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AN 3.34: Hatthaka Sutta – Per Hatthaka

Una volta, il Beato soggiornava vicino ad Alavi, [seduto] su un tappeto di foglie accanto ad una strada in una foresta di simsapa. Un giorno, Hatthaka di Alavi, passeggiando per quella strada, vide il Beato seduto su un tappeto di foglie nella foresta di simsapa. Vedendolo, si avvicinò a lui e, avendogli reso omaggio, si sedette in disparte ad un lato. Appena seduto disse al Beato: ” Venerato, spero che il Beato abbia dormito pacificamente.”

“Sì, ragazzo. Ho dormito pacificamente. Faccio parte di coloro nel mondo che dormono pacificamente”.

“Ma, Venerato, fredde sono le notti di inverno. Scarno è il tappeto di foglie. Poche sono le foglie sugli alberi. Leggeri sono i vostri abiti ocra. Il soffio del vento Verambha è freddo. Tuttavia il Beato dice, ‘Sì, ragazzo. Ho dormito pacificamente. Faccio parte di coloro nel mondo che dormono pacificamente”.

“Allora, ragazzo, vado a porti una controdomanda. Rispondi come vuoi. Immagina un capofamiglia o il figlio di un capofamiglia proprietario di una casa con un tetto in pignone, coperto all’interno ed all’esterno, senza nessun interstizio, con una porta e delle finestre perfettamente incastonate e chiuse per non lasciare passare il vento. All’interno, ha un letto in crine di cavallo ricoperto di un lungo copriletto di lana, di un copriletto ricamato, di un tappeto da letto in pelle di daino kadali, con un baldacchino sopra, e dei cuscini rossi ad ogni lato, una lampada per illuminare, e quattro spose, con tutto il loro fascino, che si occupano di lui. Dormirebbe pacificamente o no? Qual è il tuo parere”?

“Sì, Venerato, dormirebbe pacificamente. Farebbe parte di coloro nel mondo che dormono pacificamente”.

“Adesso che pensi, ragazzo. Le febbri fisiche o mentali, nate dal desiderio, non potrebbero apparire a questo capofamiglia o a questo figlio di capofamiglia? Così consumato da queste febbri, nate dal desiderio, dormirebbe miserabilmente”?

“Sì, Venerato.”

“Così queste febbri, nate dal desiderio, consumando il capofamiglia o il figlio del capofamiglia, l’impediscono di dormire pacificamente; questa brama è stata abbandonata dal Tathâgata, le sue radici sono state distrutte, come una palma sradicata, è stata privata delle sue condizioni di esistenza, non ha possibilità di esistenza futura. Perciò dorme pacificamente.”

“Adesso che pensi, ragazzo. Le febbri fisiche o mentali, nate dall’avversione, non potrebbero apparire a questo capofamiglia o a questo figlio di capofamiglia? Così consumato da queste febbri, nate dall’avversione, dormirebbe miserabilmente”?

“Sì, Venerato.”

“Così queste febbri, nate dall’avversione, consumando il capofamiglia o il figlio del capofamiglia, l’impediscono di dormire pacificamente; questa avversione è stata abbandonata dal Tathâgata, le sue radici sono state distrutte, come una palma sradicata, è stata privata delle sue condizioni di esistenza, non ha possibilità di esistenza futura. Perciò dorme pacificamente.”

“Adesso che pensi, ragazzo. Le febbri fisiche o mentali, nate dall’ignoranza, non potrebbero apparire a questo capofamiglia o a questo figlio di capofamiglia? Così consumato da queste febbri, nate dall’ignoranza, dormirebbe miserabilmente”?

“Sì, Venerato.”

“Così queste febbri, nate dall’ignoranza, consumando il capofamiglia o il figlio del capofamiglia, l’impediscono di dormire pacificamente; questa ignoranza è stata abbandonata dal Tathâgata, le sue radici sono state distrutte, come una palma sradicata, è stata privata delle sue condizioni di esistenza, non ha possibilità di esistenza futura. Perciò dorme pacificamente.”

Sempre, sempre,
dorme pacificamente:
il bramano totalmente liberato,
chi non si attacca
ai piaceri dei sensi,
chi è senza cupidigia
e distaccato.

Avendo tagliato tutti i legami
e domato la paura nel suo cuore, sopito,
dorme pacificamente,
Avendo raggiunto la pace
del risveglio.

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya