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Vv 5.5: Dvārapālaka Sutta – La dimora del custode

Moggallana Bhante:
Caro Deva, la tua dimora è molto in alto nel cielo e si estende per centoventi chilometri. Nella tua dimora ci sono pilastri di berillo e altre pietre preziose e settecento edifici a pinnacolo. È molto bella. Nella tua dimora, si beve e si mangia e si gusta la dolcezza del cibo celeste. Le chitarre suonano una musica dolce. Hai i cinque tipi di piaceri sensuali. I deva danzano per te, indossando gioielli d’oro. Quali sono le azioni meritorie che hanno determinato questa felicità? Dimmi Deva, che tipo di azioni meritorie hai compiuto quando eri nel mondo umano per ottenere questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per guadagnare tutte queste cose meravigliose?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Moggallana, spiegò volentieri cosa aveva fatto per ottenere una così grande felicità.

Deva:
Ho una durata di vita di mille anni celesti. Quando ero nel mondo umano, ho pronunciato buone parole e ho vissuto con una mente pulita e felice. Queste sono state le uniche azioni meritorie che ho compiuto. Grazie a ciò, ho ottenuto questa felicità divina. Ecco perché la pura radiosità del mio corpo e delle mie membra è inossidabile e risplende in tutte le direzioni. Bhante, queste sono state le azioni meritorie che ho compiuto per avere un corpo così bello.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu