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Vv 1.4: Catuttha Pīṭha Sutta – La dimora del trono (4)

Moggallana Bhante:
Caro Deva, sei seduto su un trono di berillo. Voli ovunque tu voglia, e con la velocità che desideri. Sei vestito splendidamente, con ghirlande di fiori, e sei radioso, come un fulmine che brilla tra le nuvole.
Che tipo di azione meritoria hai compiuto quando eri nel mondo umano per ottenere questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per guadagnarti tutte queste cose meravigliose?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Moggallana, spiegò volentieri cosa aveva fatto per ottenere una così grande felicità.

Deva:
Bhante, quando ero nel mondo umano ho compiuto un atto meritorio molto piccolo. Un giorno vidi un monaco senza influssi impuri, con la mente calma e priva di inquietudine. La mia mente si compiacque alla vista di quel monaco; avevo grande fiducia in lui. Gli offrii una sedia che avevo preparato con le mie mani.
Grazie a questa azione meritoria, sono nato come un bellissimo deva e godo di tutte le cose meravigliose che deliziano il mio cuore.
Bhante, questa è l’azione meritoria che ho compiuto per avere un corpo così bello che brilla in tutte le direzioni.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu