Skip to content

AN 9.72: Cetasovinibandha Sutta – Catene emozionali

“Monaci, ci sono queste cinque catene emozionali. Quali cinque? In primo luogo, un monaco non è libero dall’avidità, dal desiderio, dall’affetto, dalla sete, dalla passione e dalla voglia di piaceri sensuali. Per questo motivo, la sua mente non è incline alla volontà, all’impegno, alla perseveranza e allo sforzo. Questo è il primo vincolo emozionale.
Inoltre, un monaco non è libero dalla brama del corpo … Non è libero dalla brama della forma… Mangia a volontà finché non ha la pancia piena, poi si abbandona ai piaceri del sonno, del riposo e della sonnolenza … Conduce la vita spirituale desiderando di rinascere in un mondo di deva: ‘Con questo precetto o osservanza o penitenza o vita spirituale, che io possa rinascere come deva! In questo modo, la sua mente non è incline alla volontà, all’impegno, alla perseveranza e allo sforzo. Questa è la quinta catene emozionale. Queste sono le cinque catene emozionali.
Per abbandonare queste cinque catene emozionali dovete sviluppare i quattro tipi di meditazione di consapevolezza. Quali quattro? È quando un monaco medita osservando un aspetto del corpo – sveglio, consapevole e attento, libero dal desiderio e dall’avversione per il mondo. Medita osservando un aspetto delle sensazioni … Medita osservando un aspetto della mente … Medita osservando un aspetto dei pensieri: sereno, consapevole e attento, libero dal desiderio e dall’avversione per il mondo. Per abbandonare queste cinque catene emozionali dovete sviluppare questi quattro tipi di meditazione di consapevolezza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya