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AN 3.77: Dutiyabhava Sutta – Il divenire (2)

Il Ven. Ananda si recò dal Beato e, dopo averlo salutato con rispetto, si sedette a lato. Lì seduto, disse al Beato: “Signore, questa parola, ‘divenire, divenire’ – fino a che punto vi è il divenire?”

“Ananda, se non ci fosse il kamma che matura nella sfera della sensualità, il divenire della sensualità sarebbe percepito?”

“No, signore.”

“Il kamma è il campo, la coscienza il seme e la brama l’irrigazione. L’intenzione e l’aspirazione degli esseri viventi ostacolate dall’ignoranza e vincolate alla brama sono stabilite / connesse ad una sfera inferiore. Così vi è la realizzazione di un rinnovato divenire nel futuro.

Se non ci fosse il kamma che matura nella sfera della forma, il divenire della forma sarebbe percepito?”

“No, signore.”

“Il kamma è il campo, la coscienza il seme e la brama l’irrigazione. L’intenzione e l’aspirazione degli esseri viventi ostacolate dall’ignoranza e vincolate alla brama sono stabilite / connesse ad una proprietà media. Così vi è la realizzazione di un rinnovato divenire nel futuro.

Se non ci fosse il kamma che matura nella sfera della non-forma, il divenire della non-forma sarebbe percepito?”

“No, signore.”

“Il kamma è il campo, la coscienza il seme e la brama l’irrigazione. L’intenzione e l’aspirazione degli esseri viventi ostacolate dall’ignoranza e vincolate alla brama sono stabilite / connesse ad una proprietà definita. Così vi è la realizzazione di un rinnovato divenire nel futuro.
Ecco come vi è il divenire.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu, © 1998. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya