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Vv 5.2: Revatī Sutta – La dimora di Revati

Per lodare la generosità del seguace laico Nandiya, il Buddha Supremo pronunciò il seguente verso.

Buddha Supremo:
Quando qualcuno torna a casa sano e salvo
dopo aver vissuto a lungo in un paese lontano,
i suoi parenti, amici e compagni lo accolgono con gioia.
Allo stesso modo, quando qualcuno che compie azioni meritorie
in questo mondo va nel prossimo,
le sue stesse azioni meritorie lo accoglieranno.

Nandiya chiese a Revati, sua moglie, di continuare a praticare la generosità dopo la sua morte, ma Revati non fece come richiesto. Un momento prima di morire, due messaggeri infernali le parlarono.

Guardiani degli inferi:
Malvagia, avida Revati! Ora devi alzarti. Le porte degli inferi si stanno aprendo per te. I malvagi devono soffrire terribilmente negli inferi. Siamo qui per portarti in quel mondo miserabile.

Entrambi i guardiani degli inferi con grandi occhi rossi afferrarono Revati e la portarono prima nel mondo celeste Tavatimsa, dove era rinato suo marito.

Revati:
Che dimora meravigliosa! È fatta di stoffe d’oro, risplende come i raggi del sole ed è piena di bellissimi deva. Di chi è questa dimora? Deva con corpi bellissimi, ornati di crema di sandalo, abbelliscono l’intera dimora. Chi gode di questa dimora celeste?

Guardiani degli inferi:
Nel mondo umano, nella città di Baranasi c’era un seguace laico di nome Nandiya, generoso e disponibile verso gli altri. È lui il proprietario di questa bellissima dimora. Deva con corpi bellissimi, ornati di crema di sandalo, abbelliscono l’intera dimora. Nandiya gode di questa dimora celeste.

Revati:
Ero la moglie di Nandiya. Avevo autorità su tutta la famiglia. Voglio restare a godermi la dimora di mio marito. Non voglio nemmeno vedere gli inferi, figuriamoci viverci.

Guardiani degli inferi:
Donna malvagia, gli inferi per te sono laggiù. Non hai fatto nulla per guadagnarti il merito nel mondo umano. Gli avidi, irritano gli altri, e conducono una vita malvagia non potranno mai vivere con i deva.

Revati:
Oh, cos’è questo odore terribile? Cos’è quell’odore di escrementi marci, urina e sporcizia?

Guardiani degli inferi:
Malvagia Revati, questi sono gli inferi Samsavaka. Sono profondi quanto l’altezza di più di cento esseri umani. Qui soffrirai per mille anni.

Revati:
Perché? Quale cattiva azione ho compiuto con il corpo, la parola e la mente per dover soffrire in questi terribili inferi?

Guardiani degli inferi:
Hai ingannato monaci, mendicanti e persone virtuose con bugie. Queste sono state le tue azioni malvagie. Per questo motivo devi soffrire in questi mondi infernali per mille anni.
In questi inferi, agli esseri vengono tagliate le mani, le gambe, le orecchie e il naso. Poi uno stormo di corvi insegue gli esseri e mangia la loro carne con i loro becchi affilati.

Revati:
No, no! Vi prego, riportatemi nel mondo umano. Sicuramente compirò più azioni meritorie. Praticherò la generosità, mi comporterò bene, osserverò i precetti e controllerò i sensi. Compirò molte azioni meritorie che mi porteranno alla felicità e alla liberazione dal rimorso.

Guardiani degli inferi:
Sei arrivata troppo tardi. Sei stata negligente nel mondo umano. Ora piangi! Sperimenterai i risultati di ciò che hai fatto.

Revati:
Ora, quando ritornerò nel mondo umano, chi mi incoraggerà a raccogliere meriti? Chi mi chiederà di offrire vesti, riparo, cibo e bevande alle persone virtuose? Chi mi insegnerà che gli avidi, gli irascibili e i malvagi non rinasceranno nei mondi celesti?
Di certo, quando trapasserò da questo mondo a quello umano, praticherò la generosità, mi comporterò bene, osserverò i precetti e controllerò i sensi. Compirò molte azioni meritorie.
Farò con entusiasmo ponti in luoghi dove è difficile passare, pianterò alberi, metterò a disposizione vasi d’acqua per bere, costruirò parchi e stagni. Inoltre, osserverò gli Otto Precetti quattro volte al mese in ognuna delle quattro fasi lunari. Seguirò i precetti con attenzione e praticherò la generosità con entusiasmo. Ho visto con i miei occhi i risultati del merito.”

Scossa dalla paura, Revati si illuse di poter ritornare nel mondo umano. I guardiani degli inferi le afferrarono le gambe, la capovolsero e la gettarono nel terribile mondo infernale Samsavaka.

Revati:
In passato sono stata molto avida e ho insultato monaci e persone virtuose. Ho tradito mio marito e gli ho mentito. Ora brucerò negli inferi.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu