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SN 11.11: Vatapada Sutta – Voti (le promesse solenni)

Un tempo, monaci, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, si impegnò incessantemente nella pratica delle sette regole di condotta, da cui acquisì molta rettitudine. Quali sette?

Finché sarò in vita possa io aiutare mia madre e mio padre;
Finché sarò in vita possa io rispettare gli anziani della mia famiglia;
Finché sarò in vita possa io usare sempre parole gentili e cortesi;
Finché sarò in vita possa io astenermi ad usare parole malvagi;
Finché sarò in vita possa io dimorare nella mia casa con una mente libera dalla macchia dell’egoismo, possa io essere generoso, aperto, felice di abbandonare le possessioni, disponibile alle preghiere, gioire, offrire e dividere con gli altri;
Finché sarò in vita possa io usare parole sincere;
Finché sarò in vita possa io controllare la mia rabbia e se la rabbia in me sorgesse subito dissiparla.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di John D. Ireland  Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya