Il Vimanavatthu del Khuddaka Nikaya è una raccolta di 83 storie in versi che descrive il vimana — un genere di dimora paradisiaca — abitata da esseri rinati come dei o dee (devata ) come ricompensa per atti meritori compiuti da loro come esseri umani.
- Vv 1.1: Pathamapithavimanavatthu – Il trono dorato — Un deva spiega come ha ottenuto la sua felice rinascita.
- Vv 1.2: Dutiya Pīṭha Sutta – La dimora del trono (2) — Donare dà sempre risultati.
- Vv 1.3: Tatiya Pīṭha Sutta – La dimora del trono (3) — Anche offrire una cosa semplice al Sangha può dare grandi risultati.
- Vv 1.4: Catuttha Pīṭha Sutta – La dimora del trono (4) — L’arahant Moggallana chiede a un deva come abbia ricevuto un trono di berillo.
- Vv 1.5: Kuñjaravimānavatthu – La dimora dell’elefante — Se si ha a cuore la propria felicità e si vogliono sperimentare degli ottimi risultati si devono offrire posti agli arahant che portano il loro ultimo corpo.
- Vv 1.6: Paṭhamanāvāvimānavatthu – La dimora (a forma di) nave — Un deva racconta al Venerabile Moggallana la sua felice rinascita ottenuta per le sue azioni meritorie.
- Vv 1.7: Dutiya Nāvā Sutta – La dimora della nave (2) — Offrire acqua al Nobile Sangha porterà molta felicità.
- Vv 1.8: Tatiya Nāvā Sutta – La dimora della nave (3) — Un deva spiega il merito accumulato quando ha offerto acqua a un monaco che era caduto.
- Vv 1.9: Dīpavimānavatthu – La dimora luminosa — Un deva spiega al Venerabile Moggallana di aver avuto una buona rinascita perché quando era un essere umano aveva illuminato un’intera zona rimasta totalmente al buio.
- Vv 1.10: Tiladakkhinavimanavatthu – La dimora (per un dono di semi) di sesamo — Il Venerabile Moggallana chiede ad un deva quali azioni meritorie ha compiuto per avere tutta questa felicità.
- Vv 1.11: Patibbatā Sutta – La dimora della moglie onesta – Un deva spiega i vantaggi di rimanere fedeli al proprio coniuge e di essere onesti.
- Vv 1.12: Dutiya Patibbatā Sutta – La dimora moglie onesta (2) — Un deva spiega come l’osservanza dei precetti e l’essere un seguace del Buddha supremo possano portare alla felicità.
- Vv 1.13: Paṭhama Suṇisā Sutta – La dimora della nuora — Offrire una fetta di torta all’olio al nobile Sangha produce molti meriti.
- Vv 1.14: Dutiya Suṇisā Sutta – La dimora della nuora (2) — Un deva spiega come l’offerta di una torta ricoperta di miele l’abbia condotta al mondo celeste Nandana.
- Vv 1.15: Uttaravimanavatthu – La dimora di Uttara — Il deva Uttara racconta le sue azioni meritorie compiute nella vita precedente
- Vv 1.16: Sirima — La dimora di Sirima — Il deva Sirima, un artista nella precedente esistenza, spiega al Ven. Vangisa come ha imparato il dhamma e attraversato la corrente.
- Vv 1.17: Kesakārīvimānavatthu – La dimora di Kesakari — Un deva racconta al suo re Sakka i meriti compiuti nella vita precedente che lo hanno fatto rinascere nei mondi celesti.
- Vv 2.1: Dāsī Sutta – La dimora della serva — Solo chi compie azioni buone e salutari rinasce in mondi celesti.
- Vv 2.2: Lakhumāvimānavatthu – La dimora di Lakhuma — La seguace laica Lakhuma nella vita precedente ha compiuto molte azioni meritorie per cui è rinata in un mondo celeste dove vive felicemente.
- Vv 2.3: Ācāmadāyikāvimānavatthu – La dimora (per aver donato un po’ di) riso — Il Venerabile Kassapa mentre era in giro per la questua ricevette da una poverissima donna un po’ di riso. Grazie a quell’azione meritoria quella donna è rinata nel paradiso Nimmanarati.
- Vv 2.4: Caṇḍālī Sutta – La dimora di una donna di casta inferiore — Il Buddha Supremo, con la massima compassione, aiuta una donna di casta inferiore prima della sua morte.
- Vv 2.5: Bhadditthi Sutta – La dimora di una graziosa signora — Il Buddha supremo chiede a un deva come abbia ottenuto un albero raro vicino alla sua dimora celeste.
- Vv 2.6: Soṇadinnā Sutta – La dimora di Sonadinna — Un deva spiega quanto fosse felice di osservare i suoi precetti e di donare generosamente.
- Vv 2.7: Uposathā Sutta – La dimora di Uposatha — Una deva spiega il suo rammarico per non aver sviluppato ulteriormente la sua mente.
- Vv 2.8: Saddhā Sutta – La dimora di Saddha — Un deva spiega i benefici di una fede incrollabile nella Triplice Gemma.
- Vv 2.9: Sunandā Sutta – La dimora di Sunanda — Si può ottenere molta felicità osservando i precetti e facendo l’elemosina al Nobile Sangha.
- Vv 2.10: Bhikkhadāyikā Sutta – La dimora del donatore di elemosine – Una deva spiega come ha ottenuto un corpo bellissimo.
- Vv 2.11: Dutiya Bhikkhadāyikā Sutta – La dimora del donatore di elemosine (2) — Offrire l’elemosina con una mente felice, pura e serena può portare molti benefici.
- Vv 3.1: Uḷāra Sutta – La splendida dimora — Un deva spiega la felicità ottenuta offrendo un solo dolce all’olio all’Arahant Moggallana.
- Vv 3.2: Ucchudāyikāvimānavatthu – La dimora per un pezzetto di canna da zucchero — Il risultato dell’offerta di un pezzetto di canna da zucchero non fu misero. Ha generato ottimi frutti. Mi godo la felicità nel mondo celeste Nandana come il dio Sakka.
- Vv 3.3: Pallaṅka Sutta – La dimora del divano — Un deva spiega la felicità che si può ottenere essendo una buona moglie, seguendo i precetti e contenendosi.
- Vv 3.4: Latā Sutta – La dimora di Lata — Le figlie del deva Sakka spiegano come hanno ottenuto la felicità come deva.
- Vv 3.5: Guttila Sutta – La dimora di Guttila — Diversi deva parlano delle azioni meritorie che hanno compiuto per ottenere la felicità.
- Vv 3.6: Daddallavimānavatthu – La dimora meravigliosa — La storia di Subhadda che quando era nel mondo umano offrì del cibo al Sangha e per questo atto meritorio rinacque in un meraviglioso mondo celeste.
- Vv 3.7: Sesavati — La dimora di Sesavati — Il Deva Sesavati racconta al Ven. Vangisa come il rispetto per il Ven. Sariputta nella precedente nascita sia stato sufficiente a garantire la sua rinascita in un glorioso regno dei Deva. Questo è un esempio di poesia devozionale del buddhismo antico.
- Vv 3.8: Mallikā Sutta – La dimora di Mallika — Le offerte al Buddha Supremo dopo la sua morte possono ancora dare buoni risultati?
- Vv 3.9: Visālakkhī Sutta – La dimora del deva dagli occhi splendidi — Seguire i precetti, condurre una vita sobria, praticare la generosità e avere fede può portare molta felicità.
- Vv 3.10: Pāricchattaka Sutta – La dimora dell’albero di corallo — Un deva spiega i risultati dell’offerta di una ghirlanda di fiori al Buddha Supremo.
- Vv 4.1: Mañjeṭṭhaka Sutta – La dimora cremisi — Un servitore offre fiori al Buddha supremo e ottiene molta felicità.
- Vv 4.2: Pabhassara Sutta – La dimora splendente – I deva che hanno una forte fede nel Buddha supremo superano gli altri deva.
- Vv 4.3: Nāga Sutta – La dimora dell’elefante – Un deva offre un paio di vesti al Buddha e ottiene molta felicità.
- Vv 4.4: Alomā Sutta – La dimora di Aloma — Offrire anche un piccolo pezzo di torta di riso al Buddha Supremo porterà molta felicità.
- Vv 4.5: Kañjikadāyikā Sutta – La dimora del donatore di riso — Un deva spiega la felicità che ha ottenuto offrendo medicine al Buddha Supremo.
- Vv 4.6: Vihāravimānavatthu – La dimora monastero — Un deva rinato in un mondo celeste spiega al Venerabile Anuruddha le azioni meritorie compiute quando era nel mondo umano.
- Vv 4.7: Caturitthi Sutta – La dimora delle quattro donne — L’arahant Moggallana chiede a quattro deva quali azioni meritorie hanno compiuto per ottenere corpi così radiosi.
- Vv 4.8: Amba Sutta – La dimora del boschetto di mango — Cosa si guadagna quando si offre un monastero all’ordine dei monaci?
- Vv 4.9: Pītavimānavatthu – La dimora dei fiori gialli — Un deva, anche se ha fatto una piccola offerta ha ottenuto un ottimo risultato ed è rinato in un mondo celeste. Infatti se le persone offrono qualcosa al Buddha Supremo con mente colma di fede, i risultati saranno sempre eccellenti.
- Vv 4.10: Ucchu Sutta – La dimora della canna da zucchero — Un deva spiega i frutti della donazione di una piccola canna da zucchero all’arahant Moggallana.
- Vv 4.11: Candana Sutta – La dimora dell’onore — Un deva spiega come l’adorazione e l’onore dei monaci possano portare a molti meriti.
- Vv 4.12: Rajjumālāvimānavatthu – La dimora di Rajjumala — Un deva racconta di essere rinato in un mondo celeste perché nella sua misera vita precedente ha incontrato il Buddha Supremo.
- Vv 5.1: Maṇḍūkadevaputtavimānavatthu – La dimora della rana — Un deva nella vita precedente era una rana ed è rinato in un mondo celeste perché ha ascoltato il Dhamma del Buddha.
- Vv 5.3: Chattamāṇavakavimānavatthu – La dimora del ragazzo di nome Chatta — Un deva racconta che dopo aver ascoltato brevemente il Dhamma del Buddha ha acquisito molti meriti, tanto da rinascere in mondi celesti.
- Vv 5.8: Paṭhamasūcivimānavatthu – La dimora dell’ago — Un deva racconta al Venerabile Moggallana i meriti acquisiti nella vita precedente.
- Vv 6.10: (Uttara) Pāyāsivimānavatthu – La dimora di Uttara — Un deva nella sua esistenza precedente ha offerto del cibo a monaci virtuosi, per tali azioni meritorie ha ottenuto una buona rinascita.
- Vv 7.5: Ambavimānavatthu – La dimora dei manghi — Per la sua azione meritoria un deva è rinato in un mondo celeste, nel parco Nandana, circondato da vari uccelli e da deva che cantano e ballano.
- Vv 7.6: Gopālavimānavatthu – La dimora del mandriano — Un deva è rinato in un mondo celeste perché nella precedente vita come essere umano aveva offerto del riso ad un monaco.
- Vv 7.7: Kaṇḍakavimānavatthu – La dimora di Kanthaka — Nella vita precedente questo deva era il cavallo di Siddharta; dopo la morte è rinato come deva in un mondo celeste.