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AN 5.99: Sīha Sutta – Il leone

“Monaci, verso sera il leone, re degli animali, esce dalla sua tana, sbadiglia, guarda verso le quattro direzioni e ruggisce il suo ruggito da leone per tre volte. Poi va a caccia. Se attacca un elefante, lo fa con attenzione, non con disattenzione. Se attacca un bufalo… una mucca… un leopardo… o qualsiasi altra creatura più piccola – come una lepre o un gatto – lo fa con attenzione, non con disattenzione. Perché? Pensa: ‘Possa io non perdere il mio ruolo.’

‘Leone’ è un termine per indicare il Sublime, il Perfetto, il Buddha perfettamente risvegliato. Quando il Sublime insegna il Dhamma a un’assemblea, questo è il suo ruggito da leone. Quando il Sublime insegna ai monaci… alle monache… ai laici… alle laiche… o alla gente comune – come ai venditori di cibo o ai cacciatori – egli insegna loro con attenzione, non con disattenzione. Perché? Perché il Sublime ha rispetto e riverenza per il Dhamma.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya