Un tempo il Buddha soggiornava presso Sāvatthī nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika.
Ora in quel momento il venerabile Nandaka stava educando, incoraggiando, esortando e ispirando i monaci nella sala delle assemblee con un discorso sul Dhamma. Poi, nel tardo pomeriggio, il Buddha uscì dalla sua dimora e andò nella sala delle assemblee. Rimase fuori dalla porta in attesa che il discorso finisse. Quando seppe che il discorso era finito, si schiarì la gola e bussò alla porta. I monaci aprirono la porta al Buddha ed egli entrò nella sala delle assemblee, dove si sedette al posto preparato.
Disse a Nandaka: “Nandaka, hai dato ai monaci una lunga esposizione del Dhamma. Mi faceva male la schiena mentre stavo fuori dalla porta aspettando la fine del discorso.”
A tali parole, Nandaka si sentì imbarazzato e disse al Buddha: “Signore, non sapevo che il Buddha era in piedi fuori dalla porta. Se lo avessi saputo, non avrei parlato così tanto.”
Allora il Buddha, notando l’imbarazzo di Nandaka, gli disse: “Bene, bene, Nandaka! È giusto che un saggio come te, che è passato con fede dalla vita laica a quella ascetica, si sieda insieme ai monaci per un discorso sul Dhamma. In queste occasioni dovresti fare una di queste due cose: discutere il Dhamma o mantenere un nobile silenzio.
Nandaka, se un monaco è pieno di fede ma senza moralità è incompleto sotto questo aspetto, e dovrebbe realizzarlo, pensando: ‘Come posso diventare pieno di fede e di moralità?’ Quando un monaco è pieno di fede e di moralità, è completo sotto questo aspetto.
Se un monaco è pieno di fede e di moralità, ma non ottiene la pace interiore è incompleto sotto questo aspetto, e dovrebbe realizzarlo, pensando: ‘Come posso diventare pieno di fede e di moralità e ottenere la pace interiore?’ Quando un monaco è pieno di fede e di moralità e ottiene la pace interiore, è completo sotto questo aspetto.
Se un monaco è pieno di fede e di moralità e ottiene la pace interiore, ma non ottiene la saggezza superiore del discernimento dei principi è incompleto sotto questo aspetto.
Supponiamo, Nandaka, che ci sia un animale a quattro zampe zoppo e menomato. Sarebbe incompleto sotto questo aspetto. Allo stesso modo, se un monaco è pieno di fede e di moralità e ottiene la pace interiore, ma non ottiene la saggezza superiore del discernimento dei principi è incompleto sotto questo aspetto, e deve realizzarlo: ‘Come posso diventare pieno di fede e di moralità e ottenere la pace interiore e la saggezza superiore del discernimento dei principi?’
Quando un monaco è pieno di fede e di moralità e ottiene la pace interiore e la saggezza superiore del discernimento dei principi è completo sotto questo aspetto.”
Così disse il Buddha. Finito di parlare, il Beato si alzò dal suo posto e si ritirò nella sua dimora.
Subito dopo l’uscita del Buddha, il venerabile Nandaka disse ai monaci: “Poco fa, venerabili, il Buddha ha spiegato una pratica spirituale totalmente piena e pura in quattro affermazioni, prima di alzarsi dal suo posto e ritirarsi nella sua dimora: ‘Nandaka, se un monaco è pieno di fede ma senza moralità è incompleto sotto questo aspetto, e dovrebbe realizzarlo, pensando: ‘Come posso diventare pieno di fede e di moralità?’ … Quando un monaco è pieno di fede e di moralità e ottiene la pace interiore e la saggezza superiore del discernimento dei principi è completo sotto questo aspetto.’
Venerabili, ci sono questi cinque benefici nell’ascoltare il Dhamma al momento giusto e nel discutere il Dhamma al momento giusto. Quali cinque?
In primo luogo, un monaco insegna ai monaci il Dhamma che è buono all’inizio, buono nel mezzo e buono alla fine, significativo e ben formulato. E rivela una pratica spirituale interamente piena e pura. Ogni volta che lo fa è gradito e approvato dal Maestro, rispettato e ammirato. Questo è il primo beneficio …
Inoltre, un monaco insegna ai monaci il Dhamma … Ogni volta che lo fa, si sente ispirato dal significato e dall’insegnamento di quel Dhamma. Questo è il secondo beneficio …
Inoltre, un monaco insegna ai monaci il Dhamma … Ogni volta che lo fa, vede il significato di una verità profonda in quel Dhamma con una saggezza penetrante. Questo è il terzo beneficio …
Inoltre, un monaco insegna ai monaci il Dhamma … Ogni volta che lo fa, i suoi compagni spirituali lo stimano molto di più, pensando: ‘Questo venerabile ha raggiunto o raggiungerà di sicuro il fine’. Questo è il quarto beneficio …
Inoltre, un monaco insegna ai monaci il Dhamma … Ogni volta che lo fa, possono essere presenti dei monaci novizi, che non hanno raggiunto il desiderio del loro animo, ma che vivono aspirando al rifugio supremo. Ascoltando quell’insegnamento, essi suscitano energia per raggiungere l’irraggiungibile, ottenere l’inarrivabile e realizzare l’irrealizzabile. Possono essere presenti degli arahant, che hanno messo fine agli influssi impuri, completato il viaggio spirituale, fatto ciò che doveva essere fatto, deposto il fardello, raggiunto la propria meta, reciso totalmente le catene della rinascita, ed essere rettamente liberati mediante il Risveglio. Ascoltando quell’insegnamento, essi desiderano semplicemente vivere felicemente la vita presente. Questo è il quinto beneficio …
Questi sono i cinque benefici nell’ascoltare il Dhamma al momento giusto e nel discutere il Dhamma al momento giusto.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya