“Monaci, vi insegnerò un discorso del Dhamma sulla schiavitù e l’assenza di schiavitù. Ascoltate e prestate molta attenzione. Vado a parlare.”
“Sì, signore”, risposero i monaci al Beato.
Il Beato disse: “Una donna si dedica interiormente alle sue facoltà femminili, ai suoi gesti femminili, alle sue maniere femminili, al portamento femminile, ai desideri femminili, alla voce femminile, al fascino femminile. È eccitata da questo, deliziata da questo. Essendo eccitata e deliziata da ciò, si dedica esteriormente alle facoltà maschili, ai gesti maschili, alle maniere maschili, al portamento maschile, ai desideri maschili, alle voci maschili, al fascino maschile. È eccitata da ciò, deliziata da ciò. Essendo eccitata e deliziata da ciò, vuole essere legata a ciò che è estraneo a lei, vuole qualunque piacere e felicità che sorgono sulla base di quel legame. Deliziata, legata alla sua femminilità, una donna diventa schiava degli uomini. In questo modo una donna non trascende la sua femminilità.
Un uomo si dedica interiormente alle sue facoltà maschili, ai gesti maschili, alle maniere maschili, al portamento maschile, ai desideri maschili, alla voce maschile, al fascino maschile. È eccitato da questo, deliziato da questo. Essendo eccitato e deliziato da ciò, si dedica esteriormente alle facoltà femminili, ai gesti femminili, alle maniere femminili, al portamento femminile, ai desideri femminili, alle voci femminili, al fascino femminile. È eccitato da questo, deliziato da questo. Essendo eccitato e deliziato da ciò, vuole essere legato a ciò che è estraneo a lui, vuole qualunque piacere e felicità che sorgono sulla base di quel legame. Deliziato, catturato dalla sua mascolinità, un uomo diventa schiavo delle donne. In questo modo un uomo non trascende la sua mascolinità.
Ecco come nasce la schiavitù.
E in che modo vi è l’assenza di schiavitù? Una donna non si dedica interiormente alle sue facoltà femminili… al fascino femminile. Non è eccitata da ciò, non è deliziata da ciò… non si dedica esteriormente alle facoltà maschili… al fascino maschile. Non è eccitata da ciò, non è deliziata da ciò… non vuole essere legata a ciò che è estraneo a lei, non desidera alcun piacere e felicità che sorgono sulla base di quel legame. Non si delizia, non è catturata dalla sua femminilità, una donna non diventa schiava degli uomini. In questo modo una donna trascende la sua femminilità.
Un uomo non si dedica interiormente alle sue facoltà maschili… al fascino maschile. Non è eccitato da ciò, non è deliziato da ciò… non si dedica esteriormente alle facoltà femminili… al fascino femminile. Non è eccitato da ciò, non è deliziato da ciò… non vuole essere legato a ciò che è estraneo a lui, non desidera alcun piacere e felicità che sorgono sulla base di quel legame. Non si delizia, non è catturato dalla sua mascolinità, un uomo non diventa schiavo delle donne. In questo modo un uomo trascende la sua mascolinità. In questo modo c’è l’assenza di schiavitù.
Questo è il discorso del Dhamma sulla schiavitù e sull’assenza di schiavitù.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, Handful of leaves, © 2014-2017. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya