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AN 4.24: Kalaka Sutta – Al Giardino dei Kalaka

Una volta il Beato soggiornava a Saketa al parco dei Kalaka. Là si rivolse i monaci: “Monaci! “

“Sì, signore”- i monaci risposero.

Il Beato disse: “Monaci, qualunque cosa nel cosmo – con i suoi deva, Mara, e Brahma, le sue generazioni di asceti, re, bramani e persone ordinarie – è vista, sentita, udita, conosciuta, raggiunta, ricercata, ponderata dall’intelletto: Questo io so. Qualunque cosa nel cosmo – con i suoi deva, Mara e Brahma, le sue generazioni di asceti, bramani, re e persone ordinarie – è vista, sentita, udita, conosciuta, raggiunta, ricercata, ponderata dall’intelletto: Ciò io conosco direttamente. Ciò è stato realizzato dal Tathagata, ma nel Tathagata non è stato stabilito.

Se io dicessi: ‘Ogni cosa nel cosmo… è vista, sentita, provata, conosciuta… ponderata dall’intelletto’ sarebbe una falsità. Se io dicessi ‘io so e non so che ogni cosa nel cosmo… è vista, …. ponderata dall’intelletto’ sarebbe lo stesso. Se io dicessi: ‘Io né so né non so che ogni cosa nel cosmo… è vista … ponderata dall’intelletto’ sarebbe una mia colpa.

Così, monaci, il Tathagata vedendo ciò che deve essere visto, non costruisce un [oggetto come] visto. Non costruisce un invisibile. Non costruisce un [oggetto] per essere visto. Egli non è un veggente.

Quando sentendo…

Quando odorando…

Conoscendo ciò che deve essere conosciuto, non costruisce un [oggetto come] misconosciuto. Non costruisce un misconosciuto. Lui non costruisce un [oggetto] per essere conosciuto. Non è un conoscitore.

Così, monaci, il Tathagata – essendo lo stesso riguardo ad ogni fenomeno che può essere visto, sentito, provato e conosciuto – è ‘Tale.’ Ed io vi dico: “Non c’è altro ‘Tale’ più alto o più sublime.

Qualunque cosa è vista o è sentita o provata
ed assicurata come vera da altri,
non si chiede se sia vera o falsa.
“Avendo ben conosciuto la freccia,
dove generazioni sono sicure e appese
– ‘Io so, io vedo, così com’è! ‘ –
non c’è niente di certo del Tathagata.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya