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AN 4.90: Khandha Sutta – Aggregati

“Monaci, queste quattro persone si trovano nel mondo. Quali quattro? L’asceta riconosciuto, l’asceta del loto bianco, l’asceta del loto rosa e il fine asceta degli asceti.

E com’è un asceta riconosciuto? È quando un monaco è un novizio che non ha raggiunto il suo ultimo fine, ma vive aspirando al rifugio supremo. Così è un asceta riconosciuto.

E com’è un asceta del loto bianco? È quando un monaco medita osservando il sorgere e il dissolversi dei cinque aggregati dell’attaccamento. ‘Questa è la forma, questa è l’origine della forma, questa è la cessazione della forma. Questa è la sensazione… Questa è la percezione… Queste sono le formazioni mentali … Questa è la coscienza, questa è l’origine della coscienza, questa è la cessazione della coscienza.’ Ma non ha esperienza meditativa diretta delle otto liberazioni. Così è un asceta del loto bianco.

E com’è un asceta del loto rosa? È quando un monaco medita osservando il sorgere e il dissolversi dei cinque aggregati dell’attaccamento. Questa è la forma, questa è l’origine della forma, … Questa è la coscienza, questa è l’origine della coscienza, questa è la cessazione della coscienza.’ E ha esperienza meditativa diretta delle otto liberazioni. Così è un asceta del loto rosa.

E com’è un fine asceta degli asceti? È quando un monaco di solito utilizza solo ciò che gli è stato donato … E se qualcuno deve essere veramente chiamato un fine asceta degli asceti, quello sono io.
Queste sono le quattro persone che si trovano nel mondo.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya