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Glossario

Abhidhamma: la terza delle tre raccolte che formano il canone Pali, composto da trattati sistematici basati su elenchi di categorie tratti dagli insegnamenti del Buddha.
Ajaan: Maestro; mentore.
Apadana (Avadana): racconti riportati in una sezione tarda del canone Pali, che sostengono che il Buddha e i suoi discepoli intrapresero il loro cammino verso il Risveglio facendo un dono a un Buddha precedente e dedicando il merito del dono a un particolare tipo di Risveglio.
Arahant: un Degno o Puro, ovvero una persona il cui cuore è libero dagli effluenti della contaminazione mentale e che quindi non è destinata a ulteriori rinascite. Un epiteto per il Buddha e il più alto livello dei suoi Nobili Discepoli.
Brahma: Colui che dimora nei cieli superiori della forma e del senza forme, una posizione guadagnata, ma non per sempre, attraverso la coltivazione della virtù e dell’assorbimento meditativo (jhana), insieme agli atteggiamenti di amore illimitato, compassione, apprezzamento ed equanimità.
Buddho: Sveglio, epiteto del Buddha.
Chedi: monumento a forma di guglia, contenente reliquie del Buddha o dei suoi discepoli, oggetti a loro correlati o copie di scritture buddiste.
Dhamma (dharma): Gli insegnamenti del Buddha; la pratica degli insegnamenti; la liberazione dalla sofferenza ottenuta come risultato di quella pratica.
Jataka: racconti registrati nel Canone buddista, che si dice trattino del Buddha vite precedenti.
Jhana: Assorbimento meditativo in una singola sensazione o nozione mentale.
Karma (kamma): atto intenzionale – in pensiero, parola o azione – che mantiene conseguenze per l’autore dell’atto in base alla qualità dell’intenzione.
Khandha: mucchio o aggregato. I cinque khandha sono le parti componenti dell’esperienza sensoriale, la base del senso di sé. Sono: forma fisica o dati sensoriali; sensazioni; percezioni ed etichette mentali; costrutti di pensiero; e coscienza sensoriale (la mente è considerata il sesto senso).
Nibbana (nirvana): Liberazione. L’estinzione della passione, dell’avversione e illusione nella mente, che porta alla completa libertà dalla sofferenza e dal dolore.
Pali: la più antica recensione del Canone buddhista; anche la lingua di quel recensione.
Parami: Perfezione; dieci qualità il cui sviluppo conduce al Risveglio: generosità, virtù, rinuncia, discernimento, persistenza, resistenza, veridicità, determinazione, buona volontà ed equanimità.
Sangha: la comunità dei seguaci del Buddha. A livello convenzionale, si riferisce al monachesimo buddhista. A livello ideale, si riferisce a quei seguaci del Buddha – laici o ordinati – che hanno praticato fino al punto di acquisire almeno una delle prime qualità trascendenti che culminano nella Liberazione. Il Buddha, il Dhamma e il Sangha insieme sono chiamati il Triplice Gioiello. Prendere rifugio nel Triplice Gioiello – assumendoli come guida suprema nella propria vita – è ciò che rende una persona buddhista.
Sumeru: montagna mitica, incredibilmente alta, che si dice si trovi al centro dell’universo, a nord dell’Himalaya.
Than Phaw: Venerabile. Termine di rispetto e affetto usato per i monaci anziani nel sud-est della Thailandia.
Vessantara: Il Buddha nella sua penultima vita, in cui perfezionò la virtù della generosità rinunciando al suo regno, insieme alle cose che amava di più: i suoi figli e sua moglie.
Wat: monastero; tempio.


TestoLa stessa consapevolezza