Le regole di questa sezione sono conosciute in Pali come saṅghādisesa. Il significato della parola è contestato, ma secondo il commento significa che il Sangha è richiesto all’inizio (ādi) e per il resto (sesa) della procedura. Ci sono tredici regole di questo tipo per i monaci, sette delle quali sono condivise con le monache. I trasgressori devono subire un periodo di libertà vigilata prima di essere riabilitati al loro precedente ruolo nel Sangha.
- Sds 1: Sukkavisaṭṭhi – Masturbazione — Un monaco che eiacula intenzionalmente deve essere sospeso. La narrazione introduttiva di questa e delle quattro regole successive, così come di altre regole del codice monastico, ha come protagonista il monaco Udāyī, che aveva un serio problema a tenere a freno i suoi impulsi sessuali.
- Sds 2: Kāyasaṁsagga – Contatto fisico — Un monaco lussurioso che tocca una donna deve essere sospeso.
- Sds 3: Duṭṭhullavācā – Parole indecenti — Un monaco lussurioso che usa un linguaggio sessualmente esplicito parlando con una donna deve essere sospeso.
- Sds 4: Attakāmpāricariya – Incoraggiare qualcuno ad assecondare i propri desideri — Un monaco bramoso che raccomanda a una donna di avere rapporti sessuali deve essere sospeso.
- Sds 5: Sañcaritta – Relazioni tra uomini e donne — Un monaco che fa da intermediario per una relazione tra un uomo e una donna deve essere sospeso.
- Sds 6: Kuṭikāra – Costruzione di una capanna — Quando un monaco costruisce una capanna tramite l’elemosina, deve ottenere l’approvazione dell’Ordine per il luogo e la capanna non deve superare il limite massimo di dimensioni. Il monaco che viola una di queste condizioni deve essere sospeso.
- Sds 7: Vihārakāra – Costruzione di una dimora — Un monaco che costruisce una grande dimora senza che il luogo sia stato approvato dal Sangha deve essere sospeso.
- Sds 8: Duṭṭhadosa – Accuse infondate dovute alla rabbia — Un monaco che in preda all’ira accusa falsamente un altro monaco di una colpa che comporta l’espulsione deve essere sospeso. Il racconto che fa da sfondo a questa regola vede protagonista lo straordinario monaco Dabba il Malliano, che divenne un arahant all’età di sette anni.
- Sds 9: Aññabhāgiya – Accusare per rabbia con un pretesto irrilevante — Un monaco che, in preda all’ira, usa uno stratagemma per accusare falsamente un altro monaco di una colpa che comporta l’espulsione, deve essere sospeso.
- Sds 10: Saṅghabheda – Causa di scisma nel Saṅgha — Un monaco che tenta di provocare uno scisma nel Sangha deve essere sospeso. La storia di questa regola racconta di come Devadatta, il famigerato cugino del Buddha, cercò di provocare uno scisma nel Sangha.
- Sds 11: Bhedānuvattaka – Seguire uno scismatico — Un monaco che sostiene un altro monaco che cerca di provocare uno scisma nell’Ordine deve essere sospeso.
- Sds 12: Dubbaca – Difficile da correggere — Un monaco che rifiuta di essere corretto sulle violazioni del codice monastico deve essere sospeso. L’ambientazione narrativa presenta il monaco Channa, particolarmente orgoglioso e difficile da trattare.
- Sds 13: Kuladūsaka – Corruttori di famiglie — Un monaco che fa perdere ai laici di un certo luogo la fede negli insegnamenti del Buddha deve essere bandito da quel luogo. Se rifiuta di accettare il bando, deve essere sospeso. L’introduzione a questa regola racconta di un gruppo di sei monaci corrotti e spietati, responsabili di un gran numero di regole del codice monastico.