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AN 10.8: Jhāna Sutta – Fede

(1) “Monaci, un monaco può essere dotato di fede ma non è virtuoso; quindi è incompleto rispetto a questo fattore. Dovrebbe realizzare questo fattore, pensando: ‘Come posso essere dotato di fede ed essere anche virtuoso?’ Invece quando un monaco è dotato di fede ed è anche virtuoso, allora è completo rispetto a quel fattore.
(2) Un monaco può essere dotato di fede e virtuoso, ma non è istruito … (3) … istruito, ma non un oratore del Dhamma … (4) … un oratore del Dhamma, ma non uno che frequenta le assemblee … (5) … uno che frequenta le assemblee, ma non uno che insegna con fede il Dhamma a un’assemblea… (6) … uno che insegna con fede il Dhamma a un’assemblea, ma non un esperto della disciplina … (7) … un esperto della disciplina, ma non uno che dimora nella foresta o in dimore isolate … (8) … uno che dimora nella foresta o in dimore isolate, ma non uno che raggiunge, senza problemi o difficoltà, i quattro jhana che costituiscono la mente superiore e che sono piacevoli dimore in questa stessa vita … (9) … colui che raggiunge, senza problemi o difficoltà, i quattro jhana che costituiscono la mente superiore e che sono piacevoli dimore in questa stessa vita, ma non colui che, con la distruzione degli influssi impuri, ha realizzato per sé con la conoscenza diretta, in questa stessa vita, la pura liberazione della mente, la liberazione mediante la saggezza, e dopo averla raggiunta, dimora in essa. Così è incompleto rispetto a questo fattore. Dovrebbe completare questo fattore, pensando: ‘Come posso essere dotato di fede … e anche essere uno che, con la distruzione degli influssi impuri, ha realizzato per se stesso con conoscenza diretta, in questa stessa vita, la pura liberazione della mente, la liberazione mediante la saggezza, e dopo averla raggiunta, dimora in essa? (10) Ma quando un monaco è (I) dotato di fede, (II) virtuoso e (III) istruito; (IV) un oratore del Dhamma; (V) uno che frequenta le assemblee; (VI) uno che insegna con convinzione il Dhamma a un’assemblea; (VII) un esperto della disciplina; (VIII) uno che dimora nelle foresta o in dimore isolate; (IX) uno che raggiunge, senza problemi o difficoltà, i quattro jhāna che costituiscono la mente superiore e sono piacevoli dimore in questa stessa vita; e uno che, con la distruzione degli influssi impuri, ha raggiunto il suo scopo; uno che raggiunge senza problemi o difficoltà, i quattro jhana che costituiscono la mente superiore e sono piacevoli dimore in questa stessa vita; e (X) uno che, con la distruzione delle impurità, ha realizzato per sé con conoscenza diretta, in questa stessa vita, la pura liberazione della mente, la liberazione mediante la saggezza, e dopo averla raggiunta, dimora in essa, allora è completo riguardo a questo fattore.
Un monaco che possiede queste dieci qualità è uno che ispira fiducia sotto tutti i punti di vista ed è completo in ogni aspetto.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya