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Khandhaka – Divisioni

Khandhaka (“Divisioni”; in sanscrito Vinayavastu, “Soggetti del Vinaya”), una serie di 22 parti (almeno nella versione Pāli) che trattano questioni come l’ammissione all’ordine; le cerimonie monastiche; le regole che governano il cibo, l’abbigliamento, l’alloggio, e simili; e le procedure per gestire le trasgressioni e le controversie. E’ diviso in due sezioni:

1. Mahavagga (Mv): comprende molti sutta/testi che raccontano il periodo subito dopo il Risveglio del Buddha, il suo primo sermone al gruppo di cinque monaci, e racconti sulla vita dei grandi discepoli del Sangha e del loro Risveglio. Comprende anche le regole per l’ordinazione, i canti di recitazione del Patimokka durante i giorni dell’Uposatha, e diversi rituali che i monaci eseguono durante la loro formale unione alla comunità. 

Mv 1.23.1-10: Upatissa-pasine – La domanda di Upatissa (Sariputta) –  Il giovane Ven. Sariputta chiede al Ven. Assaji, “Cosa insegna il tuo maestro?”. Dopo aver ascoltato l’insegnamento, il Ven. Sariputta ottiene il frutto di ‘entrare nella corrente’.
Mv 6.40.1: Vinaya-samukkamsa – I Principi Innati del Vinaya – Quattro regole di base che determinano il comportamento dei monaci.
Mv 8.26.1-8: Kucchivikara-vatthu – Il monaco malato di dissenteria – In questo toccante storia il Buddha cura ed assiste un monaco malato. Poi detta le regole per regolare i doveri dei monaci riguardo a chi fra di loro è malato.
Mv 10.2.3-20: Dighavu-kumara Vatthu – La storia del Principe Divaghu – Questa è una delle storie più drammatiche del Canone Pali – si parla di omicidi, intrighi e vendette – e ci insegna che l’odio e la vendetta non pagano.

2. Cullavagga (Cv): un elenco dei diversi doveri dei monaci e le procedure di confessione per espiare le colpe commesse.

Cv 5.6 – Un desiderio di Amore Universale – Questi versi illustrano ‘metta’ = amore universale o gentilezza amorevole.
Cv 8 – Vatta Khandaka – Elenco dei doveri – Questo capitolo illustra i doveri quotidiani di ogni monaco. Anche se questi doveri sono esplicitamente per i monaci, i praticanti laici ne possono trarre molto beneficio.