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Buoni amici di noi stessi

Un altro aspetto molto importante è come possiamo essere buoni amici di noi stessi.
A volte siamo in grado di essere buoni amici con gli altri, ma a volte non lo siamo con noi stessi. Può capitare che un amico commetta un errore o abbia fatto qualcosa di un po’ sbagliato. Gli potremmo rimproverare qualcosa, ma raramente siamo duri o eccessivamente critici. Gli potremmo rinfacciare qualcosa, ma evitiamo per gentilezza o compassione.

Ma se noi stessi facciamo qualcosa di poco salutare o sciocco, spesso siamo molto severi con noi stessi. A volte non siamo buoni amici di noi stessi. È importante saper essere un buon amico di se stessi, oltre che un buon amico degli altri, cioè sapersi incoraggiare, sostenersi in modo da poter essere sereni o a proprio agio con se stessi.

Possiamo creare molta tensione a causa della preoccupazione o della paura, e questo non è essere un buon amico di noi stessi. Non lo faremmo mai con gli altri amici. Non li faremmo preoccupare o li renderemmo molto ansiosi. Cerchiamo di proteggerli. Ma spesso non lo facciamo con noi stessi.
Non critichiamo i nostri amici così tanto da farli stare male. Vogliamo aiutarli, magari incoraggiandoli o aiutandoli a fare qualcosa di meglio, ma mai ferirli. Dobbiamo imparare a farlo anche con noi stessi.
Quindi, impariamo a essere un buon amico – sia per gli altri, che per noi stessi.

Luang Por Pasanno, Like a River—The Life of a Boy Named Todd, (pdf) pp. 50-51.