali.
- AN 10.92: Bhaya Sutta – Avversione — Un nobile discepolo ha eliminato i cinque pericoli, ha realizzato i quattro fattori dell’entrata-nella-corrente e ha compreso la nobile pratica.
- AN 10.93: Kiṁdiṭṭhika Sutta – Visioni — Anāthapiṇḍika fa visita ad alcuni asceti erranti, che gli chiedono informazioni sulle opinioni del Buddha. Anāthapiṇḍika chiede loro di spiegare prima il proprio punto di vista. Poi dichiara la propria visione dell’impermanenza, lasciando gli asceti erranti senza parole.
- AN 10.94: Vajjiyamāhita Sutta – Vajjiya — Il capofamiglia Vajjiyamāhita fa visita ad alcuni asceti erranti, che accusano il Buddha di condannare tutto l’ascetismo. Vajjiyamāhita ribatte dicendo che il Buddha critica solo ciò che è degno di critica. Il Buddha lo elogia e spiega dettagliatamente cosa significa.
- AN 10.95: Uttiya Sutta – Ad Uttiya — Lo scopo degli insegnamenti del Buddha è di liberare tutti gli esseri?
- AN 10.96: Kokanuda Sutta – Kokanuda — L’asceta errante Kokanada incontra Ānanda ai bagni e lo coinvolge sul tema delle dieci domande metafisiche.
- AN 10.97: Āhuneyya Sutta – Degno delle offerte dedicate agli dei — Con dieci qualità, un monaco è degno.
- AN 10.98: Thera Sutta – Un monaco anziano — Con dieci qualità, un monaco anziano si trova a suo agio ovunque viva.
- AN 10.99: Upāli Sutta – Upāli — Quando Upāli chiede di andare in ritiro, il Buddha lo avverte che le dimore isolate nella natura selvaggia sono difficili da sopportare se non si è esperti nella meditazione. Egli racconta a lungo l’esercizio necessario prima di entrare in ritiro e termina incoraggiando Upāli a rimanere nel Saṅgha.
- AN 10.100: Abhabba Sutta – Non si può — Per raggiungere la condizione di arahant bisogna rinunciare a dieci cose.
- AN 10.101: Samaṇasaññā Sutta – Percezioni ascetiche — Tre percezioni ascetiche conducono a sette risultati.
- AN 10.102: Bojjhaṅga Sutta – Fattori del risveglio — I sette fattori del risveglio conducono alla realizzazione delle tre conoscenze.
- AN 10.103: Micchatta Sutta – Il falso sentiero — Il decuplo falso sentiero conduce al fallimento, il retto decuplo al successo.
- AN 10.104: Bija Sutta – Il seme — Il successo e il fallimento del sentiero di pratica.
- AN 10.105: Vijjā Sutta – Conoscenza — L’ignoranza è il precursore della visione sbagliata e delle altre qualità negative, mentre la visione corretta è l’opposto.
- AN 10.106: Nijjara Sutta – Cessazione — Ognuno dei dieci fattori del sentiero fa cessare il suo opposto.
- AN 10.107: Dhovana Sutta – Abluzione — Il Buddha parla di una terra del sud chiamata Abluzione, ma dice che è meglio una purificazione spirituale.
- AN 10.108: Virecana Sutta – Un purgante — Un ‘nobile purgativo’ per la mente che funziona ad ogni colpo.
- AN 10.109: Vamana Sutta – Emetico — Il Buddha parla di un emetico per curare le malattie, ma dice che è meglio un emetico spirituale.
- AN 10.110: Niddhamanīya Sutta – Spazzate via — I dieci fattori del sentiero eliminano ciascuno il proprio opposto.
- AN 10.111: Paṭhamaasekha Sutta – Un adepto (1) — Un adepto ha soddisfatto i dieci fattori del sentiero.
- AN 10.112: Dutiyaasekha Sutta – Un adepto (2) — Un adepto ha soddisfatto i dieci fattori del sentiero.
- AN 10.113: Paṭhamaadhamma Sutta – Cattivi principi (1) — Bisogna capire cos’è il Dhamma e cosa è contrario al Dhamma, in breve.
- AN 10.114: Dutiyaadhamma Sutta – Cattivi principi (2) — Bisogna comprendere nel dettaglio cos’è il Dhamma e cos’è contrario al Dhamma.
- AN 10.115: Tatiyaadhamma Sutta – Cattivi principi (3) — Bisogna capire cos’è il Dhamma e cos’è contrario al Dhamma. Dopo aver sentito questo insegnamento in breve dal Buddha, i monaci cercano una risposta dettagliata da Ānanda.
- AN 10.116: Ajita Sutta – Ajita — L’asceta errante Ajita informa il Buddha che un filosofo ha proposto 500 casi per sapere se una discussione è stata vinta o persa. Il Buddha chiede ai monaci quali siano questi casi.
- AN 10.117: Saṅgārava Sutta – Saṅgārava — Il falso sentiero è la riva vicina, dove dimora la maggior parte delle persone; il retto sentiero è la riva lontana, dove pochi hanno attraversato.
- AN 10.118: Orimatīra Sutta – La riva vicina — Il falso sentiero è la riva vicina, dove dimora la maggior parte delle persone; il retto sentiero è la riva lontana, che pochi hanno raggiunto.
- AN 10.119: Paṭhamapaccorohaṇī Sutta – La cerimonia Paccorohaṇī (1) — Il Buddha vede Jāṇussoṇī osservare la cerimonia brahmanica Paccorohaṇī.
- AN 10.120: Dutiyapaccorohaṇī Sutta – La cerimonia Paccorohaṇī (2) — Il Buddha insegna ai monaci la sua versione della cerimonia brahmanica Paccorohaṇī.
- AN 10.121: Pubbaṅgama Sutta – Precursore — Come l’alba è il precursore del sorgere del sole, la retta visione è il precursore del Dhamma.
- AN 10.122: Āsavakkhaya Sutta – La fine degli influssi impuri — I dieci fattori del sentiero conducono alla fine degli influssi impuri.
- AN 10.123: Paṭhama Sutta – Primo
- AN 10.124: Dutiya Sutta – Secondo
- AN 10.125: Tatiya Sutta – Terzo
- AN 10.126: Catuttha Sutta – Quarto
- AN 10.127: Pañcama Sutta – Quinto
- AN 10.128: Chaṭṭha Sutta – Sesto
- AN 10.129: Sattama Sutta – Settimo
- AN 10.130: Aṭṭhama Sutta – Ottavo
- AN 10.131: Navama Sutta – Nono
- AN 10.132: Dasama Sutta – Decimo
- AN 10.133: Ekādasama Sutta – Undicesimo
- AN 10.134: Sādhu Sutta – Ciò che è bene — Cosa è bene e cosa non è bene.
- AN 10.135: Ariyadhamma Sutta – Il Dhamma dei Nobili — Ciò che è il Dhamma dei Nobili e ciò che non è il Dhamma dei Nobili.
- AN 10.136: Akusala Sutta – Non salutare — Ciò che è salutare e ciò che non è salutare.
- AN 10.137: Attha Sutta – Benefico — Ciò che è benefico e ciò che è nocivo.
- AN 10.138: Dhamma Sutta – Il Dhamma — Cosa è il Dhamma e cosa non è il Dhamma.
- AN 10.139: Sāsava Sutta – Impuro — Ciò che è impuro e ciò che è puro.
- AN 10.140: Sāvajja Sutta – Biasimevole — Ciò è biasimevole e ciò che non è biasimevole.
- AN 10.141: Tapanīya Sutta – Mortificante — Ciò che è mortificante e ciò che non è mortificante.
- AN 10.142: Ācayagāmi Sutta – Generare — Cosa conduce a generare e cosa conduce a dissipare.
- AN 10.143: Dukkhudraya Sutta – La sofferenza come risultato — Ciò che ha come risultato la sofferenza e ciò che ha come risultato la felicità.
- AN 10.144: Dukkhavipāka Sutta – Sofferenza — Ciò che conduce alla sofferenza e ciò che conduce alla felicità.
- AN 10.145: Ariyamagga Sutta – Il Nobile Sentiero — Il nobile sentiero e il sentiero ignobile.
- AN 10.146: Kaṇhamagga Sutta – Il sentiero oscuro — Il sentiero oscuro e il sentiero luminoso.
- AN 10.147: Saddhamma Sutta – Il vero Dhamma — Cosa è il vero Dhamma e cosa non è il vero Dhamma.
- AN 10.148: Sappurisadhamma Sutta – Il Dhamma delle brave persone — Il Dhamma delle brave persone e il Dhamma delle cattive persone.
- AN 10.149: Uppādetabba Sutta – Da attivare — Ciò che si deve attivare e ciò che non si deve attivare.
- AN 10.150: Āsevitabba Sutta – Da coltivare — Cosa coltivare e cosa non coltivare.
- AN 10.151: Bhāvetabba Sutta – Da sviluppare — Cosa sviluppare e cosa non sviluppare.
- AN 10.152: Bahulīkātabba Sutta – Fare — Cosa fare e cosa non fare.
- AN 10.153: Anussaritabba Sutta – Da ricordare — Cosa ricordare e cosa non ricordare.
- AN 10.154: Sacchikātabba Sutta – Da realizzare — Cosa realizzare e cosa non realizzare.
- AN 10.155: Sevitabba Sutta – Da frequentare — Non bisogna frequentare una persona che ha dieci qualità.
- AN 10.156–166: Bhajitabbādi Sutta – Frequentare, ecc.
- AN 10.167: Brāhmaṇapaccorohaṇī Sutta – Paccorohamī — (Simile a AN 10.119)
- AN 10.168: Ariyapaccorohaṇī Sutta – Paccorohanī (2) — Il Buddha insegna ai monaci la sua versione rivista della cerimonia brahmanica paccorohanl.
- AN 10.169: Saṅgārava Sutta – Saṅgārava — Il Buddha insegna al brahmano Saṅgārava che il falso sentiero è la riva vicina, dove dimora la maggior parte delle persone; il retto sentiero è la riva lontana, dove pochi riescono a raggiungerla.
- AN 10.170: Orima Sutta – La riva vicina — Il falso sentiero è la riva vicina, dove risiede la maggior parte delle persone; il retto sentiero è la riva lontana, dove pochi la raggiungono.
- AN 10.171: Paṭhamaadhamma Sutta – Non Dhamma (1) — Bisogna comprendere cosa è il Dhamma e cosa è contrario al Dhamma, in breve.
- AN 10.172: Dutiyaadhamma Sutta – Non Dhamma (2) — Bisogna comprendere cosa è il Dhamma e cosa è contrario al Dhamma. Dopo aver sentito questo in breve dal Buddha, i monaci cercano una risposta dettagliata da Mahākaccāna.
- AN 10.173: Tatiyaadhamma Sutta – Non Dhamma (3) — Bisogna comprendere cosa è il Dhamma e cosa è contrario al Dhamma, in dettaglio.
- AN 10.174: Kammanidāna Sutta – Kamma — Le cattive azioni sono causati dalla brama, dall’odio e dall’ignoranza.
- AN 10.175: Parikkamana Sutta – Evitare — Attraverso il Dhamma si possono evitare i vari tipi di cattive azioni.
- AN 10.176: Cunda Kammaraputta Sutta – A Cunda il gioielliere — L’autentica autopurificazione non viene del compimento di riti sacri.
- AN 10.177: Jāṇussoṇi Sutta – Jāṇussoṇi — Jāṇussoṇi descrive i riti commemorativi brahmanici per i morti e chiede se la condivisione dei meriti vada effettivamente a beneficio dei parenti defunti. Il Buddha risponde che in alcune circostanze potrebbe accadere.
- AN 10.178: Sādhu Sutta – Bene — Cosa è bene e cosa è male.
- AN 10.179-188: Il Nobile Dhamma, ecc. — I vari tipi di Dhamma.
- AN 10.189: Ariyamagga Sutta – Il Nobile Sentiero — Il nobile sentiero nobile e il sentiero ignobile.
- AN 10.190—198: Il sentiero oscuro, ecc. — Vari tipi di Dhamma.
- AN 10.199–210: Aparapuggalavagga – Non bisogna frequentare, ecc. — Non bisogna frequentare una persona che ha dieci qualità.
- AN 10.211: Paṭhamanirayasagga Sutta – Inferi (1) — I dieci tipi di azioni cattive conducono negli inferi, mentre le dieci azioni buone conducono nei mondi celesti.
- AN 10.212: Dutiyanirayasagga Sutta – Inferi (2) — I dieci tipi di azioni cattive conducono negli inferi, mentre le dieci azioni buone conducono nei mondi celesti.
- AN 10.213: Mātugāma Sutta – Donne — Se le donne possiedono queste dieci qualità possono rinascere negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.214: Upāsikā Sutta – Seguace laica — Se una seguace laica possiede queste dieci qualità può rinascere negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.215: Visārada Sutta – Fiducia in se stessi — Possedendo dieci qualità, una seguace laica dimora con fiducia o senza fiducia in se stessa.
- AN 10.216: Saṁsappanīya Sutta – Agire — Chi compie i dieci tipi di cattive azioni è come una creatura strisciante.
- AN 10.217: Paṭhamasañcetanika Sutta – Volitivo (1)
- AN 10.218: Dutiyasañcetanika Sutta – Volitivo (2) — Il Buddha afferma che il kamma deve essere esaurito prima di porre fine alla sofferenza. Questa affermazione precede una lunga spiegazione delle azioni e delle loro cause.
- AN 10.219: Karajakāya Sutta – Azioni fisiche — Il Buddha afferma che il kamma deve essere esaurito prima di porre fine alla sofferenza. Se si sviluppa la liberazione della mente attraverso l’amore, nessuna cattiva azione può persistere.
- AN 10.220: Adhammacariyā Sutta – Cattiva condotta — Il Buddha insegna a un brahmano che una cattiva condotta conduce negli inferi, una buona condotta nei mondi celesti.
- AN 10.221: Discorso senza titolo sulle dieci qualità — Chi ha dieci qualità rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.222: Discorso senza titolo sulle venti qualità — Chi ha venti qualità rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.223: Discorso senza titolo sulle trenta qualità — Chi ha trenta qualità rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.224: Discorso senza titolo sulle quaranta qualità — Chi ha quaranta qualità rinasce negli inferi o nei mondi celesti.
- AN 10.225-228: Discorsi senza titolo dalle dieci alle quaranta qualità (1)
- AN 10.229-232: Discorsi senza titolo dalle dieci alle quaranta qualità (2)
- AN 10.233-236: Discorsi senza titolo dalle dieci alle quaranta qualità (3)
- AN 10.237: 237
- AN 10.238: 238
- AN 10.239: 239
- AN 10.240-266: 240–266
- AN 10.267-746: 267–746 — Per la conoscenza diretta della brama bisogna sviluppare dieci realtà.
LIBRO DEGLI UNDICI
- AN 11.1: Kimattha Sutta – Qual è lo scopo? — Perché il Buddha ci implora regolarmente di coltivare la virtù?
- AN 11.2: Cetana Sutta – Volizione — Tutto nasce dalla virtù.
- AN 11.3: Paṭhamaupanisā Sutta – Condizioni vitali (1) — La buona condotta morale è una delle qualità che conduce al risveglio.
- AN 11.4: Dutiyaupanisā Sutta – Condizioni vitali (2) — Sāriputta insegna che la condotta morale è la causa vitale delle buone qualità che portano al risveglio.
- AN 11.5: Tatiyaupanisā Sutta – Condizioni vitali (3) — Ānanda insegna che la condotta morale è la causa vitale delle qualità positive che conducono al risveglio.
- AN 11.6: Byasana Sutta – Sciagure — Quando un monaco approfitta dei suoi confratelli, seguono undici sciagure.
- AN 11.7: Saññā Sutta – La percezione — Ānanda chiede al Buddha se esiste uno stato profondo di meditazione in cui ogni percezione normale è cessata, ma c’è ancora percezione. Il Buddha afferma che tale stato esiste. Ānanda pone la stessa domanda a Sāriputta e ottiene la stessa risposta.
- AN 11.8: Manasikāra Sutta – L’attenzione — Ānanda chiede al Buddha di uno stato profondo di meditazione in cui tutta la normale attenzione è cessata, ma c’è ancora attenzione. Il Buddha afferma che tale stato esiste.
- AN 11.9: Saddha Sutta – Sandha — Il Buddha dice al venerabile Sandha di meditare come un purosangue addestrato, non come un puledro selvatico. In questo modo, può raggiungere uno stato profondo.
- AN 11.10: Moranivāpa Sutta – La riserva dei pavoni — Possedendo diverse qualità, un monaco è il migliore tra i deva e gli esseri umani.
- AN 11.11: Paṭhamamahānāma Sutta – Mahanama (1) — Mahānāma il Sakya vede che i monaci stanno preparando le vesti dopo la stagione delle piogge. Sapendo che il Buddha se ne andrà presto, chiede come faranno a vivere la loro vita piena di impegni.
- AN 11.12: Mahanama Sutta – A Mahanama — L’importanza di sviluppare i sei ricordi.
- AN 11.13: Nandiya Sutta – Nandiya — Nandiya il Sakiyan si trasferisce a Sāvatthī per stare vicino al Buddha. Alla fine della stagione delle piogge, chiede consiglio al Buddha su come vivere.
- AN 11.14: Subhūti Sutta – Subhūti — Il venerabile Subhūti porta il giovane monaco Saddha a incontrare il Buddha. Il Buddha insegna le manifestazioni della fede.
- AN 11.15: Mettā Sutta – Buona volontà — La meditazione sull’amore ha undici benefici.
- AN 11.16: Metta Sutta – L’amore universale — Undici benefici che provengono dalla pratica della meditazione di metta.
- AN 11.17: Gopāla Sutta – Il mandriano — Un mandriano con undici qualità è in grado di badare a una mandria di bovini. Allo stesso modo, un monaco con undici qualità può crescere nel Dhamma.
- AN 11.18: Paṭhamasamādhi Sutta – Concentrazione (1) — Il Buddha viene interrogato dai monaci su un profondo stato di meditazione in cui ogni percezione normale è cessata, ma c’è ancora percezione.
- AN 11.19: Dutiyasamādhi Sutta – Concentrazione (2) — Il Buddha insegna ai monaci uno stato profondo di meditazione in cui ogni percezione normale è cessata, ma c’è ancora percezione.
- AN 11.20: Tatiyasamādhi Sutta – Concentrazione (3) — Sāriputta viene interrogato dai monaci su un profondo stato di meditazione in cui ogni percezione normale è cessata, ma c’è ancora percezione.
- AN 11.21: Catutthasamādhi Sutta – Concentrazione (4) — Sāriputta insegna ai monaci uno stato profondo di meditazione in cui ogni percezione normale è cessata, ma c’è ancora percezione.
- AN 11.22-29: Sutta senza titolo sulla vista — Un monaco con undici qualità non può meditare osservando alcune realtà.
- AN 11.30–69: Sutta senza titolo sull’orecchio, ecc.
- AN 11.70–117: Sutta senza titolo sulle visioni, ecc.
- AN 11.118–165: Sutta senza titolo sulla coscienza visiva, ecc.
- AN 11.166–213: Sutta senza titolo sul contatto visivo, ecc.
- AN 11.214–261: Sutta senza titolo sulla sensazione nata dal contatto visivo, ecc.
- AN 11.262–309: Sutta senza titolo sulla percezione visiva, ecc.
- AN 11.310–357: Sutta senza titolo sull’intenzione visiva, ecc.
- AN 11.358–405: Sutta senza titolo sulla brama visiva, ecc.
- AN 11.406–453: Sutta senza titolo sui pensieri relativi alle visioni, ecc.
- AN 11.454–501: Sutta senza titolo sull’analisi visiva, ecc.
- AN 11.502–981: Sutta senza titolo sulla vista, ecc.