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AN 4.160: Sugatavinaya Sutta – La pratica di un Santo

“Monaci, un Santo o la pratica di un Santo rimangono nel mondo per il benessere e la felicità della gente, per compassione del mondo, per il beneficio e la felicità di deva ed esseri umani.

E chi è un Santo? È un Tathagata, un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri umani e divini, il Risvegliato, il Beato. Costui è un Santo.

E qual è la pratica di un Santo? Egli insegna il Dhamma ammirevole all’inizio, nel mezzo, e alla fine, significativo e ben formulato. Egli proclama la vita santa nella sua completezza ed essenza, interamente perfetta, colma di purezza. Questa è la pratica di un Santo. Questo è il modo in cui la pratica di un Santo o di un Santo rimane nel mondo per il benessere e la felicità della gente, per compassione del mondo, per il beneficio e la felicità di deva ed esseri umani.

Queste quattro cause portano al declino e alla scomparsa del vero Dhamma. Quali quattro?

In primo luogo, i monaci memorizzano i discorsi che hanno imparato in modo errato, con parole e frasi non corrette. Quando le parole e le frasi non sono corrette, il significato è mal interpretato. Questa è la prima causa del declino e della scomparsa del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci sono difficili da ammonire, avendo qualità che li rendono difficili da ammonire. Sono impazienti e non prendono gli insegnamenti con rispetto. Questa è la seconda causa del declino e della scomparsa del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci che sono molto istruiti – che conoscono le scritture, che hanno memorizzato gli insegnamenti, la legge monastica e le regole – non fanno recitare con cura i discorsi agli altri. Quando muoiono, i discorsi vengono recisi alla radice, senza nessuno che li conservi. Questa è la terza causa del declino e della scomparsa del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci più anziani sono indulgenti e negligenti, sono protagonisti della regressione, trascurano l’isolamento, non suscitano energia per raggiungere ciò che non è stato raggiunto, ottenere ciò che non è stato ottenuto e realizzare ciò che non è stato realizzato. Coloro che vengono dopo di loro seguono il loro esempio. Anch’essi diventano indulgenti e negligenti, protagonisti di una regressione, trascurando l’isolamento, non stimolando l’energia per raggiungere ciò che non è stato raggiunto, ottenere ciò che non è stato ottenuto e realizzare ciò che non è stato realizzato. Questa è la quarta causa del declino e della scomparsa del vero Dhamma.
Queste sono le quattro cause che determinano il declino e la scomparsa del vero Dhamma.

Queste quattro cause determinano la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma. Quali quattro?

In primo luogo, i monaci memorizzano i discorsi che sono stati appresi correttamente, con parole e frasi ben formulate. Quando le parole e le frasi sono ben formulate, il significato viene interpretato correttamente. Questa è la prima causa che determina la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci sono facili da ammonire, avendo qualità che li rendono facili da ammonire. Sono pazienti e accettano gli insegnamenti con rispetto. Questa è la seconda causa che determina la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci che sono molto istruiti – che conoscono le scritture, che hanno memorizzato gli insegnamenti, la legge monastica e le regole – fanno recitare i discorsi ad altri. Quando muoiono, i discorsi non sono recisi alla radice, e hanno chi li conserva. Questa è la terza causa che determina la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma.

Inoltre, i monaci più anziani non sono indulgenti o negligenti, né si allontanano; al contrario, non trascurano l’isolamento, suscitano l’energia per raggiungere ciò che non è stato raggiunto, ottenere ciò che non è stato ottenuto e realizzare ciò che non è stato realizzato. 
Coloro che vengono dopo di loro seguono il loro esempio. Anche loro non sono indulgenti o negligenti … Questa è la quarta causa che determina la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma.
Queste sono le quattro cause che determinano la continuazione, la persistenza e la longevità del vero Dhamma.” 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya