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Vv 1.11: Patibbatā Sutta – La dimora della moglie onesta

Moggallana Bhante:
Caro Deva, la tua dimora è molto bella. È decorata con tutti i tipi di fiori. Attorno alla dimora volano aironi divini, pavoni, oche e cuculi dalla dolce voce. Graziosi deva danzano e cantano sempre per intrattenerti.
Deva, sei molto potente e possiedi molti tipi di poteri psichici. Dimmi Deva, che tipo di azione meritoria hai compiuto quando eri nel mondo umano per ottenere questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per guadagnarti tutte queste cose meravigliose?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Moggallana, spiegò volentieri cosa aveva fatto per ottenere una così grande felicità

Deva:
Nella mia vita precedente ero una donna nel mondo umano. Ero una moglie molto onesta e fedele. Non ho mai desiderato il marito di un’altra. Ho protetto mio marito come una madre protegge il suo unico figlio. A volte mi arrabbiavo, ma non gli parlavo mai con asprezza.
Non ho mai detto bugie; la menzogna non faceva parte della mia vita. Mi piaceva dare e condividere. Ho praticato la generosità con animo felice. Ho offerto cibo e bevande con rispetto.
Grazie a queste azioni meritorie, sono rinata come un bellissimo deva e godo di tutte le cose meravigliose che deliziano il mio cuore.
Bhante, queste sono le azioni meritorie che ho compiuto per avere un corpo così bello che brilla in tutte le direzioni.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu