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Nella nostra vita quotidiana

Il Buddha ci mostra il cammino verso l’assenza di morte. Ma come si collega alla mia vita quotidiana con i miei figli e il mio cane?
Ebbene, osservate la mente quando non è attaccata: quando siete rilassati, non volete nulla, non andate da nessuna parte, non volete diventare qualcosa, in un momento di profondo rilassamento, nel qui e ora. Come ci si sente a essere nel momento?
Osservate la pace che c’è quando la mente non si attacca, non si aggrappa e non desidera. Vale la pena di notare questa pace quando c’è. In effetti, un aspetto primario della meditazione è imparare a vedere quando la mente si attacca, si aggrappa e si tiene stretta alle cose e quando invece non lo fa.

Più di ogni altra cosa, dobbiamo sentirlo davvero, andare alla sua sensazione. Questa è una delle cose più belle dell’insegnamento di Ajahn Sumedho: la pratica della vipassanā non serve solo quando siamo seduti su un cuscino o in un ritiro di tre settimane sull’Himalaya, ma anche quando siamo sul posto di lavoro, o con la follia intorno.
La pratica non consiste solo nel trovarsi in una situazione pacifica e accogliente. In realtà la mente impara molto di più quando non è comoda e non ha il controllo.

Ajahn Sundara, Seeds Of Dhamma, pp. 38-39.