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Gāndhārī Dharmapada

Il Gāndhārī Dharmapada è tratto da un manoscritto in caratteri Kharoṣṭhī scoperto a Kohmāri Mazār nel 1892.

G-Dhp 341–344: Nāga aśvavagga – Elefanti e cavalli

Quale uomo tocca la meta suprema?

G-Dhp 332–340: Kr̥tyavagga – Doveri

Questo feci io, questo fecero gli altri.

G-Dhp 322–331: Sīlavagga – Etica

Chi è virtuoso, saggio e vigilante,
saldo nel Dharma, di vita retta,
custode di sé, operatore del bene:
quest’uomo è raro e caro a tutti.

G-Dhp 305–321: Sahasravagga – Migliaia

Chi vince con furia l’uomo furioso,
quell’uomo ha vinto una misera vittoria.

G-Dhp 290–304: Puṣpavagga – Fiori

Come l’albero nella foresta
fiorisce, colmo di profumi,
così le benedette parole
non restano senza frutto.

G-Dhp 274–289: Krodhavagga – Ira

Dove si uniscono in discordia le menti,
e lo sguardo d’odio più s’infiamma.