Un tempo il Buddha soggiornava presso Sāvatthī nel boschetto di Jeta, al monastero di Anāthapiṇḍika. Allora il re Pasenadi del Kosala si recò dal Buddha, si inchinò e si sedette a lato.
Poi un uomo si avvicinò al re e gli sussurrò all’orecchio: “Maestà, la regina Mallikā è morta.”
Sentite tali parole, il re Pasenadi si avvilì e si rattristò. Sedette disperato, abbattuto, depresso, senza dire neanche una parola.
Consapevole di questo, il Buddha gli disse: “Grande re, ci sono cinque cose che non si possono avere da nessun asceta o brahmano o deva o Māra o Brahmā o da nessuno al mondo. Quali cinque? Che qualcuno soggetto alla vecchiaia non invecchi. … (come sutta precedente) Dispiacersi e lamentarsi non porta neanche un po’ di bene … ‘Il karma è forte. Cosa posso fare ora?”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya