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AN 11.13: Nandiya Sutta – Nandiya

Un tempo il Beato soggiornava tra i Sakya a Kapilavatthu, nel Parco degli alberi di Baniano. In quella occasione il Beato volle risiedere nella dimora per la stagione delle piogge a Savatthi. Nandiya il sakya ne venne a conoscenza e pensò: “Entrerò anch’io nella dimora della stagione delle piogge a Savatthi. Lì mi dedicherò agli affari e di tanto in tanto potrò vedere il Beato.”
Poi il Beato entrò nella dimora per la stagione delle piogge a Savatthi. Anche Nandiya il Sakya entrò nella dimora per la stagione delle piogge a Savatthi, dove si dedicò agli affari e di tanto in tanto vedeva il Beato. Una volta alcuni monaci erano occupati a preparare delle vesti per il Beato, pensando che con le vesti pronte, alla fine dei tre mesi [della dimora per la stagione delle piogge], il Beato sarebbe partito. Nandiya il Sakya ne venne a conoscenza, si avvicinò al Beato, gli rese omaggio, si sedette a lato e disse: “Bhante, ho sentito dire: ‘Alcuni monaci sono occupati a preparare le vesti per il Beato, pensando che appena pronte, alla fine dei tre mesi [della dimora per la stagione delle piogge], il Beato sarebbe partito. Bhante, con tutti i nostri vari impegni, come dobbiamo dimorare?”
“Bene, Nandiya! È giusto che voi uomini di casta vi avviciniate al Tathagata e gli chiediate: “Bhante, con tutti i nostri vari impegni, come dobbiamo dimorare?”
(1) “Nandiya, una persona con fede prospera, non una senza fede. (2) Una persona virtuosa prospera, non una persona immorale. (3) Una persona con energia prospera, non una persona pigra. (4) Una persona con una salda consapevolezza prospera, non una persona con una mente confusa. (5) Prospera chi è concentrato, non chi non è concentrato. (6) Chi è saggio prospera, non chi è stupido. Dopo aver stabilito queste sei qualità, è necessario stabilire interiormente la consapevolezza riguardo a cinque realtà.
(7) Ecco, Nandiya, dovresti ricordare il Tathagata in questo modo: ‘Il Beato è un arahant, un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri umani e divini, il Risvegliato, il Beato’. Così dovresti stabilire interiormente la consapevolezza basata sul Tathagata.
(8) Inoltre, Nandiya, dovresti ricordare il Dhamma in questo modo: ‘Il Dhamma è ben esposto dal Beato, visibile, immediato, invita alla conoscenza, accessibile, sperimentato personalmente dai saggi’. Così dovresti stabilire interiormente la consapevolezza basata sul Dhamma.
(9) Inoltre, Nandiya, dovresti ricordare i buoni amici in questo modo: ‘È veramente un bene, una fortuna e un vantaggio per me avere buoni amici che hanno compassione di me, che desiderano il mio bene, che mi esortano e mi istruiscono’. In questo modo dovresti stabilire interiormente la consapevolezza basata sui buoni amici.
(10) Inoltre, Nandiya, dovresti ricordare la tua generosità in questo modo: ‘È davvero una fortuna e un guadagno per me che, in una popolazione ossessionata dalla macchia dell’avarizia, io viva a casa mia con una mente priva della macchia dell’avarizia, liberamente generosa, aperta, che si diletta nella donazione, dedita alla carità, che si diletta nel dare e nel condividere’. Così dovresti stabilire interiormente la consapevolezza basata sulla generosità.
(11) Inoltre, Nandiya, dovresti ricordare i deva in questo modo: ‘Quei deva rinati in un corpo fatto di mente in compagnia dei deva che trascendono coloro che vivono di nutrimento, non vedono in loro nulla di ciò che deve essere fatto o [alcun bisogno] di migliorare ciò che è stato fatto. Proprio come un monaco liberato in modo permanente non vede in se stesso nulla di ciò che deve ancora essere fatto o [alcun bisogno] di migliorare ciò che è stato fatto, così è con quei deva rinati in un corpo fatto di mente in compagnia dei deva che trascendono coloro che vivono di nutrimento. Perciò dovresti stabilire la consapevolezza interiormente, basata sui deva.
Nandiya, un nobile discepolo che possiede queste undici qualità abbandona le cattive qualità non salutari e non le riprende, proprio come un recipiente capovolto non riceve l’acqua versata, o come un fuoco fuori controllo avanza bruciando un bosco secco e non ritorna a ciò che ha bruciato, così un nobile discepolo che possiede queste undici qualità abbandona le cattive qualità non salutari e non le riprende.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya