Onore al Beato, l’Arahant, l’Illuminato
Spiegazione del Sentiero alla Sponda Lontana
1. Dalla deliziosa città del Kosala,
Sulla strada a sud,
Desiderando il nulla,
Si recò un Brāhmaṇa che conosce i Veda.
2. Nel regno di Assaka,
Ad Alạka tra i due paesi,
Sulle rive del fiume Godhāvarī
Viveva chiedendo l’elemosina e raccogliendo frutti.
3. Vicino al luogo dove dimorava,
C’era un grande villaggio,
Le cui rendite utilizzava
Per celebrare un grande sacrificio.
4. Tornò alla sua capanna
Dopo il sacrificio,
E quando vi entrò di nuovo,
Arrivò un altro Brāhmaṇa.
5. Con i piedi consumati, assetato,
Denti sporchi, capelli polverosi,
Egli (il secondo) andò da lui (il primo),
Chiedendo in elemosina del denaro.
6. Quando Bāvari (il primo) lo vide,
Lo invitò a sedersi,
Gli chiese se stesse bene e in pace, e disse:
7. “La ricchezza che avevo,
L’ho donata tutta,
Perdonami, Brāhmaṇa,
Non ho denaro.”
8. (Il secondo:) “Se non me lo darai
A me che te lo chiedo,
Entro il settimo giorno,
La tua testa si spaccherà in sette pezzi.”
9. Dopo che l’impostore escogitò (con le solite cortesie),
Pronunciò questa terribile maledizione;
Dopo aver udito queste parole,
Bāvari fu preso dall’angoscia.
10. Dimagrì per la mancanza di cibo,
Come uno trafitto da una freccia;
Coloro che hanno tali cuori,
Le loro menti non trovano gioia nella meditazione.
11. Vedendolo così afflitto,
Un deva che voleva aiutarlo,
Andò da Bāvari e disse:
12. “Questo impostore che chiede denaro
Non sa nulla della testa,
Né dello spaccarsi della testa,
Questo non gli è noto.”
13. (Bāvari:) “Se è così,
Se tu lo sai, per favore dimmelo quando ti chiedo,
Della testa e dello spaccarsi della testa,
Fammi sentire le tue parole.”
14. (Deva:) “Neanch’io lo so,
Non è noto alla mia saggezza,
Solo i Vincitori conoscono lo spaccarsi della testa.”
15. (Bāvari:) “Se è così,
Allora chi su questa terra sa,
Della testa e dello spaccarsi della testa:
Per favore, parlami di lui!”
16. (Deva:) “In passato un monaco di Kapilavatthu,
Il maestro del mondo,
Discendente del re Okkāka, figlio dei Sakya,
Colui che porta luce;
17. Il suo Dhamma ha raggiunto l’altra sponda,
Oltrepassato tutte le dottrine,
Un Brāhmaṇa Buddha con grande saggezza e potere,
Conoscenza di tutti i dhamma, libero dalla corruzione,
Il liberato estinto nell’attaccamento.
18. Egli è il Buddha, rispettato dal mondo,
Che insegna il Dhamma al mondo,
Vai da lui e chiedi,
Egli te lo spiegherà.”
19. Dopo aver udito le parole “Illuminato”,
Bāvari fu felice.
Il suo dolore diminuì,
La sua gioia fu grande.
20. Felice, entusiasta e gioioso,
Bāvari chiese al deva:
“In quale villaggio o città o luogo,
Possiamo andare per vederlo,
L’illuminato, il più grande dei bipedi?”
21. (Deva:) “Nella terra del Kosala, a Sāvatthī,
C’è il Vincitore, il saggio,
Il Sakyamuni, che è incomparabile,
Senza afflizioni, il distaccato, toro tra gli uomini.”
22. Allora il Brāhmaṇa chiamò i suoi discepoli,
Brāhmaṇa che conoscevano i Veda:
“Discepoli! Venite! Vi parlerò,
Per favore, ascoltate le mie parole.
23. Uno raro da vedere,
Ora sorge nel mondo;
È conosciuto come l’Illuminato,
Affrettatevi a Sāvatthī per vedere questo più grande dei bipedi.”
24. (Discepoli:) “E come faremo a riconoscere, Brāhmaṇa, il Buddha?
Dillo a noi che non lo conosciamo,
Come possiamo riconoscerlo.”
25. (Bāvari:) “È descritto nei Veda,
Trentadue segni sono pienamente descritti in ordine.
26. Per coloro che li hanno sul corpo,
Queste caratteristiche di un grande uomo,
Ci sono due vie,
Una terza non si trova.
27. Se vive in casa,
Dopo aver conquistato questa terra,
Senza bastone e senza spada,
Regna con giustizia.
28. Ma se diventa un asceta,
Diventa colui che solleva il velo,
L’illuminato,
E l’Arahant supremo.
29. (Riguardo alla mia) discendenza, cognome, caratteristiche,
Veda, discepoli e altro ancora,
Riguardo alla testa e allo spaccarsi della testa:
Per favore, chiedete (a lui) solo nella vostra mente.
30. Se è il Buddha,
Il veggente senza ostacoli,
Quando chiederete con la mente,
Egli risponderà a parole.”
31. Dopo aver ascoltato le parole di Bāvari,
Sedici discepoli Brāhmaṇa:
Ajita, Tissa Metteyya,
Punṇạka e Mettagū,
32. E anche Dhotaka e Upasīva,
Nanda e Hemaka,
I due Todeyya e Kappa,
E il saggio Jatukanṇị̄,
33. E anche Bhadrāvudha e Udaya,
E il Brāhmaṇa Posāla,
L’astuto Mogharāja,
E il grande saggio Piṅgiya;
34. Tutti con discepoli o seguaci,
Persone famose nel mondo,
Meditanti, amanti dei jhāna,
Saldi nelle pratiche passate;
35. Dopo aver interrogato Bāvari, si alzarono,
Lo salutarono con rispetto,
Indossarono le loro pelli di pecora,
E partirono verso nord.
36. Prima Patitṭḥāna di Alạka,
Poi a Māhissatī,
A Ujjenī e Gonaddhā,
Vedisā e Vanasa,
37. E anche a Kosambī e Sāketa,
E la città migliore Sāvatthī,
Setavya, Kapilavatthu,
E la città di Kusinārā,
38. Pāvā e la città di Bhoga,
Vesālī, la città del Māgadha,
E Pāsānạka Cetiya (Tempio della Roccia),
Piacevole e affascinante.
39. Come l’acqua fresca per un assetato,
Come un grande profitto per un mercante,
Come l’ombra per chi è oppresso dal caldo,
Si affrettarono su per la montagna.
40. In quel momento, il Beato era disposto
Davanti al Saṅgha dei Monaci,
Insegnando il Dhamma,
Come un leone che ruggisce nella foresta.
41. Ajita vide il Buddha:
Come il sole intessuto di luce,
Come la luna al quindicesimo giorno
Che raggiunge la sua pienezza.
42. Avendo visto il Buddha
E le sue caratteristiche complete,
Egli (Ajita) si fermò di lato
E pose domande nella sua mente:
43. “Per favore, dicci della nascita del nostro maestro,
Per favore, dicci il suo cognome e le sue caratteristiche,
Per favore, dimmi della sua perfezione nei Veda,
(E) quanti (discepoli) insegna il Brāhmaṇa?”
44. (Il Beato:) “La sua età è centoventi anni,
Il suo cognome è Bāvari,
Ha tre caratteristiche sul corpo,
Ed è uno che conosce i Tre Veda.
45. Per quanto riguarda le caratteristiche e le antiche leggende,
Inclusi parole e rituali,
Insegna cinquecento (discepoli),
E ha raggiunto la perfezione nel suo (proprio) insegnamento.”
46. (Ajita, non a parole:) “Beato,
La cui sete è estinta,
Dicci delle caratteristiche di Bāvari
Affinché non abbiamo dubbi.”
47. (Il Beato:) “Può coprirsi il volto con la lingua,
Ha un ciuffo bianco tra le sopracciglia,
Il suo organo maschile è ricoperto,
Sappi questo, discepolo.”
48. Avendo udito risposte
Senza aver udito le domande,
(Religiosa) gioia sorse nel Saṅgha,
E, a mani giunte, pensarono:
49. “Quale deva o Brahmā,
O anche Indā, il marito di Sujā,
Chi pone queste domande nella mente?
A chi risponde?”
50. (Ajita, a parole:) “Bāvari ha chiesto della testa e dello spaccarsi della testa,
Per favore, rispondi, Beato,
Per rimuovere i nostri dubbi, grande saggio!”
51. (Il Beato:) “L’ignoranza è la ‘testa’,
La conoscenza è lo ‘spaccarsi della testa’,
Quando combinata con fede, presenza mentale,
Concentrazione, desiderio e vitalità.”
52. Il discepolo Brāhmaṇa,
Rafforzato da sentimenti religiosi,
Dispose la sua veste su una spalla
E si prostrò con la testa ai piedi (del Beato).
53. (Ajita:) “Maestro Bāvari, il Brāhmaṇa,
Insieme ai suoi discepoli,
Felici e rispettosi,
Ci inchiniamo ai tuoi piedi, Colui che vede chiaramente.”
54. (Il Beato:) “Possa Bāvari il Brāhmaṇa essere felice,
Insieme ai suoi discepoli;
Possiate anche voi essere felici
E vivere a lungo, discepoli!”
55. “I dubbi di Bāvari o i tuoi,
I dubbi di tutti,
Sono stati permessi (di essere chiesti),
Per favore, chiedete ciò che volete.”
56. Avendo il permesso dell’Illuminato,
Si sedettero e a mani giunte,
Ajita pose la sua prima domanda al
Tathāgata.
Traduzione in Inglese di Zac Anger, © 2022. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Niddesa