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AN 5.139: Sotar Sutta – Saper ascoltare

“Dotato di queste cinque qualità, un elefante del re è degno di un re, è adatto ad un re, è per lui prezioso. Quali cinque? Quando un elefante del re sa ascoltare, sa distruggere, sa proteggere, sa sopportare, sa avanzare.
E come un elefante del re sa ascoltare? Quando il domatore gli affida un compito, allora – incurante di ciò che ha fatto o non ha fatto prima – presta attenzione, mentalmente si applica, e presta ascolto. In questo modo un elefante del re sa ascoltare.
E come un elefante del re sa distruggere? Quando, in battaglia, sa distruggere un elefante assieme a chi lo cavalca, sa distruggere un cavallo con il suo cavaliere, sa distruggere un carro con il suo cocchiere, distrugge una fanteria. In questo modo un elefante del re sa distruggere.
E come un elefante del re sa proteggere? Quando, in battaglia, sa proteggere il suo lato anteriore, il suo lato posteriore, le sue zampe anteriori, le sue zampe posteriori, la sua testa, le sue orecchie, le sue zanne, la sua proboscide, la sua coda, sa proteggere chi lo cavalca. In questo modo un elefante del re sa proteggere.
E come un elefante del re sa sopportare? Quando, in battaglia, sopporta i colpi d’alabarda, di spada, frecce e lance; sa sopportare il frastuono dei tamburi, dei piatti, delle trombe. In questo modo un elefante del re sa sopportare.
E come un elefante del re sa avanzare? Quando – in qualsiasi direzione il domatore gli dica di andare, incurante di dove sia andato o non andato prima – un elefante del re va ed avanza nella giusta direzione.
In questo modo un elefante del re sa avanzare.
Dotato di queste cinque qualità, un elefante del re è degno di un re, è adatto ad un re, è per lui prezioso.
Allo stesso modo, un monaco dotato di queste cinque qualità merita le offerte, merita ospitalità, merita doni, merita rispetto, un incomparabile campo di meriti per il mondo. Quali cinque?
Quando un monaco sa ascoltare, sa distruggere, sa proteggere, sa sopportare, sa avanzare.
E come un monaco sa ascoltare? Quando, riguardo al Dhamma e alla Disciplina ben insegnati dal Tathagata, un monaco presta attenzione, mentalmente si applica, e porge il suo ascolto al Dhamma. In questo modo un monaco sa ascoltare.
E come un monaco sa distruggere? Quando non tollera ogni pensiero nascente colmo di desiderio sensuale. Egli lo abbandona, lo distrugge, lo disperde, e cancella la sua esistenza. Egli non tollera pensieri nascenti colmi di cattiveria….pensieri nascenti colmi di crudeltà….Egli non tollera pensieri negativi nascenti, qualità mentali non salutari. Li abbandona, li distrugge, li disperde, e cancella la loro esistenza. In questo modo un monaco sa distruggere.
E come un monaco sa proteggere? Quando, nel vedere un forma con l’occhio, non si aggrappa né alla sua interezza né ai suoi particolari perché – se non dovesse controllare la facoltà visiva – il male, le qualità non salutari come l’avidità o l’angoscia lo assalirebbero. Egli rettamente pratica. Egli controlla la facoltà visiva. Egli raggiunge il distacco della facoltà visiva.
Nel sentire un suono con l’orecchio….
Nel sentire un odore con il naso….
Nel gustare un sapore con la lingua….
Nel sentire una sensazione tattile con il corpo….
Nel conoscere un idea con la mente, non si aggrappa né alla sua interezza né ai suoi particolari perché – se non dovesse controllare la facoltà mentale – il male, le qualità non salutari come l’avidità o l’angoscia lo assalirebbero. Egli rettamente pratica. Egli controlla la facoltà mentale. Egli raggiunge il distacco della facoltà mentale.
In questo modo un monaco sa proteggere.
E come un monaco sa sopportare? Quando sopporta il freddo, il caldo, la fame e la sete; essere a contatto con mosche, tafani, vento, sole e rettili; ingiurie, aspre parole e sensazioni fisiche che, quando sorgono, sono dolorose, lancinanti, atroci, dispiacevoli, dolenti e a volte mortali.
In questo modo un monaco sa sopportare.
E come un monaco sa avanzare? Quando un monaco avanza rettamente nella giusta direzione – cioè all’abbandono di ogni predisposizione karmica, di ogni aggregato, a porre fine alla brama, a raggiungere il distacco, la cessazione, l’Illuminazione. In questo modo un monaco sa avanzare.
Un monaco dotato di queste cinque qualità merita le offerte, merita ospitalità, merita doni, merita rispetto, un incomparabile campo di meriti per il mondo.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya