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AN 10.86: Adhimāna Sutta – Sopravvalutazione

Un tempo il venerabile Mahākassapa soggiornava presso Rājagaha, nel boschetto di bambù, nella riserva degli scoiattoli. Lì si rivolse ai monaci: ” Venerabili, monaci!”
“Venerabile.”, risposero. Il venerabile Mahākassapa così disse: “Consideriamo un monaco che dichiara l’illuminazione: ‘Ho compreso: La rinascita è terminata, il viaggio spirituale è stato completato, ciò che doveva essere fatto è stato fatto, non ci saranno future esistenze’. Viene indagato, esaminato e analizzato dal Tathagata o da uno dei suoi discepoli che ha ottenuto i jhana ed è esperto nelle realizzazioni, delle menti altrui e dei meandri della mente altrui. Se viene esaminato in questo modo, si blocca o perde il sentiero. Cade in rovina e in fallimento.
Il Tathagata o uno dei suoi discepoli comprende la sua mente e indaga: ‘Perché questo venerabile dichiara l’illuminazione affermando: ‘Ho compreso: La rinascita è terminata, il viaggio spirituale è stato completato, ciò che doveva essere fatto è stato fatto, non ci saranno future esistenze’?
Comprende: ‘Questo venerabile si sopravvaluta e crede che questa sia la verità’. Si ritiene di aver raggiunto ciò che non ha raggiunto, di aver fatto ciò che non ha fatto e di aver ottenuto ciò che non ha ottenuto. E dichiara l’illuminazione per sopravvalutazione: ‘Ho compreso: La rinascita è terminata, il viaggio spirituale è stato completato, ciò che doveva essere fatto è stato fatto, non ci saranno future esistenze.’
Il Tathagata o uno dei suoi discepoli comprende la sua mente e indaga: ‘Perché questo venerabile si sopravvaluta e crede che questa sia la verità’. Si ritiene di aver raggiunto ciò che non ha raggiunto, di aver fatto ciò che non ha fatto e di aver ottenuto ciò che non ha ottenuto. E dichiara l’illuminazione per sopravvalutazione: ‘Ho compreso: La rinascita è terminata, il viaggio spirituale è stato completato, ciò che doveva essere fatto è stato fatto, non ci saranno future esistenze.’
Comprende: ‘Questo venerabile è molto istruito, ricorda e conserva ciò che ha imparato. Questo Dhamma è buono all’inizio, buono nel mezzo e buono alla fine, significativo e ben formulato, che descrive una pratica spirituale completamente piena e pura. È molto istruito in questo Dhamma, lo ricorda, lo rafforza con la recitazione, lo esamina mentalmente e lo comprende a livello teorico. Perciò questo venerabile si sopravvaluta e ritiene che questa sia la verità. …’
Comprende: ‘Questo venerabile è pieno di brama e spesso vive con la mente piena di brama’. Essere pieni di brama significa declino nel Dhamma e nella Disciplina proclamati dal Tathagata.
Questo venerabile ha cattiva volontà …
torpore e sonnolenza …
inquietudine…
dubbio…
Questo venerabile ama il lavoro. Lo ama e gli piace farlo…
Questo venerabile ama parlare …
dormire …
la compagnia…
Quando c’è ancora molto da realizzare, questo venerabile si è fermato a metà dopo aver raggiunto un risultato insignificante. Fermarsi a metà significa declino nel Dhamma e nella Disciplina proclamati dal Tathagata.
Non è possibile per un monaco raggiungere la crescita, il miglioramento o la maturità in questo Dhamma e in questa Disciplina senza abbandonare queste dieci qualità. È possibile per un monaco raggiungere la crescita, il miglioramento o la maturità in questo Dhamma e in questa Disciplina dopo aver abbandonato queste dieci qualità.” 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya