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AN 9.19: Devatā Sutta – Un deva

“Monaci, questa sera, alcuni deva, illuminando l’intero boschetto di Jeta, sono venuti da me, si sono inchinati, si sono messi da parte e mi hanno detto: ‘Signore, in passato, quando eravamo esseri umani, i monaci sono venuti a casa nostra. Ci alzavamo educatamente per loro, ma non ci inchinavamo. E così, non avendo compiuto il nostro dovere, pieni di rimorsi e rimpianti, siamo rinati in un mondo inferiore.
Poi altri deva sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Signore, in passato, quando eravamo esseri umani, i monaci sono venuti a casa nostra. Ci alzavamo gentilmente per loro e ci inchinavamo, ma non offrivamo loro un posto a sedere. E così, non avendo compiuto il nostro dovere, pieni di rimorsi e rimpianti, siamo rinati in un mondo inferiore.
Poi altri deva sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Signore, in passato, quando eravamo esseri umani, i monaci sono venuti a casa nostra. Ci alzavamo educatamente per loro, ci inchinavamo e offrivamo un posto a sedere, ma non condividevamo al meglio. …’
‘… non ci sedevamo accanto per ascoltare gli insegnamenti. …’
‘… non abbiamo ascoltato con attenzione gli insegnamenti. …’
‘… non abbiamo memorizzato gli insegnamenti. …’
‘… non abbiamo esaminato il significato degli insegnamenti che avevamo memorizzato. …’
‘… avendo compreso il significato e l’insegnamento, non abbiamo praticato di conseguenza. E così, non avendo compiuto il nostro dovere, pieni di rimorsi e rimpianti, siamo rinati in un mondo inferiore.
Poi altri deva sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Signore, in passato, quando eravamo esseri umani, i monaci sono venuti a casa nostra. Noi ci alzavamo gentilmente, ci inchinavamo e offrivamo loro un posto a sedere. Abbiamo condiviso il meglio che potevamo. Ci siamo seduti accanto per ascoltare gli insegnamenti, abbiamo ascoltato con attenzione, memorizzato ed esaminato il loro significato. Comprendendo gli insegnamenti e il significato, abbiamo praticato di conseguenza. E così, dopo aver compiuto il nostro dovere, senza rimorsi e rimpianti, siamo rinati in un mondo superiore.
Ecco, monaci, vedete queste radici di alberi e queste capanne vuote. Praticate i jhana, monaci! Non siate negligenti! Non pentitevi in seguito, come quei deva.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya