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Cnd 2: Tissa Metteyya

(Questo Tissa Metteyya difficilmente può essere la stessa persona menzionata nel settimo sutta della sezione Ottade.)

9 – [Venerabile Tissa Metteyya:]
Chi al mondo è contento?
Per chi non c’è esitazione?
Chi non rimane impigliato nel mezzo dopo aver valutato entrambi i lati?
Chi dici che sia un “grande uomo”?
Chi qui ha superato il sarto?

“Chi al mondo è contento”: Chi è la persona appagata, soddisfatta, colui i cui desideri sono compiuti?
“Venerabile” è un sinonimo di affetto, rispetto e obbedienza.
“Tissa”, il nome, titolo, sicurezza del Brāhmaṇa, designazione, termine, frase.
“Metteyya”, il cognome del Brāhmaṇa, nome, titolo e nome comune.
“Per chi non c’è esitazione”: L’esitazione dell’amore, dell’apparenza, della pigrizia, della contaminazione, del desiderio; per chi queste esitazioni non esistono, non sono conosciute, sono state recise, calmate, fermate, incapaci di sorgere, bruciate dal fuoco della saggezza.
“Chi ha valutato entrambi i lati”: Chi, dopo aver esaminato la conoscenza su entrambi i lati, dopo aver compreso, soppesato, giudicato, separato, chiarito.
“Non rimane impigliato nel mezzo”: Dopo la riflessione, non è contaminato nel mezzo, non più contaminato, non strettamente legato. È stato separato, ha lasciato, è stato liberato, è uscito dai legami e dimora con un cuore senza restrizioni.
“Chi dici che sia un ‘grande uomo’”: Un grande uomo è l’uomo supremo, il vittorioso, il vincitore, il primo, il migliore. Chi dici, di chi parli, di chi stai raccontando.
“Chi qui ha superato il sarto”: Chi è arrivato qui, ha conquistato il sarto, la brama d’amore, ha oltrepassato, attraversato, superato.

10 – [Il Beato: “Metteyya”]
Tra i desideri, ci sono Brāhmaṇa
Sempre consapevoli e distaccati dal desiderio.
Dopo aver riflettuto, questo monaco estinto,
Per lui non c’è esitazione.

“Ci sono Brāhmaṇa tra il desiderio”:
“Desiderio” si divide in due tipi: desiderio per le cose e desiderio per la contaminazione.

– Desiderio per le cose: Oggetti piacevoli alla vista, suono, odore, gusto, tatto; letti, vesti, servitori, capre, pecore, galline, maiali, elefanti, mucche, cavalli, muli, campi, case, oro, monete, villaggi, città, capitali, territori, tesori, magazzini; tutto ciò che può essere macchiato dalla brama è desiderio per le cose. Inoltre, ci sono desideri passati, futuri, presenti, interni, esterni, inferiori, medi, superiori; desideri nel mondo del dolore, umani, celesti, esistenti, creati, non creati, posseduti, non posseduti, desideri di tutti i mondi della brama, della forma e del senza forma.
– Desiderio per la contaminazione: Brama, attaccamento, intenzione, ossessione, legami della brama.

“Vedendo le radici del desiderio,
generate dall’intenzione,
non le penserò,
così il desiderio non esisterà.”

“Brāhmaṇa” significa separazione, rinuncia, ritiro, abbandono, inazione, purezza.
Oppure, Brāhmaṇa è colui che possiede il Nobile Ottuplice Sentiero: retta visione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta presenza mentale, retta concentrazione.
“Metteyya”, il Beato chiama il Brāhmaṇa per cognome.
“Il Beato”** è sinonimo di rispetto, distruttore della brama, della malattia, della superbia, delle frecce, delle impurità.
“Sempre consapevole, distaccato dal desiderio”: Per chi la brama è stata recisa, calmata, fermata, incapace di sorgere, bruciata dal fuoco della saggezza.
“Sempre” significa in ogni momento, senza interruzione, come le onde nell’acqua.
“Monaco” è colui che ha distrutto i sette stati impuri: visione, dubbio, proibizioni, brama, odio, illusione, torpore.

Il Beato:
“Con la sua pratica,
verso il Nibbāna, oltre i dubbi,
abbandonando nulla ed esistenza,
colui che è compiuto,
estinto, è un monaco.”

“Dopo aver riflettuto, questo monaco estinto”: La riflessione è saggezza, comprensione, discernimento.
“Estinto” significa che la brama, l’odio, l’ignoranza, l’orgoglio, l’invidia sono stati estinti.
“Per lui non c’è esitazione”: Per l’Arahant, le esitazioni non esistono più.

11 – Dopo aver conosciuto entrambi i lati,
Con la riflessione non è impigliato nel mezzo,
Io dico che è un “grande uomo”,
E qui supera il sarto.

“Conoscendo entrambi i lati, dopo la riflessione, non è impigliato nel mezzo”:
– “Lati”: Il contatto è un lato, l’aggregato del contatto è l’altro, la cessazione del contatto è nel mezzo.
– Il passato è un lato, il futuro l’altro, il presente è nel mezzo.
– Piacere e dolore sono i lati, la neutralità è nel mezzo.
“Adesione” è di due tipi: adesione alla brama e adesione alle visioni.
– Adesione alla brama: Possesso, attaccamento a oggetti, territori, ricchezze.
– Adesione alle visioni: false visioni, convinzioni distorte.
“Dopo aver conosciuto, non è contaminato”: È libero, distaccato, vive con un cuore senza legami.
“Io dico che è un ‘grande uomo’”: Il più elevato, il vittorioso.
Il Ven. Sāriputta chiese: “Come si diventa grandi uomini?”
Il Beato rispose: “Coloro che sono liberi sono grandi uomini; gli altri no.”
“Ha superato il sarto qui”: Il sarto è la brama, che è stata recisa, vinta, superata.
Alla fine di questi versi… “Il Beato è il mio maestro, io sono un discepolo.”

Traduzione in Inglese di Zac Anger, © 2022. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

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