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AN 6.70: Samādhi Sutta – Concentrazione

“Monaci, (1) è impossibile che un monaco, senza una concentrazione pacifica, sublime, ottenuta attraverso la quiete, e raggiunta l’unificazione possa esercitare i vari tipi di potenza psichica: essendo stato uno, diventa molti . . . [continua come in AN 6.2] . . . esercita la propria influenza sino ai mondi lontani di Brahma. (2) È impossibile che con l’elemento dell’orecchio divino, purificato e sovrumano, possa sentire entrambi i tipi di suoni, quello divino e quello umano, sia quelli lontani che quelli vicini. (3) È impossibile che possa comprendere le menti di altri esseri e persone, avendole comprese con la propria mente; che possa comprendere una mente con brama come una mente con brama . . . una mente non liberata come non liberata. (4) È impossibile che egli possa ricordare le sue molteplici vite passate… in ogni particolare e dettaglio. (5) È impossibile che con l’occhio divino, purificato e sovrumano, possa vedere gli esseri che trapassano e rinascono . . . e possa capire la rinascita degli esseri secondo il loro kamma. (6) È impossibile che con la distruzione degli influssi impuri, egli possa realizzare da solo con retta conoscenza, in questa stessa vita, la pura liberazione della mente, la liberazione mediante la saggezza, e che, entrato in esse, possa in esse dimorare.

Monaci, (1) è possibile che un monaco, con una concentrazione pacifica, sublime, ottenuta attraverso la quiete, e raggiunta l’unificazione possa esercitare i vari tipi di potenza psichica . . . (2) possa sentire entrambi i tipi di suoni, quello divino e quello umano, sia quelli lontani che quelli vicini. (3) possa comprendere le menti di altri esseri e persone, avendole comprese con la propria mente … (4) possa ricordare le sue molteplici vite passate… (5) con l’occhio divino, purificato e sovrumano, possa vedere gli esseri che trapassano e rinascono . . . (6) con la distruzione degli influssi impuri, egli possa realizzare da solo con retta conoscenza, in questa stessa vita, la pura liberazione della mente, la liberazione mediante la saggezza, e che, essendo entrato in essa, possa in esse dimorare.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya