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Parole: jhana

SN 53.23–34: Balakaraṇīyavagga – Lavoro duro

(come in SN 45.149–160) Lavoro duro, semi e draghi,un albero, un vaso e una spiga,il cielo e due nuvole,una nave, una dimora e un fiume. Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano. Testo: Samyutta Nikaya

SN 53.13–22: Appamādavagga – Zelo

(come in SN 45.139-148) Il Tathagata, impronta, tetto a pinnacolo,radici, durame, gelsomino,monarca, sole e luna,e il tessuto è il decimo. Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano. Testo: Samyutta Nikaya

SN 53.1–12: Gaṅgāpeyyālavagga – Testi brevi sul Gange

Ci sono questi quattro jhana.

AN 10.72: Kaṇṭaka Sutta – Spine

Quando il Buddha riceve discepoli rumorosi, alcuni monaci si ritirano in una foresta vicina per meditare.

AN 9.46: Sandiṭṭhikadhamma Sutta – In questa stessa vita

L’insegnamento evidente nella vita presente viene sperimentato provvisoriamente nella meditazione profonda e completamente quando gli influssi impuri cessano.

AN 9.39: Devāsurasaṅgāma Sutta – I deva (sui Jhāna)

Nelle guerre tra deva e demoni, questi ultimi trovano rifugio solo nella propria fortezza. Allo stesso modo, un monaco trova rifugio nei jhana.