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Anatta [Il non-sè]

Che cos’è una persona?
Il Buddha insegna che al centro di ognuno di noi non vi è un’anima, un sé o un Io, ma siamo l’insieme dei cinque aggregati:

  1. Forma o corpo fisico (rupa)
  2. Sensazione (vedana)
  3. Percezione (sañña)
  4. Formazioni mentali (sankhara – ovvero pensiero discorsivo, volizione, immaginazione, emozione, ecc.)
    5.Coscienza (viññana)

I cinque aggregati si attaccano all’idea di un sé che li unisca, ma in realtà non esiste altro che una serie di processi e di condizioni che danno illusione di un Io.
Due passi dai testi antichi sintetizzano la teoria del non-sè, anatta:

Quando ci sono tutti gli elementi,
usiamo la parola “carro”.
Allo stesso modo, se esistono i cinque aggregati (kandha)
parliamo di “essere vivente”.
(Samyutta Nikaya)

La sofferenza esiste. Ma non il sofferente.
L’azione viene fatta. Ma non esiste chi la compie.
Esiste la pace. Ma non il pacificato.
C’è il sentiero. Ma non chi lo percorre.

(Buddhaghosa, Visuddhimagga)