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Vv 6.10: (Uttara) Pāyāsivimānavatthu – La dimora di Uttara

Kumara Kassapa Bhante:
Caro Deva, c’è una bellissima sala divina di proprietà del deva Sakka chiamata Sala Sudhamma. Tutti i deva si riuniscono lì armoniosamente. Splendente nel cielo, la tua dimora è bella come quella sala.
Potente deva, sei diventato una guida per i deva. La pura radiosità del tuo corpo e delle tue membra risplende in tutte le direzioni.
Dimmi, che tipo di azione meritoria hai compiuto quando eri nel mondo umano per aver acquisito questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per esserti guadagnato tutte queste cose meravigliose?

Narratore:
Quel deva, felicissimo di essere stato interrogato dall’Arahant Kumara Kassapa, spiegò volentieri ciò che aveva compiuto per ottenere una felicità così grande.

Deva:
Bhante, nella mia vita precedente ho vissuto nel mondo umano come giovane servitore del re Payasi. Ho ricevuto dei soldi e ho offerto l’elemosina con quei soldi. I monaci virtuosi mi sono molto cari. Ho avuto fede in loro. Ho offerto loro molto cibo e bevande con rispetto.
Per questo atto meritorio, sono nato come un bellissimo deva e mi godo tutte le realtà meravigliose che deliziano il mio cuore.
Grande Bhante, questa è l’azione meritoria che ho compiuto per avere un corpo così bello che brilla in tutte le direzioni.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera, Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu