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Vv 2.7: Uposathā Sutta – La dimora di Uposatha

Moggallana Bhante:
Deva, la tua bellezza risplende in tutte le direzioni come la stella luminosa chiamata Osadhi.
Quali sono le azioni meritorie che hanno determinato questa felicità?
Dimmi Deva, che tipo di azioni meritorie hai compiuto quando eri nel mondo umano per aver ottenuto questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per aver guadagnato tutte queste cose meravigliose?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Moggallana, spiegò volentieri che cosa aveva fatto per ottenere una così grande felicità.

Deva:
Bhante, nel mondo umano c’è una città chiamata Saketa. Lì ero una seguace laica del Buddha Supremo. Il mio nome era Uposatha. Avevo una fede incrollabile nella Triplice Gemma. Praticavo i precetti e gioivo nel donare e nel condividere. Inoltre, avevo fiducia nei nobili monaci che avevano una mente pura. Offrivo loro vesti, cibo, riparo e lampade.
Ero desiderosa di osservare gli Otto Precetti quattro volte al mese in ognuna delle quattro fasi lunari. Conducevo una vita sobria ed ero molto generosa.
Mi sono astenuta dall’uccidere, dal rubare, dal mentire e dall’assumere intossicanti. Non ho tradito mai mio marito. Ero felice di osservare questi Cinque Precetti ogni giorno. Ero abbastanza saggia da comprendere le Quattro Nobili Verità. In questo modo sono diventata una discepola seguace del supremo Buddha Gautama.
Grazie a queste azioni meritorie, sono rinata come un deva molto bello e godo di tutte le cose meravigliose che deliziano il mio cuore.
Bhante, queste sono state le azioni meritorie che ho compiuto per avere un corpo così bello che brilla in tutte le direzioni.
Quando ero nel mondo umano, sentivo spesso parlare del mondo celeste Nandana. Avevo il desiderio di rinascere lì. Grazie al fatto di aver indirizzato la mia mente verso quel mondo, sono rinata qui, in questo mondo celeste Tavatimsa.
Il mio grande maestro, il Buddha Supremo, che era nato nella Stirpe del Sole, consigliava spesso ai suoi discepoli di raggiungere il più alto stadio di illuminazione possibile. Ma io non ho seguito il consiglio del mio grande maestro. Poiché ho diretto la mia mente verso questo mondo sensuale inferiore, sono rinata in questo mondo celeste. Avrei potuto sviluppare ulteriormente la mia mente. Ora sono triste e mi pento della mia decisione.

Moggallana Bhante:
Deva, per quanto tempo vivrai in questa dimora? Puoi dirmi la durata della tua vita?

Deva:
Bhante, la mia vita qui è di trecento milioni e sessantamila anni. Dopo che sarò uscito da qui, rinascerò nel mondo umano.

Moggallana Bhante:
Perché temere, Uposatha? Il Buddha Supremo ha già dichiarato che hai ottenuto il frutto dell’entrata-nella-corrente. Non rinascerai mai più in un mondo infausto.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu