I Khandhaka – letteralmente “Divisioni”, “Raccolte”, “Capitoli” – costituiscono la seconda porzione principale del Vinayapiṭaka, dopo il Suttavibhaṅga e prima del Parivāra. I Khandhaka sono in tutto 22, divisi in due gruppi: il Mahākhandhaka o Mahavagga, (Grande Capitolo), composto da dieci Khandhaka; e il Cullakhandhaka o Cullavagga, (Capitolo minore), composto da dodici. Ogni khandhaka è organizzato in modo approssimativo intorno a un argomento principale, con argomenti minori inseriti in modo abbastanza casuale.
Omaggio al Beato, al Buddha, al Perfetto perfettamente Risvegliato
Kd 1: Mahākhandhaka – Ascetismo
Il Mahākhandhaka, “Grande Capitolo”, inizia raccontando la storia del Buddha dopo il suo risveglio. Tre dei primi e più noti discorsi del Buddha – la messa in moto della ruota del Dhamma, le Caratteristiche del non Sé e il Discorso sul fuoco – sono riportati integralmente. Quando inizia ad accumulare discepoli, si sviluppa gradualmente una procedura di ordinazione. Vengono stabilite numerose regole che riguardano l’ordinazione, soprattutto per quanto riguarda l’idoneità del candidato, così come le norme che regolano il rapporto tra maestro e discepoli, comprese quelle relative ai novizi.
Kd 2: Uposathakkhandhaka – Uposatha
L’Uposathakkhandhaka, “il capitolo sul giorno di osservanza”, stabilisce le regole relative al giorno di osservanza bimestrale, l’uposatha, che si tiene nel giorno della luna piena e della luna nuova. In questi giorni si recitano le principali regole vincolanti per tutti i monaci, il Codice monastico o Pātimokkha. Il capitolo contiene anche le regole relative al confine, la sīmā, che definisce l’estensione di una singola comunità monastica. Qui si trovano anche le regole per fare ammenda delle colpe.
Kd 3: Vassūpanāyikakkhandhaka – La stagione delle piogge
Il Vassūpanāyikakkhandhaka, “il capitolo sull’ingresso nella residenza della stagione delle piogge”, proibisce ai monaci di viaggiare durante i tre mesi della stagione delle piogge. Dovrebbero invece entrare nella residenza della stagione delle piogge in un luogo adatto. Il capitolo prevede poi una serie di esenzioni, in virtù delle quali un monaco può viaggiare per un massimo di sette giorni per occuparsi di affari urgenti.
Kd 4: Pavāraṇākkhandhaka – Invito
Il Pavāraṇākhandhaka, “il capitolo sulla cerimonia dell’invito”, riguarda le regole che si applicano alla cerimonia dell’invito alla correzione da parte dei propri compagni monastici. Questa cerimonia si tiene ogni anno alla fine della residenza della stagione delle piogge ed è obbligatoria per tutti i monaci.
Il Cammakkhandhaka, “il capitolo sulle pelli”, contiene regole sull’uso di calzature e pelli, oltre che di veicoli e letti. Il capitolo include le storie ispiratrici del monaco Soṇa Koḷivisa, che fu il principale discepolo del Buddha nell’infondere energia, e del monaco Soṇa Kuṭikaṇṇa che divenne monaco nel lontano paese di Avantī, dove il Buddhismo era appena arrivato. Il testo menziona anche una serie di regole che vengono mitigate per le terre al di fuori della pianura del medio Gange.
Kd 6: Bhesajjakkhandhaka – Medicine
Il Bhesajjakkhandhaka, “il capitolo sulle medicine”, riguarda le medicine e le cure mediche consentite. Le regole qui stabilite includono divieti contro vari tipi di carne e contro la cottura dei cibi da parte dei monaci. Il capitolo contiene la straordinaria storia del monaco Pilindavaccha e dei suoi poteri soprannaturali. Vi si trovano anche le storie della cortigiana Ambapālī che offre il suo boschetto di mango al Sangha, della conversione del generale Sīha e dell’eccezionale laico Meṇḍaka, da cui prende il nome l’indennità Meṇḍaka. Questa indennità consente ai sostenitori laici di depositare un fondo presso un amministratore, che deve essere contattato da un monaco designato che ha bisogno di requisiti. Il capitolo si conclude con quattro norme generali per aiutare i monaci a decidere cosa è e cosa non è permesso.
Kd 7: Kathinakkhandhaka – La stagione della fabbricazione della veste
Il Kathinakkhandhaka, “il capitolo sulla cerimonia di fabbricazione della veste”, descrive la procedura e le regole per la cerimonia di fabbricazione della veste che si tiene normalmente nell’ultimo mese della stagione delle piogge, dopo che la residenza della stagione delle piogge è stata completata. Una volta eseguita questa cerimonia, la stagione della fabbricazione della veste dura fino alla fine della stagione fredda, a meno che non si verifichino determinate condizioni. La maggior parte di questo capitolo consiste in un’analisi dettagliata di tali condizioni.
Kd 8: Cīvarakkhandhaka – Vesti
Il Cīvarakkhandhaka, “il capitolo sulle vesti”, fornisce una serie di regole sulle vesti e sugli strumenti per la tintura, oltre a regole sull’eredità. Qui troviamo la lunga storia del medico Jīvaka, il medico personale del Buddha, e la storia di Visākha, la principale sostenitrice laica del Buddha, che mostra la sua comprensione del legame tra generosità e successo nella meditazione. Questo capitolo contiene anche la storia ispiratrice del Buddha e di Ānanda che lavano un monaco affetto da dissenteria.
Kd 9: Campeyyakkhandhaka – A Campā
Il Campeyyakkhandhaka, “il capitolo su coloro che provengono da Campā”, contiene una discussione tecnica sulla validità delle procedure monastiche formali, saṅghakamma. Il capitolo inizia con la storia del monaco Kassapagotta che viene accusato maliziosamente di aver commesso una colpa.
Kd 10: Kosambakakkhandhaka – A Kosambi
Il Kosambakakkhandhaka, “il capitolo su coloro che provengono da Kosambī”, tratta di come affrontare una scissione nel Sangha. Il capitolo inizia con la storia dell'”incidente di Kosambī”, che portò a una grave disputa e a una scissione nel Sangha. Il Buddha racconta la storia di Dīghāvu, una versione più lunga del Kosambiya Jātaka della raccolta Jātaka, nel tentativo di far rinsavire i monaci. Non riuscendoci, va a trovare i tre amici Anuruddha, Nandiya e Kimbila, che esemplificano l’arte di vivere in armonia.
Kd 11: Kammakkhandhaka – Procedure del Saṅgha
Il Kammakkhandhaka, “il capitolo sulle procedure”, descrive in dettaglio tecnico la validità delle procedure formali che comportano sanzioni nei confronti di un trasgressore. Il capitolo discute l’emanazione di tali procedure, la modalità di condotta richiesta al trasgressore per meritare il rilascio e la revoca della procedura.
Kd 12: Pārivāsikakkhandhaka – Probazione
Il Pārivāsikakkhandhaka, “il capitolo su coloro che sono in probazione”, contiene una descrizione dettagliata della condotta richiesta a un monaco che ha commesso una colpa che comporta la sospensione, una saṅghādisesa, in modo da meritare la riabilitazione.
Kd 13: Samuccayakkhandhaka – Procedure di accumulazione
Il Samuccayakkhandhaka, “il capitolo sull’accumulo”, descrive in dettaglio il processo di riparazione per un monaco che ha commesso una colpa che comporta la sospensione, un saṅghādisesa.
Kd 14: Samathakkhandhaka – Risoluzione delle questioni legali
Il Samathakkhandhaka, “il capitolo sulla risoluzione delle questioni legali”, fornisce una descrizione dettagliata di come i principi per la risoluzione delle questioni legali (gli adhikaraṇasamathadhamma), le ultime sette “regole” del Codice monastico, debbano essere applicate in pratica. Il capitolo include una discussione tecnica sulla natura dei quattro tipi di questioni legali.
Kd 15: Khuddakavatthukkhandhaka – Questioni minori
Il Khuddakavatthukkhandhaka, “il capitolo con argomenti brevi”, contiene un gran numero di regole minori, tra cui quelle sugli edifici consentiti. Un tema ricorrente è che gli oggetti di lusso e l’indulgenza sensuale non sono ammessi. I versi per proteggersi da insetti e serpenti pericolosi, i cosiddetti Khandhaparitta, si trovano qui. Viene descritta la procedura del “rovesciamento della ciotola”, una procedura usata contro i laici che agiscono contro gli interessi del Buddhismo. Questo capitolo include anche la tanto discussa istruzione per i monaci di imparare gli Insegnamenti usando il modo di esprimersi del Buddha.
Kd 16: Senāsanakkhandhaka – Dimore
Il Senāsanakkhandhaka, “il capitolo sulle dimore”, fornisce ulteriori regole sugli edifici consentiti, compresi i metodi consentiti per costruirli e rifinirli, nonché gli arredi consentiti. Vengono stabilite una serie di regole minori e le procedure per la nomina dei funzionari della comunità. Il capitolo racconta la storia di Anāthapiṇḍika, forse il più grande benefattore del Buddhismo nel primissimo periodo. Qui troviamo anche il racconto Tittira Jātaka, “il Jātaka della pernice”, che si trova in una forma leggermente diversa nella raccolta Jātaka.
Kd 17: Saṁghabhedakakkhandhaka – Lo scisma nel Saṅgha
Il Saṅghabhedakakkhandhaka, “il capitolo sullo scisma”, inizia raccontando la storia della partenza di alcuni parenti del Buddha, tra cui Anuruddha e Devadatta. La storia continua con l’ambizione di Devadatta di guidare il Sangha – inclusa la storia del re Ajātasattu che uccide suo padre e i tentativi di Devadatta di uccidere il Buddha – e le sue azioni alla fine sfociano nello scisma. A questo proposito, il Buddha stabilisce una “procedura di annuncio”, pakāsanīyakamma, con cui il Sangha può prendere le distanze dalle azioni di un particolare individuo. Il capitolo si conclude con una discussione tecnica sullo scisma.
Kd 18: Vattakkhandhaka – Doveri
Il Vattakkhandhaka, “il capitolo sulla condotta”, stabilisce le regole di condotta che si applicano in una varietà di circostanze, come quelle tra maestro e discepoli; quelle per i monaci in visita, residenti e in partenza; quelle per il giro delle elemosine e la dimora nella foresta; quelle per le mense, le dimore, i servizi igienici e le saune.
Kd 19: Pātimokkhaṭṭhapanakkhandhaka – Esclusione
Il Pātimokkhaṭṭhapanakkhandhaka, “il capitolo sull’annullamento del codice monastico”, permette a un monaco di escludere un altro dalla recita del Pātimokkha se non ha confessato prima le sue colpe. Questo capitolo descrive anche le qualità che dovrebbero essere presenti in se stessi prima di correggere un altro.
Kd 20: Bhikkhunikkhandhaka – Monache
Il Bhikkhunikkhandhaka, “il capitolo sulle monache”, comprende tutte le regole al di fuori del Codice monastico, il Pātimokkha, che sono specifiche per le monache, compresa la cerimonia di ordinazione e l’ordinazione tramite messaggero. Il capitolo inizia con l’ordinazione di Mahāpajāpatī Gotamī, che segna l’inizio del Sangha delle monache.
Kd 21: Pañcasatikakkhandhaka – Concilio dei cinquecento
Il Pañcasatikakkhandhaka, “il capitolo sull’assemblea dei cinquecento”, racconta la storia della prima recita comunitaria (saṅgīti) dei discorsi del Buddha a Rājagaha, altrimenti nota come “il primo concilio”. Ānanda, l’attendente personale del Buddha, recitava i discorsi, mentre Upāli recitava la Legge monastica.
Kd 22: Sattasatikakkhandhaka – Concilio dei settecento
Il Sattasatikakkhandhaka, “il capitolo sull’assemblea dei settecento”, racconta la storia di un grande disaccordo nel Sangha su alcuni aspetti della Legge monastica, soprattutto sull’uso del denaro. Dopo un lungo processo, si concorda che i monaci non possono usare il denaro. Questo episodio viene spesso definito “il secondo concilio”.
(qui di seguito alcuni testi precedentemente tradotti.)
- Mv 1.23.1-10: Upatissa-pasine – La domanda di Upatissa (Sariputta) – Il giovane Ven. Sariputta chiede al Ven. Assaji, “Cosa insegna il tuo maestro?”. Dopo aver ascoltato l’insegnamento, il Ven. Sariputta ottiene il frutto di ‘entrare nella corrente’.
- Mv 6.40.1: Vinaya-samukkamsa – I Principi Innati del Vinaya – Quattro regole di base che determinano il comportamento dei monaci.
- Mv 8.26.1-8: Kucchivikara-vatthu – Il monaco malato di dissenteria – In questo toccante storia il Buddha cura ed assiste un monaco malato. Poi detta le regole per regolare i doveri dei monaci riguardo a chi fra di loro è malato.
- Mv 10.2.3-20: Dighavu-kumara Vatthu – La storia del Principe Divaghu – Questa è una delle storie più drammatiche del Canone Pali – si parla di omicidi, intrighi e vendette – e ci insegna che l’odio e la vendetta non pagano.
- Cv 5.6 – Un desiderio di Amore Universale – Questi versi illustrano ‘metta’ = amore universale o gentilezza amorevole.
- Cv 8 – Vatta Khandaka – Elenco dei doveri – Questo capitolo illustra i doveri quotidiani di ogni monaco. Anche se questi doveri sono esplicitamente per i monaci, i praticanti laici ne possono trarre molto beneficio.