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AN 4.95: Chavalata Sutta – Il tizzone ardente

“Monaci, si trovano nel mondo questi quattro tipi di individui. Quali sono questi quattro?

Colui che non pratica né per il suo beneficio, né per quello degli altri.

Colui che pratica per il beneficio degli altri, ma non per il suo.

Colui che pratica per il suo beneficio ma non per quello degli altri.

Colui che pratica per il suo beneficio ed anche per quello degli altri.

Come un tizzone ardente tolto da un rogo funerario – cocente alle due estremità, coperto di escrementi nel mezzo – non serve da combustibile né in un villaggio, né nel deserto: vi dico, è come un individuo che non pratica né per il suo beneficio, né per quello degli altri.

L’individuo che pratica per il beneficio degli altri, ma non per il suo è più elevato e più raffinato di questi due.

L’individuo che pratica per il suo beneficio ma per quello degli altri è più elevato e più raffinato di questi tre.

L’individuo che pratica per il suo beneficio e per quello degli altri, fra questi quattro, è il più eminente, la guida, il più elevato e supremo.

Come dalla mucca proviene il latte; dal latte proviene la crema; dalla crema, il burro; dal burro il ghee (Ghee: burro liquido, fuso e chiarificato, ingrediente essenziale della cucina indiana.) ; dal ghee, il fiore del ghee; e di questi quattro, questo fiore è reputato il migliore – all stesso modo, di questi quattro, l’individuo che pratica per il suo beneficio e per quello degli altri è il migliore, la guida, il più elevato e supremo.

Questi sono i quattro tipi di individui che si possono trovare nel mondo.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya