Un tempo il Beato soggiornava presso Vesali nel santuario di Gotamaka. Lì si rivolse ai monaci: “Monaci!”.
“Sì, signore.” – risposero i monaci.
Il Beato disse: “È attraverso la conoscenza diretta che insegno il Dhamma, non senza conoscenza diretta. È con una causa che insegno il Dhamma, non senza una causa. È con delle rivelazioni che insegno il Dhamma, non senza rivelazioni.
Poiché insegno il Dhamma attraverso la conoscenza diretta e non senza conoscenza diretta, poiché insegno il Dhamma con una causa e non senza una causa, poiché insegno il Dhamma con delle rivelazioni e non senza rivelazioni, c’è una buona ragione per il mio insegnamento, una buona ragione per la mia esortazione. E questo vi basta per essere appagati, vi basta per essere gratificati, vi basta per avere la gioia che il Beato è perfettamente risvegliato, il Dhamma è ben insegnato dal Beato e il Sangha lo pratica rettamente”.
Così disse il Beato. Gratificati, i monaci si rallegrarono delle parole del Beato. E mentre questa spiegazione veniva esposta, il cosmo tremò diecimila volte.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu © 1998. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya