Skip to content

Vv 5.11: Dutiya Nāga Sutta – La dimora dell’elefante (2)

Vangisa Bhante:
Caro Deva, sei seduto sul dorso di un elefante enorme e tutto bianco. Viaggi di parco in parco, circondato da deva, brillando in tutte le direzioni come la stella Osadhi. Che tipo di azioni meritorie hai compiuto quando eri nel mondo umano?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Vangisa, spiegò volentieri che cosa aveva fatto per ottenere una così grande felicità.

Deva:
Nella mia vita precedente ero un uomo nel mondo umano. Ero un discepolo laico del Buddha Supremo Onniveggente. Mi sono astenuto dall’uccidere, dal rubare, dall’assumere sostanze intossicanti e dal mentire. Ero soddisfatto di mia moglie e non pensavo ad altre donne. Offrivo le cose con una mente felice.
Grazie a queste azioni meritorie, sono rinato come un bellissimo deva e godo di tutte le cose meravigliose che deliziano il mio cuore. Bhante, queste sono state le azioni meritorie che ho compiuto per avere un corpo così bello che risplende in tutte le direzioni.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu