Skip to content

AN 4.8: Vesārajja Sutta – Fiducia in se stesso

“Monaci, ci sono questi quattro tipi di fiducia in se stessi che il Tathagata possiede, per cui egli reclama il posto di guida, ruggisce il ruggito del leone nelle assemblee e mette in moto la ruota di Brahma. Quali quattro?

(1) Non esiste nessun asceta o bramano o deva o Māra o Brahma o qualsiasi altro al mondo che possa razionalmente rimproverarmi dicendo: ‘Sebbene affermi di essere perfettamente illuminato, tu non sei pienamente illuminato su queste realtà.’ Siccome non vedo alcun fondamento su tali affermazioni, io dimoro sicuro, senza timore e con piena fiducia in me stesso.

(2) Non esiste nessun asceta o bramano o deva o Māra o Brahma o qualsiasi altro al mondo che possa razionalmente rimproverarmi dicendo: ‘Sebbene affermi di aver distrutto ogni influsso impuro, tu non hai totalmente distrutto questi influssi impuri.’ Siccome non vedo alcun fondamento su tali affermazioni, io dimoro sicuro, senza timore e con piena fiducia in me stesso.

(3) Non esiste nessun asceta o bramano o deva o Māra o Brahma o qualsiasi altro al mondo che possa razionalmente rimproverarmi dicendo: ‘Queste realtà che hai affermato di essere ostacoli non sono capaci di ostacolare colui che ne è coinvolto.’ Siccome non vedo alcun fondamento su tali affermazioni, io dimoro sicuro, senza timore e con piena fiducia in me stesso.

(4) Non esiste nessun asceta o bramano o deva o Māra o Brahma o qualsiasi altro al mondo che possa razionalmente rimproverarmi dicendo: ‘Il Dhamma in colui che lo pratica non conduce alla completa distruzione della sofferenza, la meta finale del tuo insegnamento.’ Siccome non vedo alcun fondamento su tali affermazioni, io dimoro sicuro, senza timore e con piena fiducia in me stesso.
Questi, monaci, sono i quattro tipi di fiducia in se stessi che il Tathagata possiede, per cui egli reclama il posto di guida, ruggisce il ruggito del leone nelle assemblee e mette in moto la ruota di Brahma.”

Questi sentieri della dottrina,
formulati in vari modi,
invocati da asceti e bramani,
non preoccupano il Tathagata,
colui che con piena fiducia in se stesso
è andato oltre i sentieri della dottrina.

Perfetto, avendo tutto superato,
egli mette in moto la ruota del Dhamma
colmo di compassione per tutti gli esseri.
Gli esseri gli rendono omaggio,
il migliore tra deva e esseri umani,
colui che è andato al di là dell’esistenza.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012) Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya