“Monaci, ci sono questi quattro tipi di pratica. Quali quattro? La pratica intollerante, la pratica tollerante, la pratica con autocontrollo e la pratica regolare.
E qual è la pratica intollerante? C’è il caso in cui un monaco non tollera il freddo, il caldo, la fame e la sete; le mosche, le zanzare, il vento, il sole e i rettili; le parole sgradevoli e indesiderate; le sensazioni corporee che, quando sorgono, sono dolorose, laceranti, taglienti, penetranti, sgradevoli, spiacevoli e pericolose per la vita. Questa è chiamata la pratica intollerante.
E qual è la pratica tollerante? C’è il caso in cui un monaco tollera il freddo, il caldo, la fame e la sete; le mosche, le zanzare, il vento, il sole e i rettili; le parole sgradevoli e indesiderate; e le sensazioni corporee che, quando sorgono, sono dolorose, laceranti, taglienti, penetranti, sgradevoli, spiacevoli e pericolose per la vita. Questo si chiama la pratica tollerante.
E qual è la pratica con autocontrollo? C’è il caso in cui un monaco, vedendo una forma con l’occhio, non prova attaccamento a nessun elemento o variazione per cui – se dovesse dimorare senza controllo sulla facoltà visiva – qualità negative, come brama o angoscia, potrebbero sopraffarlo. Egli pratica con controllo. Egli custodisce la facoltà visiva. Raggiunge il controllo sulla facoltà visiva.
Sentendo un suono con l’orecchio…
Odorando un aroma con il naso…
Gustando un sapore con la lingua…
Provando una sensazione tattile con il corpo …
Conoscendo un’idea con l’intelletto, non prova attaccamento a nessun elemento o variazione per cui – se dovesse dimorare senza controllo sulla facoltà mentale – qualità negative, come brama o angoscia, potrebbero sopraffarlo. Egli pratica con controllo. Egli custodisce la facoltà mentale. Raggiunge il controllo sulla facoltà mentale.
Questa è chiamata la pratica di autocontrollo.
E qual è la pratica regolare? C’è il caso in cui un monaco non asseconda un pensiero sorto di sensualità. Lo abbandona, lo distrugge, lo dissipa, lo conosce, lo demolisce, lo cancella totalmente.
Non asseconda un pensiero sorto di cattiva volontà. Lo abbandona, lo dissipa, lo conosce, lo demolisce, lo cancella totalmente. Non asseconda un pensiero sorto di malvagità. Lo abbandona, lo dissipa, lo conosce, lo demolisce, lo cancella totalmente.
Non asseconda qualità malvagie e negative appena sorte. Le abbandona, le disperde, le conosce, le demolisce, le cancella totalmente.
Questa è chiamata la pratica regolare.
Questi, monaci, sono i quattro tipi di pratica.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, Handful of leaves, © 2014-2017. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya