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Vv 4.3: Nāga Sutta – La dimora dell’elefante

Vangisa Bhante:
Deva, stai viaggiando nel cielo sul dorso di un elefante divino molto grande che ha poteri psichici. Il tuo elefante è decorato con una bellissima tela d’oro e fiori d’oro. Sulle due zanne dell’elefante ci sono bellissimi stagni con acqua cristallina e molti fiori di loto. Al centro di ogni loto, un deva sta danzando su una musica divina.
Deva, sei molto potente anche tra i deva, risplendi in tutte le direzioni. che tipo di azioni meritorie hai compiuto quando eri nel mondo umano?

Deva:
Quando ero nel mondo umano, un giorno andai a Baranasi per vedere il Buddha Supremo. Ho offerto un paio di vesti al Beato, mi sono prostrato ai suoi piedi sacri, mi sono seduto e ho reso omaggio al Buddha a mani giunte.
Il corpo del Buddha Supremo risplende del colore dell’oro puro. Il Grande Maestro mi ha insegnato l’origine della sofferenza, la sofferenza di questa vita impermanente, lo stato incondizionato senza dolore, la beatitudine suprema del Nibbana e il Nobile Ottuplice Sentiero che conduce alla distruzione degli influssi impuri.
La mia vita è stata molto breve. Dopo la morte sono rinata tra i deva del mondo celeste Tavatimsa, dove ci sono molti piaceri. Ora sono la moglie del deva Sakka. Il mio nome è Yasuttara e tutti sanno chi sono.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu