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Il Buddhismo

Il Buddhismo è un percorso di pratica e sviluppo spirituale che porta alla comprensione della vera natura della realtà. Le pratiche buddhiste come la meditazione sono mezzi per cambiare te stesso al fine di sviluppare le qualità di consapevolezza, gentilezza e saggezza. L’esperienza sviluppata nella tradizione buddhista nel corso di migliaia di anni ha creato una risorsa incomparabile per tutti coloro che desiderano seguire un percorso – un percorso che alla fine culmina nell’Illuminazione o nella Buddhità. Un essere illuminato vede la natura della realtà in modo assolutamente chiaro, così com’è, e vive pienamente e naturalmente in conformità con quella visione. Questo è l’obiettivo della vita spirituale buddhista, che rappresenta la fine della sofferenza per chiunque la raggiunga.

Poiché il Buddhismo non include l’idea di adorare un dio creatore, alcune persone non lo considerano una religione. I principi di base dell’insegnamento buddhista sono semplici e pratici: nulla è fisso o permanente; le azioni hanno conseguenze; il cambiamento è possibile. Quindi il Buddhismo si rivolge a tutte le persone indipendentemente da razza, nazionalità, casta, sessualità o genere. Insegna metodi pratici che consentono alle persone di realizzare e usare i suoi insegnamenti per trasformare la loro esperienza, per essere pienamente responsabili della propria vita.

Ci sono circa 350 milioni di buddhisti e un numero crescente di loro sono occidentali. Seguono molte diverse forme di Buddhismo, ma tutte le tradizioni sono caratterizzate dalla non violenza, dalla mancanza di dogma, dalla tolleranza delle differenze e, di solito, dalla pratica della meditazione.


ALONG THE WAY, Saggi sul sentiero buddhista
Ṭhānissaro Bhikkhu (Geoffrey DeGraff)

La metafora principale del Buddha per il suo insegnamento era un percorso di pratica: modi di pensare, parlare e agire che avrebbero condotto a una meta, la fine della sofferenza e del dolore.

  1. Sicurezza nella dualità – Quando il Buddha elencava i doveri dei maestri nei confronti dei discepoli, l’ultimo e più importante punto della lista era questo: che il maestro fornisse al discepolo protezione in tutte le direzioni.
  2. Il Buddha come stratega – Le cose che aveva conosciuto per conoscenza diretta, ma che non aveva insegnato, erano come le foglie della foresta.
  3. La pratica di puñña – Puñña, solitamente tradotto come “merito” – è un concetto difficile da comprendere per molti buddhisti occidentali.
  4. È saggio preoccuparsi – Avete paura del dolore? Non vi piace il dolore?
  5. Gli insegnamenti del Buddha sul dolore – Come superare ed accettare la perdita di una persona cara.
  6. Meditanti – Quando il Buddha insegnava la meditazione, spesso illustrava le sue lezioni con similitudini che riguardavano persone al lavoro o lo sviluppo di abilità.
  7. Senza ostacoli alla Morte – Quando meditate, vi esercitate a morire bene.
  8. Attaccamento e fine dell’attaccamento – Il problema non è costituito dagli aggregati della forma, della sensazione, della percezione, della formazione mentale e della coscienza. È l’attaccamento.
  9. La medicina del Buddha – Il Buddha si è paragonato a un medico che cura le sofferenze e le tensioni mentali – il dukkha – degli esseri viventi.
  10. La logica del non-Sé – Il Buddha insegnò che i cinque aggregati – forma, sensazione, percezione, formazioni mentali e coscienza – non sono il sé.
  11. L’Occhio del Dhamma – Le mappe del sentiero della pratica buddhista spesso evidenziano quattro principali scopi nobili che si raggiungono per gradi.
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