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AN 10.76: Tayodhamma Sutta – Tre realtà

“Monaci, se non vi fossero tre realtà, il Tathagata, l’Arahant, il Buddha pienamente risvegliato non sorgerebbe nel mondo, e il Dhamma e la Disciplina proclamati dal Tathagata non splenderebbero nel mondo.” Quali tre? Rinascita, vecchiaia e morte. Se queste tre realtà non vi fossero, il Tathagata, l’Arahant, il Buddha pienamente risvegliato non sorgerebbe nel mondo, e il Dhamma e la Disciplina proclamati dal Tathagata non splenderebbero nel mondo. Ma poiché queste tre realtà esistono, il Tathagata, l’Arahant, il Buddha pienamente risvegliato sorge nel mondo e il Dhamma e la Disciplina proclamati dal Tathagata, risplendono nel mondo.
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte. Quali tre? Brama, odio e ignoranza. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte.
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza. Quali tre? La visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza.
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Quali tre? La falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze.
Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Quali tre? La non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e la mente distratta. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. 
Senza abbandonare tre realtà, non si può abbandonare la non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e la mente distratta. Quali tre? Il non frequentare i nobili, il non voler ascoltare l’insegnamento dei nobili e la mente distratta. Senza abbandonare queste tre realtà, non si può abbandonare la non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e la mente distratta.
Senza abbandonare tre realtà, non si può abbandonare il non frequentare i nobili, il non voler ascoltare l’insegnamento dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti. Quali tre? L’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. Senza abbandonare queste tre realtà, non si può abbandonare il non frequentare i nobili, il non voler ascoltare l’insegnamento dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti. 
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. Quali tre? La mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Senza abbandonare queste tre realtà, non si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale.
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Quali tre? La disattenzione, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia.
Senza abbandonare tre realtà non si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. Quali tre? La mancanza di coscienza, l’imprudenza e la negligenza. Senza abbandonare queste tre realtà non si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici.
Monaci, chi è privo di coscienza e di prudenza è negligente. Quando si è negligenti non si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. 
Quando si frequentano cattivi amici non si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Quando si è pigri, non si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. Quando si è immorali non si può abbandonare il non voler frequentare i nobili, il non voler ascoltare gli insegnamenti dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti. Quando si ha una mente che non sa riconoscere i difetti, non si può abbandonare il disprezzo, la mancanza di consapevolezza della situazione e una mente distratta. Quando la mente è distratta, non si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Quando la mente è pigra, non si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Quando si hanno dubbi non si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza. Senza abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza non si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte.
Dopo aver abbandonato tre realtà, si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte. Quali tre? La brama, l’odio e l’ignoranza. Dopo aver abbandonato queste tre realtà si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte.
Dopo aver abbandonato tre realtà si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza. Quali tre? La visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza.
Dopo aver abbandonato tre realtà, si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Quali tre? La falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze.
Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Quali tre? La non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e la mente distratta. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale.
Dopo aver abbandonato tre realtà, si può abbandonare la non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e una mente distratta. Quali tre? Il non voler frequentare i nobili, il non voler ascoltare l’insegnamento dei nobili e la mente distratta. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e una mente distratta.
Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare il non voler frequentare i nobili, il non voler ascoltare l’insegnamento dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti. Quali tre? L’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare il non voler frequentare i nobili, il non voler ascoltare gli insegnamenti dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti.
Dopo aver abbandonato tre realtà, si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. Quali tre? La mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale.
Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Quali tre? Il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia.
Dopo aver abbandonato tre realtà, si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. Quali tre? La mancanza di coscienza, l’imprudenza e la negligenza. Dopo aver abbandonato queste tre realtà, si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici.
Monaci, chi ha coscienza e prudenza è diligente. Quando si è diligenti, si può abbandonare il disprezzo, l’essere difficili da ammonire e il frequentare cattivi amici. Quando si frequentano buoni amici, si può abbandonare la mancanza di fede, la mancanza di gentilezza e la pigrizia. Quando si è pieni di energia, si può abbandonare l’inquietudine, la mancanza di moderazione e la condotta immorale. 
Quando si è dotati di morale, si può abbandonare il non voler frequentare i nobili, il non voler ascoltare gli insegnamenti dei nobili e una mente che non sa riconoscere i difetti. Quando non si ha una mente che sa riconoscere i difetti, si può abbandonare la non consapevolezza, la mancanza di consapevolezza della situazione e una mente distratta. Quando la mente non è distratta, si può abbandonare la falsa attenzione, il seguire un falso sentiero e la pigrizia mentale. Quando la mente non è pigra, si può abbandonare la visione identitaria, il dubbio e l’errata comprensione dei precetti e delle osservanze. Quando non si hanno dubbi, si può abbandonare la brama, l’odio e l’ignoranza. Dopo aver abbandonato la brama, l’odio e l’ignoranza, si può abbandonare la rinascita, la vecchiaia e la morte.” 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya