Una volta il Ven. Ananda soggiornava presso Rajagaha, nel monastero di Tapoda. Verso l’alba, si alzò e si recò alle sorgenti termali di Tapoda per lavarsi le membra. Dopo essersi lavato le membra, uscito dalle sorgenti, rimase in piedi, con indosso solo la veste intima, ad asciugarsi le membra. Anche l’asceta errante Kokanuda, verso l’alba, si alzò e andò alle sorgenti termali di Tapoda per lavarsi le membra. Vide da lontano il Ven. Ananda e, vedendolo, gli disse: “Chi sei, amico mio?”
“Sono un monaco, amico mio.”
“Che tipo di monaco?”
“Un discepolo del Sakya.”
“Vorrei chiederti un chiarimento su un punto, se mi dai il permesso di porre una domanda.”
“Chiedi pure. Dopo aver ascoltato [la tua domanda], ti spiegherò.”
“Com’è, amico mio: ‘Il cosmo è eterno. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’. È questa la tua visione?”
“No, amico mio, non ho questo tipo di visione.”
“Molto bene, allora: ‘Il cosmo non è eterno. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’. È questa la tua visione?”
“No, amico mio, non ho questo tipo di visione.”
“Molto bene, allora: ‘Il cosmo è finito… Il cosmo è infinito… L’anima e il corpo sono la stessa cosa… L’anima è una cosa e il corpo un’altra… Dopo la morte un Tathagata esiste… Dopo la morte un Tathagata non esiste… Dopo la morte un Tathagata esiste e non esiste… Dopo la morte un Tathagata né esiste né non esiste. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’. È questa la tua visione?”
“No, amico mio, non ho questo tipo di visione.”
“Allora, in questo caso, non sai e non comprendi?”
“No, amico mio. Non è il caso che io non sappia, che non comprenda. Io so. Io comprendo.”
“Ma alla domanda: ‘Com’è, amico mio? ‘Il cosmo è eterno. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’. È questa la tua visione?, mi rispondi: ‘No, amico mio, non ho questo tipo di visione’. Alla domanda: ‘Molto bene, allora: ‘Il cosmo non è eterno… Il cosmo è finito… Il cosmo è infinito… L’anima e il corpo sono la stessa cosa… L’anima è una cosa e il corpo un’altra… Dopo la morte un Tathagata esiste… Dopo la morte un Tathagata non esiste… Dopo la morte un Tathagata esiste e non esiste… Dopo la morte un Tathagata né esiste né non esiste. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’. È questa la tua visione?’, e tu mi rispondi: ‘No, amico mio, non ho questo tipo di visione’. Ma quando ti ho chiesto: ‘Allora, in questo caso, non sai o non comprendi?’, mi hai risposto: ‘No, amico mio. Non è vero che non so e non comprendo. Io so. Io comprendo’. Ora, come si deve intendere il significato di questa affermazione?”
“‘Il cosmo è eterno. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’, è un’opinione. Il cosmo non è eterno… Il cosmo è finito… Il cosmo è infinito… L’anima e il corpo sono la stessa cosa… L’anima è una cosa e il corpo un’altra… Dopo la morte un Tathagata esiste… Dopo la morte un Tathagata non esiste… Dopo la morte un Tathagata esiste e non esiste… Dopo la morte un Tathagata né esiste né non esiste. Solo questo è vero; tutto il resto non ha valore’, è un’opinione. Il prestar fede a delle opinioni, di credere a delle opinioni, dell’ossessione delle opinioni, della causa delle opinioni e dell’eliminazione delle opinioni: questo è ciò che so. Questo è ciò che comprendo.
Sapendo questo, io dico ‘lo so’. Comprendendo questo, io dico ‘Io comprendo’. Perché dovrei dire ‘Io non so, non comprendo’? Io so. Io comprendo.”
“Come ti chiami, amico mio? Come ti chiamano i tuoi compagni nella vita ascetica?”
“Mi chiamo Ananda, amico mio, e così mi chiamano i miei compagni nella vita ascetica.”
“Cosa? Ho parlato con il grande maestro senza rendermi conto che si trattava del Ven. Ananda? Se avessi saputo che si trattava del Ven. Ananda, non avrei fatto tante domande. Che il Ven. Ananda mi perdoni.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, © 1998. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya