“Monaci, per la conoscenza diretta della brama bisogna sviluppare otto realtà. Quali otto?
(1) Chi è percipiente delle forme internamente vede le forme esternamente, limitate, belle o brutte. Avendole dominate, è percipiente in questo modo: ‘Io so, io vedo’.
(2) Chi è percipiente delle forme internamente vede le forme esternamente, illimitate, belle o brutte. Avendole dominate, è percipiente in questo modo: ‘Io so, io vedo’.
(3) Chi non è percipiente delle forme internamente vede le forme esternamente, limitate, belle o brutte. Avendole dominate, è percipiente in questo modo: ‘Io so, io vedo’.
(4) Chi non è percipiente delle forme internamente vede le forme esternamente, illimitate, belle o brutte. Avendole dominate, è percipiente in questo modo: ‘Io so, io vedo’.
(5) Chi non è percipiente delle forme internamente vede le forme esternamente, quelle blu, di colore blu, con una tonalità blu, con una sfumatura blu…
(6) … gialle, di colore giallo, con una tonalità gialla, con una sfumatura gialla …
(7) … rosse, di colore rosso, con una tonalità rossa, con una sfumatura rossa …
(8) … bianche, di colore bianco, con una tonalità bianca, con una sfumatura bianca. Avendole dominate, egli è percipiente in questo modo: ‘Io so, io vedo’. Per la conoscenza diretta della brama, queste otto realtà devono essere sviluppate.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya