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AN 8.7: Devadatta Sutta – Su Devadatta

Una volta il Beato soggiornava presso Rajagaha sul Picco dell’Avvoltoio, non molto tempo dopo il trapasso di Devadatta. Lì, riferendosi a Devadatta, così si rivolse ai monaci: “Monaci, è bene per un monaco meditare periodicamente sulle proprie debolezze. E’ bene per un monaco meditare periodicamente sulle debolezze degli altri. E’ bene per un monaco riflettere periodicamente sui propri obiettivi raggiunti. E’ bene per un monaco riflettere periodicamente sugli obiettivi raggiunti dagli altri.

Conquistato da otto falsi dhamma, la sua mente è vinta, così Devadatta è rinato in uno stato di privazione, negli inferi, dove resterà per un eone, incurabile. Quali otto?

Conquistato dal beneficio materiale, la sua mente è vinta, così Devadatta è rinato in uno stato di privazione, negli inferi, dove resterà per un eone, incurabile.

Conquistato dalla condizione sociale …

Conquistato dalla perdita di condizione sociale …

Conquistato dalle offerte …

Conquistato dalla mancanza di offerte …

Conquistato da nocive ambizioni …

Conquistato da cattive amicizie, la sua mente è vinta, così Devadatta rinascerà in uno stato di privazione, verso gli inferi, dove resterà per un eone, incurabile.

Monaci, è bene per un monaco vincere sempre ogni beneficio materiale appena sorto. E’ bene per un monaco vincere sempre ogni perdita di beneficio materiale appena sorta … ogni condizione sociale … ogni perdita di condizione sociale … ogni offerta … ogni mancanza di offerte … ogni nociva ambizione … ogni cattiva amicizia.

E per quale valida ragione un monaco dovrebbe sempre vincere ogni beneficio materiale … ogni cattiva amicizia? Perché quando si dimora senza aver vinto ogni beneficio materiale appena sorto, si sviluppano gli emissari, con febbri e vessazioni. Ma quando si dimora con l’aver vinto ogni beneficio materiale appena sorto, non si sviluppano quegli emissari, quelle febbri e vessazioni.

[Lo stesso con ogni perdita di beneficio materiale, con ogni condizione sociale, con ogni perdita di condizione sociale, con ogni offerta, con ogni mancanza di offerte, con ogni nociva ambizione e con ogni cattiva amicizia.]

E’ per tale valida ragione che un monaco dovrebbe sempre vincere ogni beneficio materiale … ogni cattiva amicizia.

Quindi, monaci, così dovete esercitarvi: “Vinceremo sempre ogni perdita di beneficio materiale, ogni condizione sociale, ogni perdita di condizione sociale, ogni offerta, ogni mancanza di offerte, ogni nociva ambizione ed ogni cattiva amicizia. Ecco come dovete esercitarvi.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya