“Monaci, vivete seguendo i precetti morali e il codice monastico. Vivete secondo il codice di condotta, con retto comportamento e questuando in luoghi adatti. Vedendo il pericolo nelle colpe più lievi, rispettando le regole che avete intrapreso. Fatto questo, cos’altro c’è da fare?
Immaginate un monaco libero da desiderio e da cattiva volontà mentre cammina, e che abbia abbandonato torpore e sonnolenza, angoscia, rimorso e dubbio. Con la sua energia risvegliata e costante, la sua presenza mentale ben salda e vivida, il suo corpo tranquillo e calmo, e la sua mente immersa in samadhi. Di quel monaco si dice che sia “attento e risoluto, colmo di energia” mentre cammina.
Immaginate un monaco libero da desiderio e da cattiva volontà mentre mentre sta in piedi … è seduto … o è sdraiato quando è sveglio, e che abbia abbandonato torpore e sonnolenza, angoscia, rimorso e dubbio. Con la sua energia risvegliata e costante, la sua presenza mentale ben salda e vivida, il suo corpo tranquillo e calmo, e la sua mente immersa in samadhi. Di quel monaco si dice che sia “attento e risoluto, colmo di energia” mentre è sdraiato ed è sveglio.
Cammina con piena attenzione, sta in piedi con piena attenzione,
siede con piena attenzione, giace con piena attenzione;
un monaco con piena attenzione piega i suoi arti,
e con piena attenzione li distende.
Sopra, sotto, e tutt’intorno,
in ogni dove;
controlla il sorgere e il dissolversi
dei fenomeni come gli aggregati.
Si esercita in ciò che conduce alla serenità della mente,
sempre mentalmente presente;
quel monaco si dice che sia ‘sempre risoluto’.”
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