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AN 3.119: Kammanta Sutta – Azione

“Monaci, ci sono tre fallimenti. Quali tre? Il fallimento nell’azione, nei mezzi di sussistenza e nella visione.

E qual è il fallimento nell’azione? Quando si uccidono creature viventi, si ruba, si ha una cattiva condotta sessuale e si usano parole false, divisive, offensive o inutili. Questo si chiama “fallimento nell’azione”.

E qual è il fallimento nei mezzi di sussistenza? Quando un nobile discepolo usa mezzi di sussistenza errati e si guadagna da vivere con mezzi di sussistenza errati. Questo si chiama “fallimento nei mezzi di sussistenza”.

E qual è il fallimento nella visione? Quando si ha una falsa visione, una teoria distorta, come ad esempio: ‘Non ha senso donare, sacrificare o offrire. Non c’è frutto o risultato delle buone o delle cattive azioni. Non esiste un aldilà. Non c’è alcun dovere verso la propria madre e il proprio padre. Non esiste alcuna rinascita. E non esiste alcun asceta o bramano ben esperto che descriva l’aldilà dopo averlo realizzato con la propria visione profonda.’ Questo è chiamato “fallimento nella visione “. Alcuni esseri senzienti, quando il loro corpo si dissolve, dopo la morte, rinascono in un luogo di perdizione, in un brutto luogo, nei mondi inferiori, negli inferi a causa del fallimento morale, mentale o nella visione.
Questi sono i tre fallimenti.

Ci sono tre realizzazioni. Quali tre? La realizzazione nell’azione, nei mezzi di sussistenza e nella visione.

E qual è la realizzazione nell’azione? Quando non si uccidono creature viventi, non si ruba, non si ha una cattiva condotta sessuale e non si usano parole false, divisive, offensive o inutili. Ciò si chiama “realizzazione nell’azione”.

E qual è la realizzazione nei mezzi di sussistenza? Quando un nobile discepolo usa retti mezzi di sussistenza e si guadagna da vivere con retti mezzi di sussistenza. Ciò si chiama “realizzazione nei mezzi di sussistenza”.

E qual è la realizzazione nella visione? Quando si ha retta visione, una retta teoria, come: ‘Ha senso donare, sacrificare o offrire. Esiste il frutto o il risultato delle buone o delle cattive azioni. Esiste un aldilà. Ci sono dei doveri verso la propria madre e il proprio padre. Esiste la rinascita. Ed esistono asceti o bramani ben esperti che descrivono l’aldilà dopo averlo realizzato con la propria visione profonda.’ Ciò si chiama “realizzazione nella visione “.
Queste sono le tre realizzazioni.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya