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AN 6.53: Appamāda Sutta – Zelo

Un brahmano si recò dal Buddha e, dopo aver scambiato dei cortesi saluti, si sedette a lato e chiese:
“Maestro Gotama, c’è una realtà che, se sviluppata e coltivata, assicura benefici sia per la vita presente che per le vite future?”
“C’è, brahmano.”
“E qual è?”
“Lo zelo, brahmano, è una realtà che, se sviluppata e coltivata, assicura benefici sia per la vita presente che per le vite future.
Le impronte di tutte le creature che camminano possono entrare nell’impronta di un elefante. Quindi si dice che l’impronta di un elefante sia la più grande di tutte. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà che, se sviluppata e coltivata, assicura benefici sia per la vita presente che per le vite future.
Le travi di un edificio si protendono tutte verso la cima, si diramano verso la cima e si incontrano in cima, per cui si dice che la cima sia la più alta di tutte. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà …
Un tagliatore di canne, dopo aver tagliato le canne, le afferra in cima e le scuote verso il basso, le scuote e le smuove. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà …
Quando il gambo di un fascio di manghi viene tagliato, tutti i manghi attaccati al gambo lo seguono. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà …
Tutti i regnanti sono vassalli di un monarca che gira la ruota, quindi si dice che il monarca che gira la ruota sia il più importante di tutti. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà …
Lo splendore di tutte le stelle non vale una sedicesima parte dello splendore della luna, perciò lo splendore della luna è detto essere il migliore di tutti. Allo stesso modo, lo zelo è una realtà che, se sviluppata e coltivata, assicura benefici sia per la vita presente che per le vite future.
Questa è una realtà che, se sviluppata e coltivata, assicura benefici sia per la vita presente che per le vite future.”

“Eccellente, Maestro Gotama! Eccellente! … Possa il maestro Gotama accettarmi come seguace laico che ha preso in lui rifugio, da questo giorno e per tutta la vita.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya