“Monaci, ci sono questi cinque tipi di perdita. Quali cinque? Perdita dei familiari, perdita della ricchezza, perdita per malattia, perdita della virtù, perdita delle visioni. Non è a causa della perdita dei familiari, della perdita della ricchezza o della perdita per malattia che gli esseri – con la dissoluzione del corpo, dopo la morte – rinascono in un mondo di sofferenza, in una cattiva destinazione, in un regno inferiore, negli inferi. È a causa della perdita della virtù e della perdita della visione che gli esseri – con la dissoluzione del corpo, dopo la morte – ricadono in un piano di privazione, una cattiva destinazione, un regno inferiore, l’inferno. Questi sono i cinque tipi di perdita.
Ci sono questi cinque modi di essere perfetti. Quali cinque? Essere perfetti verso i familiari, essere perfetti in ricchezza, essere perfetti nell’assenza di malattie, essere perfetti in virtù, essere perfetti nelle visioni. Non è perché si è perfetti verso i familiari, o perché si è perfetti in ricchezza, o perché si è perfetti nell’assenza di malattie, che gli esseri – con la dissoluzione del corpo, dopo la morte – rinascono in una buona destinazione, in un mondo celeste. È a causa dell’essere perfetti in virtù e dell’essere perfetti nelle visioni che gli esseri – con la dissoluzione del corpo, dopo la morte – rinascono in una buona destinazione, in un mondo celeste. Questi sono i cinque modi di essere perfetti.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, Handful of leaves, © 2014-2017. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya